20.9.19

A CONTE POTERI STRAORDINARI!



di Gianni Lannes

Effetti perversi o innocui della rivoluzione digitale? Ai piani alti, sia pure per conto terzi, basta un clic informatico per spegnere la democrazia. Con il decreto-legge (governativo) approvato ieri, il presidente del Consiglio dei ministri pro tempore, avrà il potere di disattivare, vale a dire di spegnere apparati e dispositivi impiegati nella rete italiana. Con il pretesto di garantire la "sicurezza nazionale", sarà messo in atto un controllo generale che partirà a breve con il catasto del web tricolore, nell'ambito pubblico ma soprattutto privato. Chi non si adegua alla nuova schedatura, rischia da uno a cinque anni di galera. Dopo la cosiddetta "sicurezza cibernetica" seguirà quella "climatica". Pieni poteri a Palazzo Chigi mentre l'Italia subisce dal 2002 l'aerosolchemioterapia bellica di Washington? Poteri speciali per restringere lo striminzito perimetro della libertà civile nel belpaese? L'ineletto bisconte avanza sospinto dal grande fratello, ma per conto di chi? Non solo affari in soldoni, ma controllo totalitario e rischio per la salute, a causa dell'innalzamento esponenziale dell'inquinamento elettromagnetico? Un altro favore all'incontrollato complesso militar-industriale? Il sistema 5G è capace di collegare ogni oggetto a Internet: presto anche gli umani saranno interconnessi direttamente alle macchine.  Perchè subire la presunta modernità tecnologica? E' un progresso evolutivo? Quando regna l'incertezza, è meglio esercitare il dubbio critico, ossia la massima allerta nell'Italia governativa, eterodiretta e telecomandata dall'estero.






Italia, 20 settembre 2019: aerosolchemioterapia bellica