26.9.19

CANCRO A NORMA DI LEGGE


di Gianni Lannes

Morti annunciate. Un proliferare di radiazioni ionizzanti e tumori cerebrali rari nella letteratura scientifica, concentrati ed esplosi in Puglia, in coincidenza con l'entrata in funzione di un inceneritore di scorie. A scandagliare le banche informative degli ospedali pubblici e privati in Italia, incrociando i dati con le statistiche ufficiali dell'Istat sulle cause di mortalità, emerge una singolare coincidenza logica sia pure in assenza di studi epidemiologici. Vale a dire: l'insorgenza di tumori cerebrali mai comparsi prima (in particolare glioblastoma di IV grado ed astrocitoma, ma anche altre neoplasie) nella popolazione residente prossima agli inceneritori di rifiuti. Dal punto di vista scientifico una causa accertata è la radiazione ionizzante; vale a dire l'inquinamento dilagante. Uno dei casi più oscuri è quello relativo alla società ETA dei Marcegaglia, e più precisamente ai due micidiali impianti in Puglia che spargono da anni gigantesche quantità di sostanze pericolose nell'aria. Si tratta di Massafra (Taranto) e soprattutto Manfredonia (Foggia). Nella Daunia, infatti, che detiene ufficialmente - in base ai dati ufficiali regionali aggiornati al 2006 - il primato dei tumori al pancreas, almeno dal 2013 hanno iniziato a manifestarsi i mortali tumori cerebrali. Il cancro al cervello nella Capitanata colpisce soprattutto le donne, ma non risparmia gli uomini. Incidenza, prevalenza, sopravvivenza, mortalità e trend preoccupano soltanto le vittime nell'ignara e passiva popolazione. I fatti accertati: persone sane si sono improvvisamente ammalate e sono decedute in breve tempo.


Per la cronaca documentata la fabbrica di morte dei Marcegaglia nel Tavoliere, autorizzata - in barba alle norme di protezione sanitaria e ambientale - dai governatori Fitto prima e Vendola poi (grazie anche ai sindaci Paolo Campo e Angelo Riccardi) con un iter amministrativo a dir poco fuorilegge, mai arrestato dal governatore Emiliano, ha avviato la fase di test prolungato nell'ottobre dell'anno 2013. In seguito nel marzo 2016 è avvenuta la dichiarazione di messa in esercizio dell'impianto inquinante, definito impropriamente "termovalorizzatore". Proprio il 21 marzo di 3 anni, fu sequestrato un camion proveniente dalla provincia di Bari, destinato all'inceneritore ETA. Tale veicolo emanava radiazioni ionizzanti. Da allora la mortalità tumorale è in netto aumento. Sembra evidente che le persone prematuramente scomparse come lacrime nella pioggia a causa del cancro dilagante, non sono state condannate da una maledizione divina, bensì dall'avida ingordigia disumana per mere ragioni di profitto economico. Nel 2016 anche la Commisisone europea è stata investita dal problema, aprendo l'ennesima procedura d'infrazione contro l'Italia. n concreto, però, nulla di conceto si è fatto per salvaguardare la vita.



Quando 11 anni fa ho denunciato questa mafiosità di Stato, ho subito alcuni attentati e l'ostracismo di un prefetto locale che ha fatto carriera da politicante fino ad insediarsi alla Regione Puglia. Che fare? Combattere sempre per verità e giustizia, arrendersi mai.


Riferimenti:

http://www.foggiatoday.it/cronaca/radiazioni-camion-rifiuti-eta-marcegaglia.html

http://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-8-2016-004391_IT.html?redirect

https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/666252.pdf

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=marcegaglia

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=cancro

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