18.4.24

PONTE SULLO STRETTO: UN CARO DISASTRO ANNUNCIATO!

 


 di Gianni Lannes

Un'unica certezza: catastrofe annunciata e un'arroganza senza limiti. Più che proporre imporre a tutti i costi. "Vado avanti dritto. Conto che la Società Stretto di Messina entro 30 giorni a seguire dia risposte a tutte le osservazioni fatte dagli altri ministeri: l'obiettivo è arrivare all'avvio dei lavori entro l'estate 2024" ha detto ieri Matteo Salvini in veste di ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture. Perché un evidente incompetente, addirittura assurto al ruolo di vice presidente del Consiglio si è incaponito contro ogni evidenza tecnica, scientifica, logica, economica ma soprattutto ecologica? In realtà, a tutt'oggi, il progetto attuale e ben definito non esiste. I soliti boiardi si sono limitati a rispolverare uno studio carente ed obsoleto già bocciato in passato. Inoltre, i documenti inviati al ministero sono letteralmente illegibili.


 

Il ministero dell’Ambiente ha chiesto alla società Stretto di Messina, che gestisce il progetto del ponte sullo Stretto, di integrare la documentazione presentata finora, giudicata carente in diversi ambiti: le lacune più importanti riguardano l’analisi dei costi e dei benefici dell’opera, il suo impatto ambientale, la preparazione dei cantieri, i rischi relativi a maremoti e inondazioni. In totale il ministero dell’Ambiente ha presentato 280 richieste, tra integrazioni e chiarimenti, a cui Stretto di Messina e il consorzio Eurolink, che detiene l’appalto, dovranno rispondere entro i prossimi 30 giorni.

Il ponte sullo Stretto a tutti gli effetti è un gigantesco fallimento per la propaganda di un politicante tecnicamente analfabeta che non considera l'immane emorragia di fondi pubblici - drenati dalle già dissanguate tasche dei contribuenti - che questo disastro comporterebbe e ignora le irreversibili devastazioni ambientali che arrecherebbe all'Italia, soprattutto a Calabria e Sicilia, prive di strade decenti.

Salvini spinge peggio di un forsennato contro ogni evidenza: il suo cronoprogramma d'aria fritta è smentito quasi in diretta dall'amministratore delegato della società Stretto di Messina spa, Pietro Ciucci, che ospite della trasmissione 24 mattino, su Radio 24, ha immaginato l'apertura del cantiere vero e proprio nel 2025.

Della necessità di costruire un ponte sullo Stretto di Messina si discute da oltre mezzo secolo. Dopo decenni di tentativi fallimentari, all’inizio degli anni Duemila il governo di Silvio Berlusconi investì diversi milioni di euro per elaborare un progetto. Venne organizzata la gara di appalto vinta nel 2005 dal consorzio di imprese Eurolink guidato da Impregilo, una delle aziende di costruzioni più importanti al mondo, che ora si chiama Webuild. All’epoca il costo stimato era di 3,88 miliardi di euro e il tempo di realizzazione 5 anni e 10 mesi. Nel 2008 il piduista di Arcore commissionò un aggiornamento progettuale, concluso nel 2011. Proprio questo progetto è stato riproposto dal governo di Giorgia Meloni, che lo scorso anno ha confermato l’appalto a Eurolink, l’azienda che lo aveva vinto 18 anni prima. Fino all’estate scorsa si pensava di spendere circa 12 miliardi di euro, ma secondo le ultime stime – in realtà ancora provvisorie – i cantieri dovrebbero costare 13,5 miliardi di euro a cui va aggiunto un altro miliardo per le cosiddette opere accessorie. Oltre al ponte, infatti, sono previsti 40 chilometri di raccordi stradali e ferroviari, di cui l’80 per cento in galleria.

Tra le innumerevoli criticità, c'è anche la previsione che il ponte, di fatto, non si potrà utilizzare dato che le previsioni sono che rimarrebe chiuso almeno 70 giorni all'anno a causa del vento. Senza contare la pericolosa sismicità. Insomma, il più grave disastro annunciato a danno del Belpaese e soprattutto del Mezzogiorno. Il cuore di Messina, solo per fare un documentato esempio, attende un vero risanamento dal 28 dicembre 1908. Infine, questi lembi urbani di Calabria e Sicilia saranno trasformati per anni in cantieri. Nel frattempo l'attraversamento dello Stretto diventerà un inferno per il traffico reso impossibile.

Riferimenti:

Gianni Lannes, L'Italia trema, Edizioni Nuovo Mondo, Pescara, 2023. 

https://va.mite.gov.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/10711/15959?Testo=&RaggruppamentoID=11#form-cercaDocumentazione 

 https://va.mite.gov.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/10711/15959?Testo=GER0330&RaggruppamentoID=2#form-cercaDocumentazione

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2024/04/macerie-invisibili.html 

Nessun commento:

Posta un commento

Gradita firma degli utenti.