12.4.24

PERICOLO NUCLEARE FRANCESE: L'ITALIA TACE!

 

 

di Gianni Lannes

In Francia si sono verificati numerosi incidenti nucleari, spesso taciuti all'opinione pubblica. Il livello di contaminazione radioattiva non è trascurabile e si riverbera anche in Italia, dove i piani di sicurezza nucleare non risultano aggiornati, ovvero risultano obsoleti. E proprio dalla Francia da anni approdano nel Belpaese alimenti contaminati dalla radioattività.

L'Autorità per la sicurezza nucleare (Asn) francese ha avviato, a dicembre 2020, una consultazione pubblica nazionale relativa al progetto di decisione di prolungare per altri 10 anni il funzionamento continuato dei 32 vecchi reattori nucleari della compagnia Électricité de France (Edf), senza attivare alcun processo di valutazione di impatto ambientale (Via) che prevede anche una fase di Via tranfrontaliera, che avrebbe dovuto coinvolgere gli Stati limitrofi, Italia inclusa.

Un simile prolungamento ha determinato il superamento del tempo di funzionamento oltre la quarta revisione periodica decennale, ovvero oltre il termine massimo di attività per il quale tali reattori sono stati progettati.

Entro 200 chilometri di distanza dal confine con l'Italia risultano attive, in Francia, 16 centrali Edf, con potenze che vanno dagli 880 ai 1.335 megawatt elettrici, entrate in funzione tra il 1979 e il 1987. A proposito: le acque della Senna, dove si disputeranno prossimamente le gare di nuoto delle Olimpiadi, per caso sono anche radioattive oltreché inquinate da colibatteri? Dal 1923, infatti,vige il divieto di fare il bagno nel fiume, una misura resasi a un certo punto necessaria a causa dell’elevatissimo inquinamento registrato nella Senna. Le sue acque, infatti, non raggiungono ancora gli standard che la legislazione europea impone in materia di balneabilità.

La riunione, tenutasi tra l'8 e l'11 dicembre 2020 delle parti (MoP) della convenzione di Espoo del 25 febbraio 1991 sulla valutazione dell'impatto ambientale in un contesto transfrontaliera, la cui ratifica per l'Italia è stata autorizzata dalla legge 3 novembre 1994, n. 640, ha adottato le linee guida sull'applicabilità della convenzione all'estensione del ciclo di vita delle centrali nucleari (linee guida Lte).

Ai sensi delle linee guida Lte, il funzionamento delle centrali nucleari Edf, oltre i tempi previsti dalla quarta revisione, ricade nella definizione di estensione del ciclo di vita delle centrali e dove dunque essere accompagnato da un procedimento di Via transfrontaliera ai sensi della convenzione di Espoo.

In questo ambito, nel gennaio 2021, il Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica inviò una nota a| Ministero dell'ecologia francese chiedendo di attivare una consultazione transfrontaliera o una Via ai sensi della convenzione di Espoo.

Il Governo francese ha cercato di giustificarsi al comitato di implementazione della convenzione di Espoo sostenendo che non si tratterebbe di un prolungamento della licenza di esercizio dei reattori, bensì di una normale manutenzione degli impianti. Posizione che ha spinto il 23 settembre la MoP di Espoo ad aprire una procedura contro il Governo francese «a causa del fondato sospetto del non rispetto della Francia dei propri obblighi».

Alla Francia viene contestata la tesi dell'ordinaria manutenzione sulla base degli stessi documenti dell'Asn, ritenendo che abbia violato l'obbligo di informare e consultare i Paesi confinanti. Il governo Meloni tace.

Post scriptum

Secondo l'Agenzia di stampa francese AFP, il 3 dicembre 2009 l'Istituto di radioprotezione e di sicurezza nucleare (IRSN) a seguito dell'incidente avvenuto nella notte tra l'1 e il 2 dicembre ad uno dei quattro reattori della centrale nucleare Edf di Cruas, nell'Ardeche, ha dichiarato che per la «prima volta» le due prese d'acqua fredda che servono al circuito di raffreddamento si sono guastate simultaneamente; questo è stato l'ennesimo incidente a centrali nucleari avvenuto in tre mesi in Francia solo a considerare l'anno 2009.

L'IRSN ha giudicato la gravità dell'ultimo incidente sulle inquinate rive del Rodano al secondo livello della scala internazionale Ines di pericolosità. Sempre secondo AFP, in Inghilterra, dove il Governo ha deciso all'inizio del 2008 di rilanciare la costruzione di centrali nucleari per sostituire i reattori vecchi, il 27 novembre la direzione Sanità e Sicurezza britannica (HSE) ha avvertito che potrebbe non approvare i progetti di nuovi reattori nucleari dei gruppi francesi EDF e Areva e il reattore AP1000 dell'americana Westinghouse qualora non rispondano alle riserve espresse in tema di sicurezza.

L'organismo britannico per la sicurezza nucleare ha affermato che i costruttori «hanno ancora molto lavoro da fare per rispondere ai quesiti posti e per presentare i loro dossier in maniera adeguata quanto a sicurezza, sotto molti aspetti tecnici».

Sempre secondo AFP, il 19 novembre 2009, la Commissione per la regolamentazione dell'energia (CRE) ha concluso un'inchiesta avviata dopo che i guasti ai reattori nucleari di EDF e alla centrale idraulica di Grand Maison, nell'Isère, hanno ridotto di 4100 megawatt (MW) la capacità di produzione d'elettricità nella giornata del 19 ottobre, giornata in cui la caduta brutale della temperatura ha generato una crescita della domanda di 3000 MW, con EDF che ha dovuto importare 7711 MW d'elettricità, un record storico secondo le cifre fornita dalla rete del trasporto di elettricità (RTE), filiale di EDF, provocando un'impennata dei prezzi sulla borsa elettrica Powernext.

A conclusione dell'inchiesta CRE ha chiesto ad EDF di «rafforzare l'affidabilità ad oggi insufficiente dei dati previsionali del suo parco produttivo» al fine di assicurare maggior trasparenza alle operazioni di mercato; ha inoltre chiesto all'Unione francese di elettricità, di «migliorare la trasparenza dei dati di previsione» e ha richiamato l'importanza attribuita alla pubblicazione degli arresti fortuiti delle centrali;

Il 6 novembre 2009, le operazioni di manutenzione sul reattore 2 della centrale di Tricastin (Drome) hanno dovuto essere sospese a seguito di un incidente avvenuto nel corso della sostituzione di una barra d'uranio come EDF ha dichiarato. Un incidente simile avvenuto l'8 settembre 2008 sullo stesso reattore aveva ritardato le operazioni di manutenzione di parecchi mesi. E l'Autorità di sicurezza nucleare (ASN) aveva domandato ad EDF di «intraprendere azioni particolari nella sorveglianza delle operazioni di ricambio dei combustibili dei reattori nucleari».

un altro incidente è avvenuto nel mese di maggio 2009 al reattore 1 della centrale di Tricastin quando due pezzi metallici di due tonnellate ciascuno utilizzati per dei test di funzionamento sul ponte di manutenzione erano caduti da un'altezza di circa 15 metri.

Inoltre, da un lancio di agenzia dell'AFP del 14 ottobre 2009, si apprende che l'Autorità di sicurezza nucleare ha deciso di classificare al livello 2 della scala Ines un incidente avvenuto a Cadarache e ha ordinato l'arresto dei lavori in corso per lo smantellamento nel corso delle cui operazioni il Commissariato per l'energia atomica (CEA) ha affermato di aver reperito dei depositi di plutonio superiori alle sue previsioni.

in un comunicato l'ASN ha sottolineato che i depositi «valutati all'incirca 8 chili durante il periodo di sfruttamento dell'installazione erano di fatto dell'ordine di 22 chili e che la CEA stima che la quantità totale potrebbe innalzarsi a 39 chili». Inoltre l'ASN, con le parole di Laurent Kelly, capo della divisione di Marsiglia, ha giudicato inaccettabile il ritardo intercorso tra la conoscenza di questo problema da parte del CEA che risale a giugno e la sua segnalazione in ottobre.

Dei 58 reattori nucleari francesi, 15 erano fermi nel 2009, secondo quanto riferito all'epoca da Pierre Gadonneix di EDF.

L'Autorità per la sicurezza nucleare francese (ASN), congiuntamente alle autorità per la sicurezza nucleare inglesi e finlandesi ritengono che «il disegno dell'Epr, nel modo in cui esso è stato originariamente proposto dai licenziatari e dal produttore Areva, non osserva il principio di indipendenza» tra i sistemi di sicurezza e quelli di controllo, che costituisce un principio basilare della sicurezza.

Il 4 dicembre 2009, a Lille, si tenne un «colloquio dal profetico titolo "la preparazione al post-incidente nucleare"», organizzato dall'Asn e dall'istituto di radioprotezione e di sicurezza nucleare (Irsn).

Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2015/10/alimenti-radioattivi-dalla-francia-in.html 

https://www.lemonde.fr/en/opinion/article/2024/04/09/the-seine-isn-t-an-olympic-swimming-pool-it-s-a-river-with-rights_6667823_23.html 

https://www.repubblica.it/rubriche/spycalcio/2023/08/09/news/senna_inquinata_olimpiadi_parigi_2024_triathlon-410564374/

https://www.rainews.it/video/2024/04/parigi-2024-allarme-senna-lacqua-e-troppo-inquinata-ong-atleti-a-rischio--42df390a-e261-4305-a1fd-b7e59466984c.html 

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