14.5.15

SOGEI SPA: IL GRANDE FRATELLO D’AZZARDO!





di Gianni Lannes

Vuoi farti un poker online? Chiama la Sogei, la più grande banca dati sugli italidioti. La tua tessera sanitaria che contiene codici militari elaborati dal Pentagono si è smagnetizzata? Rivolgiti alla Sogei. Le concessionarie del gioco d’azzardo alla voce tasse non hanno pagato ben 98 miliardi di euro allo Stato, ma non sono stati perseguitati da Equitalia? Per tutto questo e tanto altro ancora c’è sempre la Sogei. E’ la società informatica controllata dal Ministero dell'economia e delle finanze che offre servizi tecnologici in regime di monopolio alle agenzie fiscali. Fondata nel 1976, passata da Telecom al Ministero dell'economia e delle finanze nel luglio 2002, Sogei gestisce l'anagrafe tributaria, monitora la spesa sanitaria, realizza i software per l'Agenzia delle entrate, delle dogane, del demanio e del territorio, sovrintende i codici fiscali alle tessere sanitarie di tutti gli italiani e, soprattutto, amministra il sistema e le informazioni per conto dell'ex AAMS, ora incorporata nell'Agenzia delle dogane e dei monopoli (ADM).

Viene fondata a Roma il 28 maggio 1976 da Italsiel (IRI-Finsiel), con il 95 per cento, e Calcolo Industriale Scientifico S.p.A., con il 5 per cento. Il mandato di varare e gestire in concessione una moderna Anagrafe tributaria in armonia con la Riforma Fiscale del 1973, che aveva portato il numero dei contribuenti censiti da quattro milioni a venticinque milioni. Sogei ha introdotto il codice fiscale e la partita IVA. Negli anni novanta Finsiel, e quindi Sogei, passano sotto il controllo di Telecom Italia. Il 2 giugno 2002 Telecom Italia, scorporata Sogei IT, vende Sogei al Ministero dell'Economia.
Sogei è il così detto partner tecnologico di Agenzia delle dogane e dei monopoli. Detto altrimenti, è il controllore dei dati di incasso di tutti i giochi di cui al comma 6, dell'articolo 110 del TULPS (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) relativamente al new slot per le quali sovraintende alle omologhe con i 5 enti certificatori convenzionati internazionali, con sede in Italia e con AAMS. Controlla i dati d'incasso delle videolottery di cui certifica anche le piattaforme di gioco, controlla e vigila sul gioco on-line ovvero il cash game, casinò game, giochi definiti di abilità (come il Texas Hold'em), scommesse varie e ora anche quelle virtuali e altro, in relazione ai quali sovraintende alle omologhe con i 12 enti certificatori internazionali convenzionati con AAMS. Ogni gioco o sistema di gioco ha le sue peculiarità, Sogei detta le linee guida e protocolli di comunicazione, di collaudo demandati agli enti terzi, in collaborazione con AAMS; per le VLT si è riservata la certificazione interna dopo che un ente internazionale terzo, scelto in modo discutibile a detta degli esperti del settore, ha fornito le basi tecnico formative.

L’imprenditore Marco Dotti, ex vice presidente di Euromat, intervistato dal settimanale Vita il 25 marzo 2014 ha accusato, senza essere smentito:

«SOGEI è il così detto partner tecnologico di AAMS che ora si chiama ADM. Detto altrimenti, è il controllore di tutti i dati di incasso di tutti i giochi dalle comma 6/a NEW Slot o meglio A.W.P. ( e su cui sovraintende alle omologhe con i 5 Enti Certificatori convenzionati internazionali  - con sede in Italia e con AAMS). Controlla i dati d’incasso delle Videolottery o VLT ( di cui certifica anche le piattaforme di gioco), controlla e vigila sul gioco on-line ovvero il cash game, casinò game, giochi definiti di abilità ( come il Texad Hold’em), scommesse varie e ora anche quelle virtuali ecc. ecc. ( di cui sovraintende alle omologhe con i 12 Enti Certificatori internazionali convenzionati con AAMS). Ogni gioco o sistema di gioco ha le sue peculiarità, certamente SOGEI scrive tutte le linee guida e tutti i protocolli di comunicazione, di collaudo demandati agli enti terzi, in collaborazione con AAMS , per le VLT si è riservata la certificazione interna dopo che un ente internazionale terzo scelto, in modo un pochino discutibile a detta dei rumors di settore, ha fornito loro le basi tecnico formative. Dalla mia modesta esperienza ritengo che una rete così grande, unica al mondo, soprattutto esagerata per numero di terminali collegati (parliamo di 57 mila, mentre nel mondo sono circa 160 mila ma con decine di caratteristiche diverse), con particolari modalità di collegamento in un territorio, vasto, variegato e con tecnologie non proprio all’avanguardia---- ecco in un una rete del genere ritengo possa accadere - come in tutti i software - qualche problema. Indubbiamente la poca e scarsa informazione sulla variegata casistica non aiuta di certo a dissolvere dubbi che si appalesano ogni volta che non viene riconosciuta una vincita. 

- C’è quindi un problema di attendibilità complessiva dell’omologazione? -


SOGEI certifica le piattaforme di gioco per le VLT, come ho già affermato ripetutamente in passato e nessuno mi ha mai smentito, non è in possesso del requisito ISO IEC 17025  che è obbligatorio per gli Enti certificatori delle piattaforme on-line e lo possiedono anche gli enti che omologano e certificano gli apparecchi da gioco comma 6/a del 110 TULPS, meglio note come A.W.P. o New Slot… Mi parrebbe logico che ne dovesse essere in possesso pure tale struttura. La norma UNI EN ISO/IEC 17025 è uno standard comprensivo di requisiti gestionali e tecnici, impiegato in tutto il mondo per conseguire l'accreditamento di prove e taratura da parte dei laboratori che se ne occupano, Accredia è ora l’Ente unico nazionale di accreditamento. Non è questione di attendibilità ma di certezze, già in passato (2007) al settore delle A.W.P. ha subito il caso Black slot  con il ritiro di 105 mila apparecchi per cause di cattiva interpretazione della norma, non vorrei che riaccadesse, ci sono stati anche processi civili in cui AAMS è risultata soccombente e però SOGEI ne è sempre uscita indenne».
 
Ma diamo un’occhiata al passato. Sul giornale L’Unità del 23 novembre 1986 si legge:
«Fatture false per dieci miliardi. Coinvolta una grande società del software. In carcere sono finiti Ettore Forieri, Domenico Todisco e Giovanni Mazza. La Sogei ferma da tre anni, emetteva ricevute false utilizzate dalla Sopin, azienda leader del settore informatico, per non pagare le tasse».





Sul quotidiano Il Corriere della Sera del 24  febbraio 1998, a pagina 8, è scritto testualmente:

«La Sogei, la societa' di informatica che gestisce per conto del ministero delle Finanze l'anagrafe tributaria, a partire dal prossimo maggio, data di avvio della riforma Visco e dei versamenti unici per i contribuenti, concentrera' la sua azione sui controlli fiscali incrociati. Gia' oggi, usando il codice fiscale e incrociandolo con altri dati, la Sogei puo' risalire alle ricchezze, acquisti e consumi piu' importanti di ogni cittadino. La Sogei, 1.750 dipendenti, e' posseduta dalla Finsiel che a sua volta ha due azionisti eccellenti: la Telecom per il 77,19 % e Banca d'Italia per il 14,48 % . Quindi l'anagrafe tributaria italiana attualmente risponde a una societa' privatizzata e a quel nucleo stabile di azionisti di cui molto si discute in queste settimane. "E' un'anomalia che abbiamo ben presente", afferma il senatore di Alleanza nazionale Alfredo Mantica e presidente della commissione sull'anagrafe tributaria, "ma c'e' da tempo un progetto di legge del Tesoro per scorporare la Sogei ed accorparla nella Ragioneria generale dello Stato"».

Per la cronaca: la Banca d’Italia non appartiene più al popolo italiano, ma a banche private italiane e straniere. Ciò vuol dire che fino al 2002, enti di lucro privato hanno avuto libero e indisturbato accesso ai dati personali, protetti solo sulla carta, del popolo italiano. Quanto alla Telecom, già allora, e prim’ancora era sotto il controllo diretto della Central Intelligence Agency che dispone di uffici segreti dentro l’agenzia telefonica. Nel 200, mi capitò casualmente a Pescara, di scoprirne uno.
Da allora va anche peggio, poiché risulta che due agenzie di sicurezza straniere, Cia e Mossad, sia pure nominalmente “alleate” abbiano libero accesso alla predetta banca dati.

Forse, non a caso, l’attuale primo ministro pro tempore, tale Renzi Matteo che vanta come consulenti un israeliano e un nordamericano, ossia il terrorista Micheal Leeden, cacciato via dall’Italia, in passato poiché coinvolto direttamente nella strage di Bologna e in gran parte della strategia della tensione alimentata dalla Cia in Italia, non risponde a ben nove interrogazioni parlamentari a risposta scritta, depositate più di un anno fa, eccole:

4/04383 (4 aprile 2014), 4/01982 (1 aprile 2014), 4/05615 (22 luglio 2014), 4/01544 (23 gennaio 2014), 4/06763 (6 novembre 2014), 4/03551 (11 febbraio 2014), 4/02101 (22 aprile 2014), 4/01359 (12 dicembre 2013), 4/02318 (11 giugno 2014).

A dirla tutta alla Camera dei deputati sonnecchia anche l’interrogazione a risposta scritta numero  4/01906 del 1992: 

«Ai Ministri delle finanze e del bilancio e programmazione economica. - Per sapere: se sia vero che mentre parte del personale degli uffici del Catasto di Roma è tenuta inoperosa vengono appaltati molti lavori alla società SOGEI (Società Generale Informatica SpA), con sede a Roma; se sia vero che alcuni dirigenti della società SOGEI sono ex funzionari di alto livello degli uffici del Catasto andati in pensione; a quanto ammonti il fatturato pagato dallo Stato alla Società SOGEI negli anni 1989, 1990, 1991».

Non c’è da stare allegri pensando alla titolarità della Sogei, se pensiamo che alcuni ministri italiani e primi ministri, tra cui Ciampi, Dini, Andreatta e tanti altri hanno regalato l’Italia al miglior offerente straniero, particolarmente dopo l’incontro a bordo del panfilo Britannia della regina Elisabetta Windsor (già a capo della mafia massonica mondiale), e dopo le stragi di Capaci e via D’Amelio, in cui furono trucidati i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, con le rispettive scorte della Polizia di Stato.

Magari il procuratore della Repubblica Pignatone potrebbe agevolmente aprire un'inchiesta, ancora a Roma capitale. Notoriamente l'azione penale è obbligatoria quando ci sono reati.

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