20.5.15

SCIE BELLICHE: NE PARLANO I MASS MEDIA E LA CONVENZIONE INTERNAZIONALE ENMOD!



Italia: irrorazione tossica NATO



di Gianni Lannes

Non bastava l’inquinamento industriale che devasta aria, acqua e terra. La NATO dal 2002 manda in onda dentro il respiro sempre più rantoloso dei popoli europei, anche la contaminazione bellica, mediante irrorazioni mirate di sostanze tossiche sparse nell’aria.  

Il 9 novembre 2009 il quotidiano Il Sole 24 ore pubblica gli articoli “Padroni del tempo e del clima”, nonché “Il sogno di un risiko a colpi di uragano”. E così di seguito i giornali La Repubblica, L’Espresso, La Stampa, Il Corriere della Sera, The Guardian. Dai predetti articoli si evince che non è vero che nessun aereo ha mai rilasciato scie diverse dalle semplici scie di condensazione; numerosi velivoli hanno sorvolato i cieli manipolando il clima; che dal 1955 al 1963 degli aerei militari della Raf hanno sorvolato in lungo e in largo l'Inghilterra spargendo veleni nell'aria per studiarne gli effetti; che «se c'è un complotto è quello della comunità scientifica» parole di Renzo Rosso professore ordinario di Idrologia al Politecnico di Milano (La Stampa).


Le attività militari se ne fregano della salute e del benessere degli esseri umani: esse realizzano le proprie ricerche usando la popolazione civile ignara come cavia. Se tanto mi dà tanto, ne consegue che alcuni aerei potrebbero fare tutto quanto su riportato anche attualmente, e compiere altri tipi di esperimenti bellici o pseudoscientifici che non conosciamo, e che ci diranno a babbo morto, ovvero tra una cinquantina d'anni come hanno già fatto in passato. Se dal 1978 è in vigore una convenzione internazionale (ENMOD) che vieta questo tipo di guerra ambientale non convenzionale o sperimentazione pericolosa, ci sarà pure una ragione.

La conclusione di ciò è che, lasciando perdere le baggianate rettiliane, è che se lo hanno fatto in passato e ci sono prove come quelle riportare da The Guardian, la teoria smette di essere teoria ma diventa una possibilità. Continuate pure a pensare che i militari o le multinazionali vi chiedano il permesso prima di fare i loro esperimenti a discapito della salute dei comuni mortali.  


Incapace di contenere la sua invadente impronta ecologica, l’uomo prima ha inquinato l’aria mediante le esplosioni nucleari, poi ha deciso di manipolare il clima progettando degli interventi attivi per riscaldare l’atmosfera. Si chiama geoingegneria, l’emergente filone legato alla scienza dell’atmosfera che usa tecnologie che intervengono sulla struttura fisica degli elementi e sui processi climatici per cercare di regolare la radiazione solare e sequestrare i gas serra nel suolo, nelle piante, negli oceani. Queste azioni sono idee estreme al limite della fantascienza, applicate su scala planetaria come lanciare in orbita degli specchi per deviare la luce solare. Far sì che la luce solare venga riflessa dalle nuvole verso lo spazio modificando la struttura stessa delle nuvole. Trasformare gli oceani in gigantesche spugne che incamerano CO2. Progetti faraonici dagli effetti collaterali difficilmente prevedibili e svincolati da regolamentazione. Azioni di guerra non convenzionale che sfruttano le energie della natura, vietate dalla convenzione internazionale Enmod del 1978.   

Anche il parlamento europeo negli anni ’90 si è pronunciato sul pervasivo fenomeno delle scie chimiche considerando che, «malgrado le convenzioni esistenti, la ricerca militare si applica attualmente alla manipolazione dell'ambiente come arma, come è il caso ad esempio del sistema HAARP con base in Alaska».

Attenzione, però, non solo ai negazionisti dementi, assoldati o meno, sulla scena ballano anche quelli che mischiano il tutto: rettiliani, annunaki, illuminati e stupidaggini varie. Non so quanto involontariamente fanno il gioco di chi compie gli esperimenti militari, che si crogiola avendo una eletta schiera di illusi che pensano che giammai i militari si sognerebbero di fare del male alle persone. Giammai farebbero esperimenti segreti senza chiederci il permesso, uno a uno fino ad avere 7 miliardi di firme di umani consenzienti. Se in una relazione alle nazioni unite fanno affermazioni sull'HAARP non vi viene in mente che, visto che sono nell'ambiente e si rivolgono non a noi, ma a chi come loro è nell'ambiente e quindi non devono comprovare nulla a chi sa già?

Per un attimo lasciamo da parte anche i documenti ufficiali e i resoconti giornalistici, affidandoci all’osservazione diretta del fenomeno. Vale a dire: la disseminazione di scie biancastre persistenti mediante l’irrorazione a bassa quota sui centri abitati. Ecco nonostante questa lampante evidenza non si accende la famosa lampadina del dubbio? Basta usare la logica unita al sapere per vedere oltre l'orizzonte assegnato da chi domina il mondo. Le menzogne su scala gigantesca sono ormai collaudate, ma un giorno o l'altro la verità viene a galla, solo con il coraggio di chi osa andare controcorrente.


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