24.4.15

CIELI PERDUTI E RICORDI SEPOLTI!


 Italia, 1 aprile 2015: scie chimiche - foto FM


di Fabrizio Martini

E pensare che l’osservare il cielo era l’arte più antica, la scienza dei sapienti e dei dotti. Da Copernico, passando per Galileo, affondando nei popoli degli antichi Sumeri e risalendo ai Magi nei vangeli. Tutto parlava del cielo, di quell’azzurro profondo color cobalto e di quei cumuli color panna. Di un sole che scaldava e che dava colore facendo brillare con il suo giallo intenso il verde della vegetazione. Quelle stelle che si stagliavano nitide e lucenti e che accompagnavano la luna lungo il tragitto della notte. Quel caldo secco e meraviglioso, dove la respirazione era favorita da un’ aria pura, un sole caldo ed intenso e da un vento gelido. I ragazzi che negli anni ottanta correvano nei campi e giocavano a palla sotto quel sole meraviglioso, inebriati, ubriacati dai profumi intensi della natura. Il frinire degli insetti e le notti passate all’aperto ad osservare il cielo come facevano gli antichi scienziati, a pianificare quel futuro che appariva roseo e colmo di speranze. Giovani che adesso, diventati adulti, non capiscono, non comprendono come mai quel sole che tanto amavano adesso brilla di una luce non sua, di un bianco che spegne i colori della natura. Di una natura ormai sterile e di un paese che ha perso quasi tutte le sue risorse agricole assieme ai suoi profumi. Adesso restano solamente i ricordi preziosi degli anni passati, mentre un lurido cielo tracciato da mostruose linee bianche, flagellato da reticoli chimici, colpito dall’indifferenza della maggior parte della popolazione si staglia minaccioso all’orizzonte. 

Un cielo terso dall’ignoranza, straziato da una mattanza chimica, seppellito nel suo originario aspetto, sostituito da una sfera solare bianca che brilla a stento soffocata da immani nebbie di ricaduta. Non servono documentazioni (esistono comunque centinaia di documenti militari ufficiali che parlano di geo-bioingeneria e  più di mille brevetti di modifica climatica acquisiti dal Pentagono), ma non servono. La risposta a questo scempio è sopra le nostre teste. Solleviamo lo sguardo e cerchiamo di superare e vedere oltre l’immenso filtro chimico di particolato riflettente che ci oscura la mente. Allora i ricordi cominceranno a riaffiorare e tutto si farà chiaro; nessuno potrà ingannarci e vedremo finalmente il male nell’aspetto più perverso e vigliacco, subdolo ed ingannatore. Quel male che colpisce di soppiatto, alle spalle, e che ha la forma di un’arma chimica rilasciata intenzionalmente per scopi militari e civili sulla popolazione distratta. Osserviamo il nostro cielo come facevano gli antichi scienziati e pensatori, non permettiamo di strapparci i ricordi, di avvelenarci la natura e di estirparci la vita. E Ssoprattutto insegniamo ai bambini come era il cielo un tempo. Loro potranno, un giorno, forse, cambiare le cose.

Le minoranze attive hanno il loro grande valore storico ma quando, finalmente, saremo compatti allora nessuno riuscirà a tenere celata una tale mostruosità e questo, i quattro balordi dei negazionisti, lo sanno molto bene. Loro, che sguazzano nella stupidità mediatica, sanno molto bene che presto ci sarà la resa dei conti.


2 commenti:

  1. ...Fantastico ed un grazie a tutti;-)! Per una lotta compatta!

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  2. 25 aprile, giorno della Prigionia e della schiavitu' Silente!

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