di Gianni Lannes
Fantascienza? Piuttosto, la capacità di vedere i semi del futuro nelle pieghe del presente. Ecco le parole profetiche dello scrittore Isaac Asimov (ebreo di origine russa, scomparso nel 1992 a 72 anni): "In realtà, non sono un sionista. Non credo che gli ebrei abbiano una sorta di diritto ancestrale a impossessarsi di una terra perché i loro antenati vivevano lì 1900 anni fa". Già nel 1948, come Einstein e la Arendt che avevano preso posizione con una lettera di denuncia pubblicata dal New York Times, quel genio letterario di Asimov era scettico e critico nei confronti della rifondazione di Israele, e commentava: "Ci stiamo costruendo un ghetto. Saremo circondati da milioni di musulmani che non perdoneranno mai, non dimenticheranno mai, e non se ne andranno mai".
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