20.12.17

TARANTO: CONDANNATI A MORTE



di Gianni Lannes

Ecco gli ultimi dati disponibili - sia pure ancora datati - del registro tumori relativo al periodo 2006-2012: registrati 21.313 nuovi casi, colpiti soprattutto uomini, ma senza risparmiare i bambini.

A Taranto rimane «critica la situazione che presenta per molte sedi tumorali eccessi soprattutto nel sesso maschile, che sulla base della letteratura depongono a favore di un presumibile coinvolgimento della condizione ambientale, lavorativa, oltre che degli stili di vita assunti dalla popolazione residente».

I tumori maligni più frequenti nei maschi a Taranto sono quelli di trachea, bronchi e polmoni, mentre nelle donne sono più frequenti quelli della mammella.


Rubini ci ha appena girato il suo ultimo film. Il governo italiano eterodiretto dall’estero ha concesso un’altra proroga alle industrie con licenza di uccidere la popolazione che batte anche le mani, incapace di ribellione. E’ scattata l’ennesima campagna elettorale del piddì sul corpo degli inermi e degli inebetiti, mentre langue il processo ("Ambiente svenduto") in cui è stato rinviato a giudizio l'ex presidente Nichi Vendola (acquirente su commissione di un neonato all'estero). 



Apre nel capoluogo jonico il reparto di oncoematologia pediatrica, inaugurato dal governatore Emiliano. La casta dei politicanti parassiti invece di sanare le fonti di morte, ovvero di chiudere le fabbriche con che inquinano cede l’Ilva a nuovi inquinatori per giunta stranieri.

Dal 1965 con l’Italsider inaugurata da Saragat s’è aperta a Taranto la colonizzazione del territorio e l’annichilimento della vita.

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