La fantascienza ha surclassato la realtà: nanochip nei vaccini per ibridare gli esseri umani. E' questo l'approdo finale per degradare la vita umana. Ecco uno degli ultimi passi "scientifici" noti.
Un dispositivo costituito da un singolo filamento di DNA è
in grado di muoversi autonomamente su una superficie per spostare molecole in
siti prestabiliti. In futuro questo robot nanoscopico potrebbe trovare numerose
applicazioni, per esempio nella nanomedicina. Tradotto: nei vaccini il fenomeno è già realtà.
Il DNA è una molecola ideale per questo tipo di
realizzazioni: ha infatti proprietà fisiche che sono note e programmabili. Un
singolo filamento di DNA è infatti costituito solo da sequenze di quattro
molecole, legate tra loro come in una collana di perle, chiamate adenina,
guanina, citosina e timina.
Illustrazione del robot a DNA tra molecole da riconoscere e
trasportare. (Credit: Ella Maru Studio)
Il nuovo dispositivo di dimensioni nanoscopiche è costituito
da tre unità elementari che potrebbero essere usate per assemblare un robot a
DNA: una “zampa” con due “piedi” per camminare, e una “mano” per prendere il
carico, e un segmento che può riconoscere uno specifico punto di scarico e un
segnale da inviare alla mano per rilasciare il suo carico. Ciascuno di questi
componenti è costituito solo da pochi nucleotidi a singolo filamento di DNA.
Nella sperimentazione descritta su “Science”, la macchina
molecolare ha esplorato una superficie, ha individuato sei diverse molecole e
le ha poi trasportate in due zone distinte: la marcatura a fluorescenza ha
dimostrato che il robot a DNA è riuscito a terminare il compito assegnato in 24
ore. Il processo è complessivamente lento, dunque, ma ha il vantaggio di usare
una quantità di energia estremamente bassa.
In linea di principio, questi blocchi modulari potrebbero
essere assemblati in molti diversi modi per svolgere compiti differenti: un
robot a DNA con molteplici mani potrebbe per esempio trasportare più molecole
simultaneamente. Ma le possibili applicazioni potrebbero essere quasi
illimitate.
“Non sviluppiamo robot a DNA per applicazioni specifiche: il
nostro laboratorio è concentrato a sviluppare dispositivi a scopo generico”, ha
spiegato Qian. “Tuttavia, la mia speranza è che altri ricercatori possano
sfruttare questi risultati per nuove e affascinanti applicazioni, come l’uso di
robot aggregati a formare una sorta di fabbrica nanoscopica per la sintesi di
farmaci, che potrebbero essere rilasciati all’interno del corpo umano solo in
risposta a uno specifico segnale liberato nel flusso sanguigno o nelle
cellule”.
“Il principale progresso segnato dallo studio è nella
metodologia di progettazione di semplici dispositivi a DNA che lavorano in
parallelo per svolgere compiti non banali”, ha sottolineato John Reif, della
Duke University a Durham, in un articolo di commento pubblicato sempre su
“Science”. “Molte affascinanti applicazioni emergenti, per esempio nel campo
della nanomedicina, potrebbero fare uso di questi dispositivi a DNA posti in
parallelo”.
riferimenti:
https://www.youtube.com/watch?v=xiDgVU9haRk
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=dna
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2017/12/vaccinazioni-via-aerea.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=dna
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2017/12/vaccinazioni-via-aerea.html
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