di Gianni Lannes
Chernobyl e Fukushima nel belpaese: ben prima di
questi due disastri mondiali, accaduti rispettivamente nel 1986 e nel 2011. Basta esaminare i rapporti dell'Euratom e del Cnen negli anni ’60
e ’70, poi dell’Enea addirittura nei primi anni ’80, per rendersi conto che l’ex
giardino d’Europa ha gravissimi, ma elusi, problemi di contaminazione radioattiva, provocata dalle attività civili e militari (targate Nato).
Nel 2009, l'esecutivo del piduista Berlusconi, grazie anche al ministro ambientale Prestigiacomo, ha insabbiato tutta la faccenda a Cetraro in Calabria (alla voce Cunski).
Come si spiega la presenza accertata e documentata da anni, ad esempio, nei mari d’Italia, di concentrazioni abnormi di plutonio 239, notoriamente un radionuclide artificiale, che vanta un’emività di 24.400 anni?
Come mai il governicchio dell’ineletto Renzi,
mantiene ancora segreta, in palese violazione costituzionale e di legge
ordinaria, nonché della convenzione europea di Aarhus (ratificata dalla legge
italiana 108 del 2001), la carta delle aree potenzialmente idonee ad accogliere
il cosiddetto “deposito unico delle scorie nucleari?
Il popolo tricolore da decenni sta pagando in termini di perdita
della salute e di tante vite, le scelleratezze politiche italidiote, mentre sparuti
mentecatti istituzionali e non, minimizzano la portata di questo disastro che
pesa sulla pelle di tutti noi ed ipoteca il futuro del Mediterraneo.
riferimenti:
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/04/leuropea-ha-decretato-che-litalia-avra.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=cetraro
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=cetraro
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