di Gianni Lannes
Rotta sempre più a sud, verso oriente, alla
ricerca di tesori di storia e natura poco noti. A metà strada tra Siracusa e Capo Passero, a sud est di Noto.
Il suo nome è Vendicari, un litorale
ad un tiro di schioppo da Marzamemi, trasformato in riserva naturale. L’area
stava per essere venduta ad una società pronta a costruire un gigantesco
residence lussuoso in riva al mare, esclusivamente per turisti nababbi. Ma per
una volta ha prevalso la lungimiranza o forse il buon senso. L’oasi è gestita
dall’Azienda regionale foreste demaniali.
Oasi di Vendicari - foto Gilan |
Insomma, qualcosa che non ti immagini se hai
negli occhi le ferite industriali di Augusta-Priolo o peggio ancora Gela. Quel
paradiso in terra tra cielo e mare, prima che sbarcasse la nefasta politica
delle cattedrali del deserto.
Quando s’approssima l’autunno l’antica tonnara
ellenica, la torre sveva d’avvistamento, la chiesa bizantina, l’area archeologica,
la salina e i pantani affollati di aironi ritrovano un’atmosfera sospesa nel
tempo.
Vendicari - foto Gilan |
Sulla spiaggia nidificano le rare tartarughe
marine “Caretta Caretta”. Negli acquitrini fanno tappa gli uccelli migratori
che vanno e tornano dall’Africa, per scampare al rigore del generale inverno.
fenicotteri rosa - foto Gilan |
I
più assidui e quelli che si fermano più a lungo, sono i fenicotteri rosa. Se ne
stanno a mollo per ore nell’acqua salata con le loro lunghe zampe, immobili.
Nel silenzio di un altro mondo, lontano anche dai sentieri. Ogni tanto
decollano tutti insieme, spalancando le loro ali rosa. E’ uno spettacolo che
lascia senza respiro.
tonnara - foto Gilan |
In riva allo Jonio s’affaccia un’antica
tonnara, ristrutturata nel 2006. Una fabbrica artigianale all’aria aperta nella
quale una volta, tanto tempo fa, i tonni, pescati dopo che avevano deposto le
uova e mentre si apprestavano a tornarsene nelle loro acque atlantiche,
venivano pescati e conservati. Le saline fornivano il necessario. Per questo
motivo già i greci avevano impiantato in loco questa attività.
Vendicari - foto Gilan |
Ad un soffio dalle bimillenarie vasche
circolari si staglia la torre fatta erigere da Pietro d’Aragona intorno alla
metà del Millequattrocento a difesa della costa.
Vendicari - foto Gilan |
Le rovine della chiesa bizantina invece sorgono all’interno dell’area protetta.
Su una modesta altura da cui si intravede una vicina isoletta disabitata, si
può immaginare un tempo a ritroso, dal Quattrocento avanti Cristo ai nostri
giorni.
Vendicari - foto Gilan |
L’aria che si respira è d’altri tempi e invita
alla riflessione profonda. I suoni e i colori di un mare cristallino aprono lo
sguardo del cuore ad una bellezza di Madre Natura presto dimenticata. Eppure, è
lì, puoi sfiorarla e lasciarti compenetrare se hai un pizzico di sensibilità e
ti lasci andare.
Vendicari - foto Gilan |
Questo angolo di terra e di mare dall’orizzonte
infinito mostra una bellezza pura, lontano anni luce dall’economia di rapina
della realtà piatta e standardizzata, somministrata previo pagamento alle moltitudini estive.
Sfiorare Vendicari è come scavalcare un cancello invisibile e addentrarsi in un giardino incolto, abbandonarsi al mistero di un luogo che se ti poni in ascolto ti parla.
Vendicari - foto Gilan |
Sfiorare Vendicari è come scavalcare un cancello invisibile e addentrarsi in un giardino incolto, abbandonarsi al mistero di un luogo che se ti poni in ascolto ti parla.
Vendicari - foto Gilan |
Quanto a me, a parte attraversarla a nuoto,
sott’acqua, al passo o di corsa, quando il tempo libero me lo consente (ormai
raramente), se potessi esprimere un desiderio per Vendicari, mi piacerebbe che
conservasse questa sua atmosfera che la rende incantata.
Tra le migliaia di schifezze che osservo,che leggo o che sento,un momento in paradiso,anche se breve e inaspettato,ci voleva proprio.
RispondiEliminaGrazie
Nicola Bari
Ci stanno tentando ancora con l'aiuto della Prestigiacomo e della Cancellieri che nel periodo in cui fu Prefetto a Siracusa fece man bassa nel comprare terreni da proprietari ridotti alla fame con le tasse , adesso cercano ancora di accaparrarsi della zona "Pillirina" ,con la scusa di un Villaggio Turistico, l'Isola di Ortigia è già stata svenduta ad alcune famiglie NON ITALIANE ,ciò vuol dire che hanno venduto la vecchia Siracusa ai Sionisti Rothschild che a loro volta hanno piazzato delle famiglie che fanno da "Prestanome" , tutto questo senza che i siracusani ne siano al corrente, già quel delinquente di Caltagirone "genero di Casini" ha messo le mani sul porto grande della città e le schifezze cominciano a vedersi.
RispondiEliminahttp://www.siracusaturismo.net/destinazione.asp?ID=1
ops,,non genero ,ma Suocero di Casini-
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