Bussi sul Tirino: "dopo la mattanza" - foto Gilan |
di Gianni Lannes
Da modello della natura selvaggia a bersaglio predatorio. Dopo gli orsi in Trentino ora tocca ai cervi in Abruzzo. Insomma, un'altra strage indiscriminata, (“a norma di legge” sic!) a seguire quella di lupi e cinghiali. Infatti, mediante la delibera numero 509 dell'8 agosto 2024 ( “APPROVAZIONE DEL CALENDARIO VENATORIO REGIONALE STAGIONE 2024-2025 PER L'ESERCIZIO DEL PRELIEVO IN FORMA SELETTIVA DEL CERVO E DEL RELATIVO PIANO DI ABBATTIMENTO DISTINTO PER SESSO E CLASSI DI ETÀ”) la Giunta regionale capeggiata da tal Marsilio - grazie anche al parere favorevole di un dirigente dell'Ispra - ha autorizzato in Abruzzo la caccia ai cervi, approvando “il prelievo selettivo” di circa 500 esemplari che avverrà in due aree dell'aquilano. Con tutti i problemi ambientali che vanta l'Abruzzo - ben occultati dal,a propaganda nazionale e locale - dalla sanità alla siccità , la giunta Marsilio (la stessa che vuole traforare l'acquifero del Morrone per l'alta velocità ferroviaria e ha ha ridotto al lumicino la riserva naturale del Borsacchio) pretende di sparare agli ungulati. Questa mattanza insensata va arrestata. La vera bestia è l'uomo non l'animale.
Riferimenti:
https://www.regione.abruzzo.it/delibera/8643519/view
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=Morrone
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=Borsacchio
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