13.6.24

GLADIO PER SEMPRE: MELONI MUTA!

Ilaria Alpi e Miran Hrovatin - foto Raffaele Ciriello
 


di Gianni Lannes

Perché Giorgia Meloni tace sui crimini commessi da Gladio? Si tratta di un'organizzazione militare segreta attiva in Italia a partire dal 1956 come presidio in Italia del progetto “Stay Behind” promosso dalla NATO in diversi Paesi dell'Europa occidentale, con lo scopo ufficiale di allestire una rete clandestina in funzione antisovietica. In seguito le sue funzioni fuorilegge e clandestine hanno spaziato vuqnue.

Infatti, da tali documenti desecretati emergerebbe che tale struttura clandestina sarebbe stata operativa, negli anni '90 anche in Somalia, attraverso una serie di ufficiali e sottufficiali, in particolare, nel periodo in cui è avvenuta proprio in Somalia l'assassinio del militare Vincenzo Li Causi (Balad: 12 novembre 1993) e dei giornalisti Ilaria Alpi e Miran Hrovatin (Mogadiscio: 20 marzo 1994). Questo agente segreto - uomo di punta del Sismi - era la fonte informativa di Ilaria Alpi.

Gladio dipendeva, come poi è stato rilevato, dai servizi segreti militari e solo un ristrettissimo numero di uomini politici, fino all'ammissione della sua esistenza, ne conosceva l'esistenza. Giulio Andreotti rivelò l'esistenza di Gladio il 3 agosto 1990 e nel mese di novembre dello stesso anno fu dichiarata sciolta, anche se da informazioni successive appare verosimile il fatto che Gladio o una organizzazione parallela continuò ad operare anche negli anni a seguire, sebbene non vi fosse più il pericolo rappresentato dall'Unione Sovietica.

I documenti relativi a Gladio sono rimasti comunque secretati fino al 2 agosto 2021, quando le 190 mila pagine degli archivi ufficiali di Gladio sono state declassificate con una direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri pro tempore Mario Draghi.

Grazie alla lettura di uno degli atti desecretati, si apprende che in data 13 luglio 1990, un direttore di divisione del SISMI avrebbe inviato un appunto al direttore del SISMI, proponendo la costituzione di una nuova struttura nell'ambito della settima divisione, ovvero il settore del servizio di sicurezza a capo di Gladio. In sostanza, nel predetto appunto si propone di affidare ad agenti esterni “a perdere” la realizzazione di operazioni che non possono essere effettuate da personale effettivo, in quanto comportanti in caso di sviluppi negativi il coinvolgimento della nazione. Si cita a tal proposito l'azione dei Servizi francesi nei confronti della nave di “Greenpeace”.

Da una lettura parziale di quelle pagine emerge che Gladio avrebbe continuato ad operare come organizzazione clandestina. Appare di tutta evidenza dunque come dai documenti inediti oggi in possesso delle istituzioni emerga il fondato sospetto che vi possano essere state interconnessioni tra taluni gravi episodi che nel corso del tempo si sono verificati, in particolare tra l'omicidio dei giornalisti Ilaria Alpi e Mirano Hrovatin e i successivi depistaggi, che potrebbero essere frutto dell'attività della citata organizzazione clandestina nata dopo la cessazione ufficiale di Gladio,

Perché la Presidente del Consiglio dei ministri non procede con una discussione ed un approfondimento, con il coinvolgimento anche del Parlamento, in merito ai fatti emergenti dalle carte desecretate, che consenta di verificare l'effettiva cessazione delle attività di Gladio, nonché di appurare se quanto proposto in merito a una struttura segreta affidata ad agenti esterni “a perdere” abbia avuto un seguito operativo negli anni successivi alla cessazione di Gladio?

Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=Ilaria+Alpi 

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