6.6.24

ACQUA PUBBLICA: MELONI VUOLE DARLA AI PRIVATI

 

foto Gilan


di Gianni Lannes

Assetate di profitto: le multinazionali puntano a privatizzare l'acqua, ovvero un bene universale, col beneplacito dell'esecutivo Meloni. A dirla per intero: tutti i governi (dulcis in fundo Draghi) hanno fatto a gara per evitare l'attuazione dell'esito referendario: 27 milioni di persone in Italia hanno votato per scegliere una gestione pubblica del servizio idrico.

Non a caso il governino Meloni ha impugnato la legge regionale pugliese, con cui si rinnova l'affidamento all'Acquedotto pugliese, società per azioni a totale capitale pubblico, controllato interamente dalla Regione Puglia. La Corte costituzionale si pronuncerà non prima di un anno. I fatti dimostrano che il mercato non è l'unica modalità che possa garantire efficienza ed economicità. Mediante l'impugnazione la caporiona Meloni vuole riaprire al mercato, ovvero al mero profitto. Nel 2025 scadrà la concessione: l'AQP (inventato un secolo fa con fondi pubblici) fa gola a tanti. L'oro blu è di tutti.


Riferimenti:

https://www.aqp.it/societa-trasparente/disposizioni-generali/legge-regionale-n14-del-28-marzo-2024

https://press.regione.puglia.it/-/nota-su-questione-legge-su-acquedotto-pugliese

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=acqua



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