12.3.24

ASIMMETRIE

 

 

di Gianni Lannes

Un classico globale: due pesi e due misure. In termini di diritto internazionale, la situazione è lampante: la Russia occupa illegalmente l'Ucraina (paese governato da un regime antidemocratico), proprio come Israele occupa illegalmente la Palestina. In un Occidente che difende l'idea di un "un ordine basato sulle regole" (ruled based order) entrambe le situazioni dovrebbero suscitare la medesima disapprovazione generale, almeno al livello istituzionale. Non è affatto così. In un caso gli Stati Uniti d'America e la telecomandata Unione europea sono schierati militarmente al fianco del paese aggredito; nell'altro del paese aggressore.

Fin dai primi giorni della guerra (provocata dalla Nato), il vecchio continente - eterodiretto da Washington - ha spalancato le porte a milioni di esuli ucraini, in uno slancio di ospitalità da far impallidire l'accoglienza offerta ai rifugiati provenienti dall'Iraq, dalla Siria e dall'Afghanistan (nazioni aggredite, bombardate e sfruttate dall'Occidente). Come mai nessuno si offre di accogliere le centinaia di migliaia di abitanti che vorrebbero fuggire da Gaza per salvare la propria vita?

Washington e Bruxelles hanno risposto all'invasione russa adottando sanzioni draconiane contro Mosca: embargo petrolifero, restrizioni commerciali e bancarie, congelamento di beni all'estero, divieto di trasmettere in Europa per Russia Today, eccetera. Appelli al boicottaggio hanno preso di mira atleti, musicisti, registi, scrittori. Sono state annullate mostre, cancellati concerti. Niente di simile per il genocidio perpetrato impunemernte da Israele sotto gli occhi distratti e passivi del mondo. 

Fondato nel 2005 il movimento Boicottaggio, disinvestimenti e sanzioni (Bds) sostiene invano l'adozione di misure di ritorsione contro i criminali sanguinari di Tel Aviv (a partire dal macellaio Netanyahu). Incredibilmente accusata addirittura di antisemitismo (a proposito: anche i palestinesi sono semiti), la campagna è messa al bando in Germania e vietata in una trentina di stati americani. In Francia è oggetto di procedimenti giudiziari, mentre in Canada è proibita la sua promozione.

Insomma, l'inventario della asimmetrie è infinito. Mentre l'Occidente fornisce armi all'Ucraina, al contempo le vende all'occupante israeliano, minacciando ritorsioni contro coloro che sostengono militarmente i palestinesi o ne difendono le motivate ragioni. L'inqualificabile Biden ha definito il bombardamento dell'ospedale di Mariupol "una vergogna per il mondo intero", ma è rimato in silenzio quando Israele, attraverso i suoi bombardamenti (con armi e munizioni fornite anche dall'Italia) ha messo fuori servizio, ovvero annichilito tutti gli ospedali di Gaza. L'inquilino uscente della White House ha definito il massacro di Buca un "genocidio", ma si rifiuta di chiedere un cessate il fuoco a Gaza, dove sono state assassinate oltre 33 mila persone (civili), in gran parte bambini. Ancora una volta la popolazione palestinese è stata condannata all'esodo e alla morte per fame nell'indifferenza generale del mondo, a parte Sudafrica e Brasile. Le asimmetrie geopolitiche rivelano l'ipocrisia cronica e ricorrente dell'Occidente.

Riferimenti:

https://www.pellegrinieditore.it/israele-olocausto-finale/ 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=israele 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=ucraina 

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