8.3.22

UCRAINA-ITALIA: I SOLDI OSCURI DI ZELENSKI!

 


di Gianni Lannes

Chi e' Volodymyr Zelenski a capo dell'Ucraina che promette una guerra mondiale? Che parte recita questo attore ucraino? E come mai ha la disponibilita' di tanto denaro? Zelenski e' soltanto un comico folle, un criminale in odore di mafia che usa i nazisti del battaglione Azov per far ammazzare masse di civili in Ucraina (soprattutto nel Donbass), oppure un fantoccio pompato dallo zio Sam, utile a scatenare la terza e ultima guerra mondiale (nucleare) in Europa? O peggio? A proposito, come mai, in Italia, il Fisco non ha controllato i conti neri del presidente pro tempore ucraino e il contestuale acquisto per 3.882.105 euri del villone Vittoria Apuana a Forte dei Marmi, dalla San Tommaso, ovvero una ditta a responsabilita' limitata, con sede a Cantu', nello studio di un commercialista? Proprio la San Tommaso (singolare coincidenza!) e' controllata dall'Aldorante Limited. Questo paravento vanta un capitale sociale di appena 2 mila euro e ha sede a Cipro, dove il socio unico risulta tale Olena Zelenska (consorte di Volodymyr Zelenski). Alla moglie di Zelenski (presidente) sono intestate - sempre a Cipro (sede di riclaggio internazionale di denaro sporco) - anche numerose altre societa' (Enter Winglobe, Rankore, Atrazon, Atfc, Lavertan, Rejeo, Winlanguage Inter Ltd). Di cosa si occupano tutte questi involucri riconducibili alla first lady Olena Zelenska?  



 




 

Il tour dei tanti soldi oscuri targati Zelenski, quello che fomenta la guerra in Europa prima di tutti, invoca aiuti bellici e pretende pure l'ingresso simultaneo nell'Ue e nella NATO, non è il percorso di un giro turistico, bensi' una nebulosa mappa su cui le autorita' italiane hanno chiuso gli occhi. Perche' le autorita' tricolore hanno fulmineamente sequestrato i beni in Italia degli oligarchi russi, ma non hanno sfiorato quelli di Zelenski?

L'Aldorante Limited è una azienda con capitale sociale di soli 2000 euro, suddiviso in 2000 azioni del valore di 1 euro ciascuna, tutte di proprietà della moglie di Zelensky. La società risulta oggi amministrata da Helena Hasienko Kofterou che riveste sia l'incarico di direttore che di segretario dell'azienda. Zelensky (attore) è stato amministratore fino al 2019, stesso anno della sua elezione a presidente ucraino, della Aldorante Limited. Invece Helena Hasienko Kofterou risulta rivestire incarichi di direttore o segretario in almeno altre nove società che hanno sede a Cipro tra le quali Atrazon Limited LTD (Cipro) dove compare Serhiy Shefir come condirettore. Atrazon Limited LTD (Cipro) ed Aldorante Limited (Cipro) entrambe amministrate da Helena Hasienko Kofterou e con sede nello stesso ufficio a Nicosia.

Setacciando le aziende dove compare il nome di Helena Hasienko Kofterou si scova come condirettore, proprio Serhiy Shefir, attuale consigliere del presidente Zelenski. Inoltre, Serhiy Shefir è anche co-fondatore, insieme allo stesso Zelensky, nel 2003, dello Studio Kvartal-95. Come riporta il sito Open4Business.com nel 2019, la famiglia del presidente dell'Ucraina Zelensky ha venduto i diritti societari di tutte le dodici imprese ucraine alla famiglia del primo assistente. Nella dichiarazione annuale dei redditi che ha presentato il presidente Volodymyr Zelensky nel 2020, dati pubblicati sul sito web dell'Agenzia nazionale per la prevenzione della corruzione, risulta che Zelensky e la moglie Olena possedevano obbligazioni per un valore di oltre 5 milioni di UAH (150 mila euro). Olena Zelensky è elencata come beneficiaria presso Aldorante Limited (Cipro). Insomma, gli interessi finanziari del presidente ucraino vanno ben al di là dei confini del suo Paese e della villa di Forte dei Marmi e coinvolgono direttamente o indirettamente diversi ndividui a lui molto vicini

Il precedente amministratore della San Tommaso Srl, azienda dove oggi compare, come amministratore unico, Svitlana Pishchanska, era Ivan Bakanov. Anche Ivan Bakanov, è consigliere del presidente, Zelenski: si occupa di sicurezza in Ucraina e Svitlana Pishchanska, sorella di Olga Pishchanska, è stata addirittura e con disinvoltura nominata durante la presidenza di Zelensky, presidente del Comitato Antimonopolio dell'Ucraina. Bakanov acquisisce l'incarico di amministratore unico della San Tommaso Srl, esattamente il 29 luglio 2015, cinque giorni prima che venisse stipulato atto di cessione delle quote mediante il quale la società Aldorante Limited (con sede a Cipro) ha acquistato la San Tommaso srl. Tutto ruota attorno ai capitali nella disponibilità della società Aldorante Limited.

E ancora. L'Aldorante Limited è stata costituita a Maggio 2012 da Irina Gavrilova Fasouli, cittadina cipriota che, dopo pochi giorni ha ceduto la società a Volodymyr Zelensky. L'attuale numero uno dell'Ucraina, l'11 settembre del 2012 ha condiviso la proprietà con la moglie Olena. Il presidente Zelensky e la moglie sono rimasti comproprietari al 50 per cento dell'Aldorante Limited fino al 19 aprile del 2019, giorno in cui Zelensky ha ceduto il 50 per cento delle azioni dell'Aldorante alla moglie Olena, dimettendosi dalla carica di amministratore.

Non e' tutto. Tra i nomi e gli intrecci in questa vicenda che conducono sempre al presidente Zelensky, emerge quello dell'oligarca Ihor Kolomoyskyi, proprietario del canale televisivo, dove andava in onda la serie Servo del popolo, in cui recitava Zelenski. La messa in onda avviene a partire da ottobre 2015, dopo che nel marzo del 2015 lo stesso Kolomoyskyi era stato costretto a dimettersi da governatore della regione di Dnipropetrovsk, adiacente al Donbass. La figura di Kolomoyskyi è legata alla PrivatBank che ha fondato nei primi anni del 1990, diventata poi una delle principali banche in Ucraina e successivamente nel 2016 nazionalizzata dal governo dopo, essere stata dichiarata insolvente.

Nel dicembre 2017, l'Alta Corte di Londra ha stabilito il congelamento di 2,5 miliardi di dollari dei beni di Kolomoyskyy e Boholyubov. Nel maggio del 2020 il sito BuzzFeed News dichiara che il nome di Kolomoisky è emerso al centro della saga dell'impeachment di Donald Trump e che il gran giurì degli Stati Uniti stava esaminando le finanze del magnate, sostenitore chiave del presidente Volodymyr Zelensky, in un'indagine che ha rintracciato il denaro dalla banca ucraina attraverso una serie di società offshore negli Stati Uniti.

Oggi l'ex avvocato di Ihor Kolomoysky, Andriy Bohdan, dirige l'ufficio del presidente Zelensky. I compiti principali svolti da Andriy Bohdan sono quelli di fornire assistenza legale, organizzativa, informativa al presidente, nonché occuparsi dell'attuazione delle politiche interne ed estere dell'Ucraina. Oltre a questo Andriy Bohdan è il responsabile dell'organizzazione della comunicazione di Zelensky.

Perche' attualmente in Italia, i cittadini italiani non possono fare acquisti in contanti superiori a mille euro senza scatenare i controlli fiscali, mentre uno straniero come Zelenski spende dall'estero quasi 4 milioni di euro nel Belpaese, come se niente fosse, per acquistare una proprieta'? Volodymyr Zelenski come si e' procurato tutti quei soldi? Ecco chi ha armato il governo Draghi.

Riferimenti:

https://cyprusregistry.com/companies/HE/306943 

https://opencorporates.com/companies/cy/HE325421 

https://www.italiaoggi.it/news/consulente-di-zelensky-in-italia-2554138

https://www.mag24.es/2022/03/02/zelensky-e-il-caso-della-mega-villa-a-forte-dei-marmi-uno-strano-intreccio-tra-il-presidente-santerellino-e-gli-oligarchi-russi/

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2022/03/ucraina-guerra-nato-alleuropa.html 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=ucraina 


 


CIPRO: PARADISO MAFIOSO!

La posizione geografica di Cipro le ha ricavato il ruolo di mediatrice tra paesi produttori e paesi consumatori di stupefacenti. In particolare, la sua vicinanza con il Libano e, in generale, con un Medio Oriente in perenne travaglio politico, ha contribuito a farne un centro di organizzazione di traffici illeciti, di smistamento di merci clandestine e, soprattutto, di riciclaggio di capitali sporchi, anche delle mafie italiane come e' emerso in un’inchiesta della squadra mobile di Reggio Calabria coordinata dalla locale DDA che va avanti da almeno un paio di anni sul conto di un imprenditore calabrese indagato che avrebbe utilizzato centinaia di offshore presso le banche di mezzo mondo, tra cui alcune di Cipro, per riciclare miliardi di euro.

L’isola costituisce, in effetti, un vero e proprio paradiso fiscale (come, peraltro, lo sono i Paesi Bassi, il Lussemburgo, l’Irlanda, Malta, solo per restare nel Vecchio continente): il segreto bancario è custodito gelosamente; le imprese offshore e i servizi finanziari prosperano; la tassazione è estremamente favorevole. Specialmente durante la guerra civile libanese, i centri di gestione del traffico trovarono un comodo rifugio proprio a Cipro.

Meno favorevole il commercio della droga perché il consumo interno è modesto, così come modesta è l’azione di contrasto al narcotraffico come si può rilevare dai dati riportati nella “Relazione europea sulla droga 2020” (i dati sono del 2018) redatta dall’EMCDDA: in un anno, dunque, sequestrati meno di 100 grammi di eroina, circa 5kg di cocaina, 1kg di amfetamine, 939 pasticche di metamfetamine, 1kg di resina di cannabis e 301 piante di marijuana.

Il vero punto di forza di Cipro è sicuramente quello di una legislazione locale che consente che gli azionisti delle offshore enterprises siano solo dei prestanome utili ai fini della registrazione, ossia persone o società fiduciarie che possono tenere le azioni per conto del proprietario che vuole mantenere l’anonimato. Fin dal 1975 Cipro  ha concesso benefici fiscali per attirare capitali stranieri: per esempio, le filiali gestite da soci offshore all’estero sono completamente esenti da tasse sul reddito o sulle transazioni, oppure i prelievi fiscali sono minimi; oppure, ancora, le operazioni finanziarie possono esser condotte in qualsiasi valuta estera e questo per indicare solo gli aspetti più favorevoli alle operazioni di trasferimento e lavaggio del denaro sporco.

Ormai Cipro, con questa politica, si è affermata da anni come centro commerciale e finanziario di calibro internazionale. Il numero delle società, delle banche offshore (una trentina di istituti più diversi uffici di rappresentanza di banche estere) è in aumento. Vi si trova facilmente personale locale ben addestrato e preparato nelle attività finanziarie, i servizi bancari, di ragioneria, legali, sono di ottimo livello. Anche il clima, lo stile di vita europeo e un livello di  sicurezza pubblica molto buono rendono l’ambiente estremamente favorevole allo sviluppo degli affari.

L’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) aveva avuto mandato dal G20, ben sette anni fa, di rivedere il sistema fiscale internazionale e di trovare soluzioni che limitassero i flussi finanziari verso i paradisi fiscali dove è sufficiente acquistare una casella postale per far risultare la presenza di un’azienda.


3 commenti:

  1. La costituzione italiana ci è costata lacrime sangue e migliaia di morti e ora la stanno cancellando disonorandone la memoria.giustizia divina e quella terrena non lo permetteranno!

    RispondiElimina
  2. La triade euroatlanticasionista ha deciso di muovere la pedina zelensky sulla scacchiera europea a fin di male ma non ci riusciranno

    RispondiElimina
  3. Avete notato che questo personaggio, che il suo nome possa essere dimenticato per sempre, utilizza solo l'imperativo dei verbi, indossa solo mimetiche (pulite e stirate alla perfezione) e se non ottiene cioè che ordina di inviargli insulta e denigra? Esattamente come qualsiasi dittatore della storia. Mala tempora...

    RispondiElimina

Gradita firma degli utenti.