22.3.22

DIVIDE ET IMPERA!

 




di Gianni Lannes

Da Atene ad Auschwitz: dall'antica civilta' sociale alla moderna prigionia di massa. Ora il copione preconfezionato - su scala planetaria - prevede la messa in onda dei classici specchietti per le allodole. L'aumento alle stelle di gasolio e benzina, certifica che non si tratta soltanto di pura speculazione, bensi' di manipolazione. Una singolare coincidenza bellica? L'aumento vertiginoso dei prezzi di carburante non e' legato minimamente alla guerra in Ucraina. E Mosca non ha chiuso i rubinetti del gas all'Europa. Che senso ha un'emergenza infinita? Perche' essere eterodiretti o peggio, telecomandati e subordinati dal pensiero unico? Sara' sempre peggio?

Il costo al dettaglio del gasolio ha superato quello della benzina. Questo fatto ha un solo significato: e' in atto una manipolazione artificiosa, attraverso il pretesto di una guerra improvvisa
. In realta', si tratta di un conflitto bellico innescato al momento giusto, cosiddetto post pandemico.

Dietro le quinte tutti gli attori dell'attuale scena geopolitica sono d'accordo, per portare a compimento il programma disumano del Grande Reset a livello mondiale, vale a dire, radere al suolo l'economia e la societa' civile, predisponendo i popoli ad adeguarsi in tutta fretta al nuovo sistema digitale, programmato dal transumanesimo eugenetico.

Infatti, a rigor di logica, il gasolio non puo' assolutamente costare quanto o piu' della benzina. Perche'? Si parte dalla medesima materia prima, ovvero il petrolio, ma la benzina subisce un processo di lavorazione e raffinazione superiore e piu' oneroso. E' tecnicamente impossibile. Allora, perche' accade? La verita' e' disarmante. L'economia globale gira basandosi sul gasolio. Con i prezzi volutamente fuori controllo, saltano le regole del gioco, utili ad approntare il nuovo terreno. Le conseguenze? Impoverimento economico progressivo, fallimento, rassegnazione, frustrazione, alienazione, anomia, paura del futuro. Insomma,una situazione ideale per forzare progressivamente la gente ad accettare a tutti i costi questo mutamento forzato e innaturale, questo cambiamento di paradigma, usando il pretesto prima della cosiddetta pandemia, ora della guerra.

L'mportante non e' tanto vincere la guerra, ma che la guerra stessa duri a lungo e possa mettere in ginocchio i popoli, tenendosi ben divisi l'uno dall'altro. Infatti, l'Unione europea (controllata dallo zio Sam), attraverso la fornitura di armamenti all'Ucraina, incentiva la guerra senza limiti.

Una volta ben innescata la crisi, il sistema di dominio che intende sottomettere ed annichilire l'umanita', come sempre offrira' la loro soluzione (a buon mercato), e la venderanno - attraverso i mass media mainstream - come l'unica possibile.

Il teatrino televisivo e' soltanto una grancassa sulle pelle delel persne, e serve a rendere il teatrino credibile, nonche' ad accendere ed esasperare gli animi della fazioni e tifoserie.

La tecnocrazia imperante ha ormai sostituito la democrazia incompiuta. Che fare? Spegnere la televisione e eccendere la mente. Passare dall'economia all'etica. Il nemico piu' insidioso e' dentro ognuno di noi, quelli fuori ne sono soltanto il riflesso. La prima rivoluzione e' interiore. Il bene non muore mai.


Riferimenti:

Gianni Lannes, IL GRANDE FRATELLO. STRATEGIE DEL DOMINIO, Draco edizioni, Modena, 2012.

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=reset 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=schwab 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=ucraina 

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