12.3.18

EMILIANO E LE ECOMAFIE IN PUGLIA

 
“ecomafie” ©Lannes

Isola felice? Mentre la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani è ai minimi termini, le ecomafie ingrassano con i rifiuti industriali e sanitari (radioattivi) importati da fuori regione (incluso l'estero) ed occultati dove capita. L’attuale presidente pro tempore della Regione Puglia, Michele Emiliano, nel 2014 ha pubblicamente dichiarato:

«Ora fare politica senza colpire gli interessi, senza.... diciamo... è possibile? Non lo so. Io non so se è possibile, per esempio, che qualcuno diventi Presidente della regione Puglia contrastando gli interessi delle aziende che gestiscono il ciclo dei rifiuti. Non lo so. Possiamo fare un esperimento tra un po' di tempo... non sarà facile però, non sarà facile perché si tratta di aziende che finanziano le campagne elettorali in modo pesantissimo e si tratta di aziende che hanno un peso elettorale molto pesante. Non ne parliamo, ma le aree dove ovviamente loro sono insediate in maniera stretta [...]».

Nel marzo 2016 Michele Emiliano aveva detto: «No all’ampliamento di discariche e inceneritori». Un anno dopo però, la Giunta regionale ha autorizzato l’ampliamento di ben due discariche. In un provvedimento dell’esecutivo guidato dallo stesso Michele Emiliano, datato novembre 2017, infatti è stato dato il via libera a due discutibili  interventi di “ampliamento-risagomatura delle discariche di Massafra (Taranto), gestita da Cisa spa, per circa 150mila metri cubi e Deliceto, gestita da Biwind Spa (ex Agecos, società dei fratelli Bonassisa, NdR) per circa 500mila metri cubi”.
 
Gli interventi, “in termini di fabbisogno impiantistico regionale”, sono stati ritenuti “coerenti con la vigente pianificazione, già assoggettata a procedura di valutazione ambientale strategica”. “In tal senso - spiegano nell’ultima delibera -, l’esecutivo ha dato mandato alla sezione autorizzazione ambientali della Regione Puglia di verificare la sussistenza di tutti i requisiti tecnici ed ambientali per il rilascio dei titoli autorizzativi per gli interventi in ampliamento-risagomatura delle discariche in oggetto e di  dare mandato al commissario dell’Ager per l’attuazione di quanto previsto in delibera, a valle del rilascio dei necessari titoli autorizzativi”.

Il 30 ottobre scorso, la discarica sui Monti Dauni dove vengono conferiti i rifiuti di 27 Comuni, è stata chiusa perché esaurita. Qui, finora, sono arrivati rifiuti indifferenziati (“tal quale”). Il commissario regionale dell’Agenzia regionale per il servizio gestione dei rifiuti, Gianfranco Grandaliano, ha accolto le richieste avanzate qualche settimana fa dal territorio (durante l’emergenza i rifiuti sono stati conferiti a Taranto), decidendo di trattare la parte riciclabile presso l’inceneritore Marcegaglia di Manfredonia.

A rischio e pericolo per la salute pubblica. Quanto all'amianto la regione Puglia è in ritardo: ha avviato ma solo sulla carta il censimento l'11 aprile 2012, approvando il piano regionale nel 2015, a tutt'oggi ancora inoperativo. Eppure la legge 257 che ha messo al bando l'asbesto risale al 1992. Nel belpaese i rifiuti si riciclano soltanto in politica?


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