8.3.18

AMIANTO: CRIMINI DI STATO TRICOLORE


 
  Lucera (3 marzo 2018)
 © Gianni Lannes


di Gianni Lannes

L’asbesto è cancerogeno. Basta una semplice e involontaria inalazione casuale per incubare la malattia e la morte. Dopo ben 26 anni dalla promulgazione della legge 27 marzo 1992, numero 257 le autorità italiane a tutti i livelli hanno fatto poco o niente mettendo a repentaglio la vita dell’ignara popolazione. Grazie all'omertà istituzionale,  l’ecomafia a danno della salubrità ambientale e della salute pubblica ha occultato montagne di amianto ovunque. L’ultimo caso eclatante è relativo al castello svevo-angioino di Lucera: una città ormai assediata da discariche abusive e/o legalizzate (per modo di dire).

L’articolo 1 della predetta norma fa riferimento alla «realizzazione di misure di decontaminazione e di bonifica delle aree interessate  dall'inquinamento da amianto». L’articolo 10 parla chiaro:

«1. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano adottano, entro centottanta giorni dalla data di emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di cui all'articolo 6, comma 5, piani di protezione dell'ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto. 2. I piani di cui al comma 1 prevedono tra l'altro: … e) il controllo delle condizioni di salubrità ambientale e di sicurezza del lavoro attraverso i presidi e i servizi di prevenzione delle unità sanitarie locali competenti per territorio; f) la rilevazione sistematica delle situazioni di pericolo derivanti dalla presenza di amianto; g) il controllo delle attività di smaltimento e di bonifica relative all'amianto; l) il censimento degli edifici nei quali siano presenti materiali o prodotti contenenti amianto libero o in matrice friabile, con priorità per gli edifici pubblici, per i locali aperti al pubblico o di utilizzazione collettiva e per i blocchi di appartamenti…».


riferimenti: