6.6.23

ROMA SUD: DISCARICA INDUSTRIALE!

   


di Gianni Lannes

La bonifica del bacino del fiume Sacco è un'emergenza ambientale - ormai incancrenita - che si estende da Colleferro, a sud dell'area metropolitana di Roma, sino a Ceprano passando per Frosinone; l'inquinamento è legato alla contaminazione da β-esaclorocicloesano riscontrata negli anni 2000, nonché dalla presenza di diversi siti industriali dismessi e da una massiccia presenza di discariche sorte negli anni 2000 e che hanno costituito in passato un Sito d'interesse nazionale (Sin) ai fini di bonifica. La Meloni è in letargo?

Lo stato di emergenza ambientale venne dichiarato su tutta l'area con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 19 maggio 2005; con legge n. 248 del 2005 il bacino del fiume Sacco è stato aggiunto all'elenco dei Sin di cui al comma 4 dell'articolo 1 della legge 9 dicembre 1998, n. 426; nel mese di marzo 2019 è stato sottoscritto l'accordo di programma tra il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e la regione Lazio per la realizzazione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica del Sito di interesse nazionale Bacino del fiume Sacco.

L'accordo di programma tra regione e Ministero è finanziato anche dalle due delibere Cipe n. 55 (Piano operativo «ambiente») e n. 56 («Patto per il Lazio») del 2016, per un importo di 16,3 milioni di euro ciascuna; il 21 aprile 2021 è stato siglato l'atto integrativo all'accordo di programma «Per la realizzazione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica del Sito di interesse nazionale Bacino del Fiume Sacco», un addendum necessario per rimodulare alcuni interventi, i relativi importi e predisporre delle schede specifiche per ognuno con un nuovo cronoprogramma; con decreto del presidente della regione Lazio 4 gennaio 2022, n. T00001, si è proceduto con la nomina di un Commissario straordinario con ruolo di responsabile unico per recuperare le tempistiche previste per la realizzazione degli interventi di bonifica previsti in ottemperanza citato accordo di programma tra la regione Lazio e il Ministero della transizione ecologica per il Sin del Bacino del fiume Sacco.

La delibera Cipe n. 26 del 28 febbraio 2018 indicava il 31 dicembre 2021 il termine per l'assunzione delle obbligazioni giuridicamente vincolanti, fissando poi un orizzonte temporale delle programmazioni del Fondo sviluppo e coesione (Fsc) 2014-2020 all'anno 2025 specificando che l'obbligazione giuridicamente vincolante può considerarsi assunta con l'intervento della proposta di aggiudicazione, disciplinata dall'articolo 33 del decreto legislativo n. 50 del 2016; i sensi della delibera Cipe 25 del 10 agosto 2016 la mancata assunzione di obbligazioni giuridicamente vincolanti entro la scadenza comporta la revoca delle risorse assegnate ai relativi interventi. A fronte dell'emergenza COVID-19, tale termine per l'assunzione delle obbligazioni giuridicamente vincolanti è stato spostato al 31 dicembre 2022.

Il ritardo istituzionale avrà un impatto inevitabile anche sul cronoprogramma di cui all'accordo, che prevedeva il collaudo di molti degli interventi di bonifica previsti entro il secondo trimestre del 2023.

Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=meloni

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=meloni

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