di Gianni Lannes
In una democrazia le domande sono fondamentali. Un inganno, una truffa? Ecco la nebulosa che si muove dietro e sopra il M5s. Rousseau non è propriamente un sistema operativo come viene fatto credere, già per il fatto che per farlo funzionare bisogna accedere ad internet mediante un browser, che a sua volta funziona su un altro sistema operativo.
In una democrazia le domande sono fondamentali. Un inganno, una truffa? Ecco la nebulosa che si muove dietro e sopra il M5s. Rousseau non è propriamente un sistema operativo come viene fatto credere, già per il fatto che per farlo funzionare bisogna accedere ad internet mediante un browser, che a sua volta funziona su un altro sistema operativo.
L’Associazione Rousseau non è soltanto il cervellone
del M5s perché gestisce la piattaforma della cosiddetta “democrazia diretta” su cui si svolge
qualsiasi attività politica – dalle iscrizioni alle consultazioni, alle
candidature – ma è anche la cassaforte del movimento, per il grande flusso di
donazioni che riceve dai militanti e per il pizzo di 300 euro al mese che i
nuovi parlamentari grillini sono costretti a versare. È
un'organizzazione privata che, con il nuovo statuto e le nuove regole stabilite
dai vertici del partito acquisisce un ruolo sempre più centrale nella guida del
M5s. E della sicurezza dei dati, dei
voti e delle possibili violazioni della privacy? E’ una situazione un po’
strana. Bisogna fare luce sull’Associazione Rousseau, coperta da una cappa di
riservatezza e segretezza, visto che i grillini vogliono governare l’Italia.