di Gianni Lannes
Marionette: alla voce controllo e manipolazione delle masse. Segreti, menzogne, truffe, conflitti di interessi, curriculum taroccati, obbedienza cieca, dati privati usati a scopi elettorali, un vortice di soldi e così via con i travagliati. La nuova casta? Dilettanti manovrati allo sbaraglio. Ho provato a far luce sulla genesi pentastellata e sulle conseguenze nefaste del grillismo in salsa anglo-americana. Li seguo da due lustri: ho deciso di smascherarli definitivamente con tanto di prove inoppugnabili.
Accade solo in Italia. Parassiti istituzionali: una ristretta orda di politicanti nullafacenti - succubi del potere economico - comanda da anni nel belpaese, senza che ad essa si applichi la regola del “Chi sbaglia paga”, che invece vale per tutti gli altri comuni mortali. Costoro sanno perfettamente che gli elettori non hanno il potere di costringerli a cercare un lavoro. Intascano crasse prebende economiche e, in concreto non faticano come milioni di cittadine e cittadini; sovente non hanno neanche un titolo di studio universitario e sono privi di qualunque barlume di etica.
Andiamo al sodo. In apparenza occupano posizioni diverse, e sovente
fingono di accapigliarsi, ma è soltanto fumo negli occhi della massa inebetita.
Scelgono i candidati, partecipano alle farsesche elezioni politiche con regole
truccate da loro stessi stabilite, comandano su quelli eletti in Parlamento,
selezionano i ministri da imporre al capo dello Stato ed i soggetti di fiducia
destinati ad occupare tutti i posti di comando del sistema. Sono sempre loro, e
non gli elettori - trasformati in adepti e fan - divisi in accanite tifoserie,
che decidono se qualche nuovo affiliato può unirsi al loro esclusivo gruppo di
nullafacenti a vita. Tutto il sistema eterodiretto italiano dipende da loro.
Lontano dai riflettori mediatici sono arroganti e
cinici, in pubblico propinano menzogne quasi ad ogni esternazione. Nessuno li caccia,
per ora. Rimangono a capo del sistema telecomandato da Washington e Londra, a
gestire le briciole, indipendentemente dai risultati delle elezioni politiche fuorilegge
mediante leggi elettorali palesemente incostituzionali, come nel caso della
270/2009 (vedi pronunciamento della Consulta numero 1 datata 13 gennaio 2014 e
sentenza della Cassazione dell’aprile 2014). Qualcuno ha cambiato casacca,
qualcuno è passato alla finta opposizione oppure al governo per conto terzi,
altri manovrano le leve del potere economico.
Le elezioni politiche hanno soltanto l’effetto di
aumentare o diminuire il potere dei singoli all’interno del gruppo per
assicurare salti di carriera. Hanno un ruolo determinante nell’assegnazione dei
posti di comando. Sovente rimescolano le carte, ma il mazzo rimane sempre lo
stesso. Il risultato è che l’orda dei politicanti parassiti rimane immutata. La casta degli scansafatiche per antonomasia, cioè i politicanti
italidioti, in sostanza è autoreferenziale perché prescinde dalla volontà dell’elettorato:
seleziona la "classe dirigente" (si fa per dire, sic!) senza correre mai il rischio di perdere il cadreghino. Tutti senza esclusione sono in particolare
accomunati da un interesse fondamentale: difendono il clan di cui fanno parte,
perché è la fonte del loro potere su scala tricolore e dei loro privilegi nazionali.
Al fine di ottenere il suddetto scopo, i politicanti
hanno concordato una strategia comune, assicurandosi che il loro gioco di
squadra non sia visibile agli occhi del popolo. In sostanza, sono complici ma
si comportano in modo che ad ogni consultazione gli elettori premino ora una
fazione ora l’altra, ma non caccino mai via l’intera orda, che quindi rimane
salda al comando del governatorato a stelle e strisce.
La maggioranza degli italiani non percepisce l’esistenza di questa banda di sanguisughe: scorge solo coalizioni, al massimo cordate di politicanti. In effetti, tanti elettori alla stregua di meri tifosi, esultano pure quando alcuni politicanti vengono sostituiti al governo da altri, per rimanere delusi quando si rendono conto che i nuovi aspiranti governanti non risolvono i problemi lasciati in eredità dai loro predecessori. Insomma, non riescono a comprendere che in realtà nulla cambia perché è l’orda dei politicanti in massa, la vera regista. Così, appunto l’orda perpetua se stessa.
I politicanti hanno però un grosso problema: l’analfabetismo
funzionale e l’assenza di idee innovative. I politicanti hanno trasformato la
sete di cambiamento degli elettori in una risorsa nelle loro grinfie. Per
offrire un bersaglio al malcontento ed al contempo seguitare ad intercettare
il voto popolare, i politicanti tricolore si sono divisi in fazioni (partiti e
finti movimenti) che si scambiano fino alla noia accuse reciproche sulle cause
del pessimo funzionamento del sistema. In tal modo l’orda evita la dispersione
del voto e garantisce ai membri della casta di nullafacenti la sopravvivenza
ben remunerata dagli allocchi dei cittadini, alimentando quotidianamente il
rimpallo di responsabilità nei salotti televisivi. Il fine è sempre il medesimo: dividere gli
elettori in alcune fazioni, ognuna convinta che tutti i mali siano causati
dagli avversari. I telespettatori si arrabbiano con l’una o l’atra parte, ma
proprio a nessuno viene in mente di cacciare via l’intera orda che ha occupato
da anni lo Stato peggio di una cancrena mafiosa. Grazie a tale dinamica
perversa non alla luce del sole, il voto popolare non è mai contro il sistema,
bensì organico ad esso. Per conseguire questo risultato l'orda di politicanti
mette in scena un giorno sì e l’altro pure, una rissa al proprio interno fagocitando il consenso dell’ignaro elettorato. La lite diventa sempre più offensiva
e volgare, gli insulti in diretta tovvù più minacciosi, i contenuti oltraggiosi,
affinché gli elettori si confondano e perdano di vista il vero e nebuloso quadro d’insieme.
Più lo scontro è violento e più i cittadini s’illudono che il loro voto sia
decisivo per l’Italia. In realtà, accade l’esatto contrario: l’orda di
politicanti blinda il sistema e impedisce la nascita di qualsiasi movimento
politico che provenga realmente dal basso.
Se soltanto si diradasse appena il fumo negli occhi
alimentato ad arte, la realtà sarebbe sotto gli occhi di tutti. E sarebbe fin
troppo evidente che l’orda dei politicanti è la principale responsabile del
declino politico, economico e culturale dell’Italia. La casta dirigente è
dunque selezionata dall’alto, mentre dal basso è soltanto legittimata. L’unica
soluzione è spazzare via tutta l’orda di parassiti e cambiare le regole. Allora, occorre almeno una rivoluzione delle menti. E invece non accade, per il
momento, perché gli elettori sono all’oscuro di quel che accade dietro le
quinte, sulla scena del potere, sia pure per conto terzi.
Riferimenti:
https://www.nytimes.com/2018/02/28/world/europe/italy-election-davide-casaleggio-five-star.html
https://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2018/05/colonia-italia.html
https://www.nexusedizioni.it/it/CT/grillo-e-casaleggio-da-washington-a-roma-5753
https://www.nexusedizioni.it/it/CT/grillini-5-stelle-casaleggio-e-il-pizzo-a-rousseau-5799
https://www.nexusedizioni.it/it/CT/vaccini-5-stelle-5802
https://www.nexusedizioni.it/it/CT/reddito-di-cittadinanza-o-bufala-a-5-stelle-4750?parentSlug=redazione-1&fixed_cms=sezioni
https://www.nexusedizioni.it/it/CT/reddito-di-cittadinanza-5-stelle-un-bluff-5738?parentSlug=economia-21&fixed_cms=sezioni
https://www.nexusedizioni.it/it/CT/5-stelle-e-droni-bellici-5778?parentSlug=italia-16&fixed_cms=sezioni
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https://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2018/05/colonia-italia.html
https://www.nexusedizioni.it/it/CT/grillo-e-casaleggio-da-washington-a-roma-5753
https://www.nexusedizioni.it/it/CT/grillini-5-stelle-casaleggio-e-il-pizzo-a-rousseau-5799
https://www.nexusedizioni.it/it/CT/vaccini-5-stelle-5802
https://www.nexusedizioni.it/it/CT/reddito-di-cittadinanza-o-bufala-a-5-stelle-4750?parentSlug=redazione-1&fixed_cms=sezioni
https://www.nexusedizioni.it/it/CT/reddito-di-cittadinanza-5-stelle-un-bluff-5738?parentSlug=economia-21&fixed_cms=sezioni
https://www.nexusedizioni.it/it/CT/5-stelle-e-droni-bellici-5778?parentSlug=italia-16&fixed_cms=sezioni