8.10.16

ITALIANI IN FUGA DALL’ITALIA

di Gianni Lannes

All’estero in 107.529 nel 2015 (il 6,2 per cento in più rispetto al 2014), e un terzo sono giovani, mentre da Africa e Medio Oriente nello stesso anno sono sbarcati in Italia ben 150 mila migranti. L’analisi è della fondazione Migrantes della Cei. Sono sempre più numerosi i giovani connazionali che staccano un biglietto di sola andata per raggiungere una meta estera. Più di uno su tre, il 36,7 per cento ha tra i 18 e i 34 anni. Riempiono le valigie di titoli e percorsi di studio: in testa l’idea comune di un progetto per il futuro che nel belpaese è impossibile realizzare. In dieci il flusso di espatriati è aumentato del 49 per cento. In Italia non vige la pena di morte, bensì la morte per pena. E’ in atto non solo una fuga in massa, ma la castrazione di nuove intelligenze.


A primeggiare è la stolta mediocrità di politicanti e parassiti istituzionali. Nel frattempo l’Italia si suicida sotto la spinta dell’ineletto Renzi, che promette fumo mentre i potentati stranieri saccheggiano impunemente la nostra patria. Attualmente gli italiani nel mondo sono circa 5 milioni (+3,7 per cento rispetto al 2014).

Al Sud va anche peggio. Ma quale modernità se per andare da Messina a Trapani (349 chilometri) il treno impiega 9 ore e 1 minuto? Per andare da Milano a Firenze (307 chilometri) il treno ci mette un’ora e 39 minuti. E l'eterodiretto Renzi che fa? Annuncia la realizzazione del ponte sullo Stretto. La mafia ovviamente ringrazia per tanta grazia inaspestata. Il Mezzogiorno è stato trasformato ormai nel terzo mondo dell’Europa. Nel Meridione imperversano impunemente mafie dai colletti bianchi che incettano fondi pubblici europei e criminalità organizzata che fa affari con droga, rifiuti, traffico di esseri umani. Ma quale progresso ecologico? Il nuovo governatore della Puglia, mai dimessosi dalla magistratura ma comodamente in aspettativa, tale Michele Emiliano del piddì, ha dichiarato a proposito dell’Ilva a Taranto: «Non vogliamo chiudere il siderurgico» (La Gazzetta del Mezzogiorno, 7 ottobre 2016)? Ma quale tutela della salute umana? Ma quale etica, se nella stessa Puglia, l’altro giorno, a San Severo, è stato ammazzato con 4 colpi di pistola in pieno centro, un ragazzo di 17 anni? A San Severo il 23 marzo 1950 c'è stata stata l'ultima rivolta contadina italiana. San Severo era la terra del grande Andrea Pazienza. San Severo era famosa una volta per i suoi vini e i campioni della pallacanestro (Walter Magnifico in nazionale). San Severo, oggi, è il regno della microcriminalità e delle guerre tra poveri. A San Severo hanno impiantato illegalmente, grazie ai venduti della politica di destra, centro e sinistra, una centrale turbogas straniera che inquina l'aria ed avvelena la vita.

Quali sono i valori imperanti se i politicanti di turno invocano maggiore repressione poliziesca, invece di togliere il disturbo per sempre dalla scena?

riferimenti:

 https://www.chiesacattolica.it/pls/cci_new_v3/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=84393&rifi=guest&rifp=guest

1 commento:

  1. Bisogna tornare in piazza e stavolta a muso duro...hanno annientato il paese più bello del mondo, adesso BASTA!. Siamo anche i più vessati dalla geoingegneria da guerra aeronautica (irrorazioni chimiche sul cittadino) dell intera europa; non si riesce più a respirare, santo DIO!
    La NATO, I "POLITICI" ED IL VATICANO SONO IL CANCRO DI QUESTO PAESE!

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