21.11.13

“L’HIV NON ESISTE”: DENUNCIANO UN PREMIO NOBEL PER LA CHIMICA E ILLUSTRI SCIENZIATI. L’UNICEF E’ UN PERICOLO PER I BAMBINI




di Gianni Lannes

Secondo l'insospettabile organizzazione mondiale dell’Onu creata su misura per i minori «Il Mozambico sta vivendo un’emergenza sanitaria a causa della trasmissione del virus dell’HIV». Nel 2012 è andata in onda la campagna mondiale per la lotta all’Hiv-Aids. la soluzione fondamentale prospettata, o meglio imposta dall'Unicef ai "bambini bisognosi" è un "trattamento antiretrovirale o cotrimoxazolo". Infatti, è in atto una gigantesca raccolta fondi a livello planetario. Anche l’Europa è investita da una pubblicità martellante. In Italia la propaganda è in mano alla Rai, di fatto un ex servizio pubblico, finanziato dagli ignari contribuenti.

Qual è il problema? L’Hiv è un’invenzione truffaldina. Chi lo attesta, anzi lo denuncia? Niente meno che un premio Nobel per la chimica, ma non solo, anche illustri scienziati, biologi e medici. Ecco la truffa del secolo.



E’ proprio vero che il retrovirus Hiv è il responsabile della sindrome chiamata Aids? Alcuni esperti - parecchio chiacchierati nella comunità scientifica - ne sono convinti. Ma altri - negli Stati Uniti d’America e in Italia - contestano con riscontri inequivocabili questo teorema non dimostrato. E denunciano una speculazione di dimensioni mondiali. «L’Hiv non è responsabile dell’Aids». La sconvolgente affermazione è di un luminare della scienza, Peter Duesberg, cattedra di biologia molecolare all’università di Berkeley, in California. E non è il solo. Negli USA un gruppo di scienziati sostiene che quella collegata all’Hiv è la “truffa del secolo”. 

Rivela il professor Duesberg:

«I primi dubbi l’ebbi già nel 1984, dopo una conferenza stampa tenuta dal segretario di Stato per la sanità: il ricercatore Robert Gallo aveva scoperto la causa dell’Aids, il retrovirus dell’Hiv. E’ strano pensai, per due motivi: primo, per venticinque anni avevo studiato, insieme allo stesso Gallo, i retrovirus, e sapevo bene che non uccidono le cellule. Gallo, al contrario sostiene che l’Hiv distrugge le cellule T del sistema immunitario. Secondo: per anni hanno tentato di isolare l’Hiv nel sangue, senza riuscirci mai: se questo retrovirus fosse così potente, in un sieropositivo ce ne sarebbero quantità stratosferiche». 

L’Aids, recita la vulgata degli esperti è “la sindrome da immunodeficienza acquisita, e provoca una caduta totale delle difese immunitarie”. E’ proprio sulle cause che generano tale sindrome che si è creato il dissenso accademico. Qui in Italia alcuni ricercatori controcorrente condividono, in parte, questa visione scientifica. Il dottor Aldo Morrone, aiuto dell’Istituto di ricerca scientifica San Gallicano di Roma, è uno di questi: «Noi diciamo che il retrovirus dell’Hiv non può spiegare tutta l’evoluzione della malattia. Esiste una percentuale bassa di forme descritte di Aids conclamato senza alcuna traccia del retrovirus». Inoltre, secondo quanto sostenuto da Montaigner nella seconda conferenza mondiale sull’Aids di Berlino del 1993, il venti per cento dei sieropositivi non contrarranno mai la malattia, perché il loro corpo ha sviluppato altri sistemi difensivi. La sieropositività non è la cronaca di una morte annunciata, ma un pregiudizio sconvolgente che indebolisce sulla difesa immunologica. 

Il sedicente virus dell’Hiv non è mai stato isolato, ovvero  a tutt’oggi non è stata ancora provata sul piano scientifico la sua esistenza. attesta Kary Mulis, premio Nobel per la chimica nel 1993:

«Tutto ebbe inizio nel 1984 quando uno scienziato molto ambizioso, Robert Gallo, che non riusciva a trovare nessun cancro causato dal suo virus favorito e si sentiva per questo estremamente frustrato, ricevette una comunicazione dal suo collega Montaigner: aveva trovato l’Hiv in un paziente omosessuale malato di Aids. Il passo successivo fu quello di fare un test per trovare questo retrovirus in tutti gli ammalati di Aids. Fatto il test e incamerati anche un sacco di soldi. Videro che il virus era presente effettivamente nella maggioranza dei pazienti. Ma in qualunque malato di Aids si trovano una montagna di virus che possiamo caratterizzare, e la maggioranza di questi sono assolutamente innocui. A quel tempo era presidente Ronald Reagan, sotto pressione dell’opinione pubblica perché si trovasse qualcosa alla svelta per fermare questo nuova malattia». 



Successivamente intorno allo studio di questa patologia si addensarono interessi leciti e illeciti. Si provocò una sorta di disattenzione nei confronti di altre malattie mortali come il cancro, la tubercolosi, la lebbra. In due decenni la cosiddetta “Aids” è stata sviscerata nei minimi dettagli tranne che per la cura. Quanto alla paternità della finta scoperta se la litigarono Gallo e Montaigner, ma soltanto per usufruire dei milioni di dollari per il brevetto del test. 

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (altra costola del Nuovo Ordine Mondiale) «soltanto due centesimi su ogni dollaro che viene speso per la ricerca riguarda la diffusione di questa malattia nei Paesi del Terzo mondo, che sono di gran lunga i più colpiti». 

La ricerca, inoltre, viene portata avanti in una sola direzione, cioè per lo studio di un vaccino contro l’Hiv, dando per scontata la tesi di Gallo. Non c’è spazio e non ci sono fondi per chi cerca di seguire altre strade. Per esempio, uno studio sull’alterazione delle membrane cellulari: in un soggetto con difese biologiche indebolite per denutrizione, il virus riesce a penetrare molto più facilmente. Questo vale per le popolazioni subsahariane, che muoiono di fame, o per i tossicodipendenti, che vantano una denutrizione chimica causata dall’attività del fegato. Per gli studiosi americani, ci sarebbero cause diverse dal virus dell’Hiv a determinare in alcune fasce di persone una così alta diffusione dell’Aids. 

Argomenta sempre con dovizia di riscontri inequivocabili il professor Duesberg: 

«Negli Stati Uniti gli omosessuali fanno un larghissimo uso di amilnitriti inalanti, sostanze altamente immunodepressive che servono a rilassare i muscoli, utili a facilitare i rapporti anali. Gli omosessuali, dunque, sono una categoria a rischio perché utilizzano queste medicine, non certo perché fanno troppo sesso. Gli emofiliaci nella loro vita sono costretti a utilizzare il fattore VIII, sintesi del sangue di centinaia di persone. Introducono così una grande quantità di proteine estranee al proprio corpo, anch’esse altamente immunodepressive. Per quanto riguarda i tossicodipendenti, la comunità scientifica si è occupata pochissimo degli effetti a lungo termine dell’eroina: la malnutrizione e la mancanza di sonno abbassano notevolmente le capacità del sistema immunitario». 

Ha denunciato Mark Alampi del Project Aids International:

«Da quando la nostra organizzazione ha denunciato alle Nazioni Unite l’inganno mondiale dell’Hiv sono arrivate migliaia di segnalazioni di persone che solamente per una diagnosi di sieropositività hanno visto crollare la loro vita, sono state licenziate, abbandonate dai loro figli e da mogli o mariti». 

Se fosse vera la tesi di questi studiosi, scoprendo il vaccino contro l’Hiv - per la cui ricerca si stanno spendendo milioni di miliardi - l’Aids non sarebbe definitivamente sconfitto.




«Orfani e bambini vulnerabili che vivono in un mondo colpito da Hiv e Aids» recitano i rapporti menzogneri dell’Unicef.  Il virus dell’Aids, per esempio, è stato elaborato in un laboratorio militare degli USA. Basta esaminare la mole di documentazione in parte de-secretata a Washington per rendersene conto. Un progetto di morte di alcuni Stati occidentali che risponde alla logica criminale di dimezzare il genere umano. Iniziative decollate negli anni ’70 in particolare su iniziativa diretta di Henry Kissinger, affiliato come Enrico Letta e Mario Monti alle organizzazioni terroristiche Bilderberg e Trilateral.


Piuttosto in Africa i problemi sono altri: colonialismo di ritorno, rapina delle materie prime, guerre endemiche foraggiate significativamente - anche attraverso la vendita di armamenti e l’occultamento nel continente nero di scorie nucleari e rifiuti chimici altamente pericolosi (in particolare in Somalia, Mozambico, Costa d’Avorio, Guinea Equatoriale) come aveva scoperto Ilaria Alpi, assassinata il 20 marzo 1994 insieme al video operatore Miran Hrovatin, proprio per tale scoperta) - da Usa, Gran Bretagna, Francia, Germania, Olanda, Svizzera, Belgio, Italia, Russia, Israele, Cina (Stati che usano Ong a copertura dei loro traffici illeciti).
Attenzione, dunque, alle organizzazioni internazionali, come ad esempio l’Unicef, che dall’alto perseguendo disegni oscuri, dettano legge all’umanità.

Chi manovra impunemente l'Unicef? Per caso altolocati pedofili governativi e multinazionali con diramazioni da New Yok a Bruxelles, transitando per Londra, Amsterdam, Parigi, Zurigo, Tel Aviv e Roma?

I bambini sono indifesi ovunque, anche nel crasso Occidente. Non hanno voce e subiscono inermi le consegue nefaste dell'azione disumana dell'uomo.

 riferimenti:











13 commenti:

  1. Non sono in grado di verificare al veridicità di questo documento, seppure appare del tutto plausibile l'esistenza di programmi criminali sotto copertura di questo genere, considerato quanto avviene quotidianamente con la manipolazione del clima, usato come arma occulta di una guerra non dichiarata all'umanità:


    http://forumnwo.freeforumzone.leonardo.it/d/10635850/AIDS-Le-prove-che-%C3%A8-stato-creato/discussione.aspx

    Se non è una bufala, il virus HIV sarebbe stato creato artificialmente, nei laboratori militari gringhi, allo scopo di ridurre la popolazione nel continente africano, utilizzando l'agevole veicolo delle vaccinazioni infettate in modo occulto con il virus HIV.

    RispondiElimina
  2. Ripeto e sottolineo: in termini scientifici non è mai stata dimostrata l'esistenza del virus HIV!

    RispondiElimina
  3. Gianni... ce ne fossero al mondo di persone come te!
    Splendido articolo, splendido lavoro...
    Grazie

    RispondiElimina
  4. Gianni... ce ne fossero di persone come te!
    Splendido articolo, splendido blog.
    Grazie

    RispondiElimina
  5. Quello che è successo in realtà è che un ministro della salute (USA) è andato a fare una conferenza stampa con un medico (Gallo) annunciando al mondo intero che la "causa dell'AIDS è un retrovirus". Tutto ciò senza che nessun ente scientifico avesse verificato i dati a supporto di tale ipotesi.

    Gallo si è sempre tirato indietro ogni volta che c'è stato un dibattito sull'infettività dell'AIDS ed alle sue conferenze ha sempre scansato i contraddittori, i dibattiti, le domande scomode (pochi anni fa a Bergamo il dibattito che doveva seguire la conferenza di Gallo è saltato a causa di un mio volantinaggio all'entrata della sala, il che è tutto dire).

    Detto ciò il fine dell'invenzione dell'AIDS come malattia infettiva è quello di avvelenare le persone convincendole che un certo test potesse provare l'esistenza di una "infezione mortale", cosa che invece non è per niente vera.

    Ma la gente spaventata dalla propaganda mediatica è andata in massa a far eil test, e tutti i "positivi" sono stati bombardati con l'AZT (molecola chemioterapica mai messa sul mercato perchè troppo tossica per i malati di cancro, improvvisamente considerata utile per combatter el'AIDS) e altri pericolosissimi farmaci (come gli inibitori di protesi). Tali "cure" distruggono il sistema immunitario e quindi causano la stessa malattia che dovrebbero guarire.

    In realtà l'AIDS è stato causato dall'eroina (la cui forte diffusione a fine degli anni '70 ha causato la distruzione del sistema immunitario dei tossicodipendenti), nonchè dall'uso di antibiotici a scopo preventivo (diffuso tra le comunità omosessuali soprattutto in USA, per prevenire le malattie a trasmissione sessuali a diffusesi a causa della promiscuità eccessiva )

    Del resto con la mammografia succede la stessa cosa. Leggete questo articolo e capirete come dietro le istituzioni sanitarie manovra un moloch assetato del nostro sangue, della nostra sofferenza: http://www.laleva.org/it/2013/05/secondo_uno_studio_shock_le_mammografie_sono_una_crudele_bufala_medica.html

    Sostanzialmente tutta la prevenzione secondaria (prevenzione non per mezzo di corretti stili di vita e di alimentazione) serve a diagnosticare precocemente malattie che potrebbero guarire da sole in modo da bombardare di farmaci chimici altamente tossici la popolazione ignara.

    Ulteriori informazioni sull'AIDS sono reperibili a questo link

    Quanti sanno che il 50% delle terapie diffuse in occidente non è mai stata testata? Vedi quanto ci dice il prestigioso British Medical Journal

    I vaccini, che somministrano praticamente a tutti, non sono mai stati testati. E quando i genitori fanno indagini confrontando bambini vaccinati e non vaccinati (le istituzioni mediche in oltre 120 anni "non hanno avuto il tempo", come mi ha detto un medico dell'ASL) scoprono che i bambini vaccinati si ammalano molto più facilmente.

    RispondiElimina
  6. Aids e una balla colossale lo sapete che le multinazionali farmaceutiche usano queste persone come cavie per sperimentare farmaci?in che mondo mi trovo mi domando spesso ' l'aids e un pretesto per perpetrare le maggiori nefandezze i virus tutti dalla a alla z noi li teniamo sotto controllo attraverso il nostro sistema immunitario rinforzandolo con la giusta alimentazione uno stile di vita sano col giusto apporto di vit minerali e stando lontano dai farmaci in questo modo teniamo lontano perfino le cellule tumorali quindi il problema e distribuire a questa gente la giusta alimentazione e integrazione di molecole naturali e non riempirli di farmaci inutili

    RispondiElimina
  7. Mi permetto di segnalare questa tesi di laurea che ha lasciato allibiti gli esaminatori; il ragazzo dimostra tra le altre cose discusse nell'articolo di Lannes (consiglio di vederla fino in fondo), che oltre ad essere inefficaci le cure, i risultati dei test cambiano da paese a paese: se in Italia risulto sieropositivo, per gli standard Australiani, con gli stessi esami, non lo sono.
    Parte 1: http://youtu.be/7YUoU4EQYAY
    Parte 2: http://youtu.be/HjvqYRZoBzI

    RispondiElimina
  8. E allora come si spiega la misurazione della viremia nel sangue dei sieropositivi che si sottopongono periodicamente a prelievi ematici presso i presidi medici che li tengono sotto controllo? Se l'HIV fosse realmente una "bufala", che senso avrebbe la misurazione della quantità di virus? E allo stesso tempo, come si spiega la diminuzione della stessa a seguito dell'inizio della terapia antiretrovirale?

    RispondiElimina
  9. http://www.disinformazione.it/paginaaids.htm

    http://www.disinformazione.it/aids-hiv.htm

    Una delle tante storie, è che hanno usato sangue di primate (Congo fine anni 60') per una vaccinazione se non ricordo male sulla tubercolosi, da lì, saltò fuori stà rogna! Riutilizzabile poi in seguito (California?)...ma tuttosommato chi se ne frega della dinamica...quando il dato di fatto è sotto gli occhi!

    RispondiElimina
  10. E' ora di svegliarsi tutti!
    Siamo come sotto l'effetto del più potente degli oppiacei, la TV!!!
    La gente oramai ha perso ogni logica... persino Crozza stasera nel fare una critica ad una del pdl, ha detto che se in sardegna si fosse fatta prevenzione ora si sarebbero risparmiati 21 miliardi e centinaia di morti!... OOOH!?? ha messo i miliardi prima dei morti!??? Ed è solo questo il messaggio che passa!
    La TV forma le coscienze! Se lo dice la TV è vero!... A pochi viene il sospetto che la TV sia ormai farcita da puppets!... buffoni di corte, cortigiani e sottomessi al potere occulto!... I liberi pensatori, tutti fuori!...
    Quindi dovremmo chiederci prima di tutto... come mai ci hanno spaccato i maroni sulla prevenzione... ed ora improvvisamente pare che il problema in italia non esista più???... è tutto concentrato in africa?.... proprio quell'africa che i poteri foti vogliono depredare?... e quale metodo è migliore di depredare qualcuno se non fingendo di soccorrerlo?...
    DIO MALEDICI GLI AMERIKKKANI! SERVI E FIGLI DI SATANA! POSSANO OGNUNO DI ESSI MORIRE TRA I TORMENTI PIU' ATROCI DEL CORPO E DELL'ANIMA... SPROFONDANDO NELLE VISCERE DELLA TERRA E FINENDO IN PASTO AI VERMI MA SENZA PERDERE COSCIENZA... E GIUNTI AL LORO SIGNORE SATANA, POSSA QUEST'ULTIMO USARLI COME CARBONE NELLE CALDAIE DELL'INFERNO! CARBONE CHE NON FINISCE MAI DI BRUCIARE!...

    RispondiElimina
  11. qualcuno di voi è HIV+ e dubitate quindi dell'esito dei test a cui siete e continuate ad essere sottoposti (sempre che voi continuate a farli)? In caso affermativo, come vi comportate con i vostri partner sessuali occasionali o fissi? Se l'Hiv è una bufala e tutte le altre mst curabili, dovreste fare sesso non protetto..giusto?

    RispondiElimina
  12. Vorrei dire tante parole, un po’ come quando leggo delle scie chimiche, ma le risparmio. Certo è che rileggendo la storia dell’HIV fila, ha senso. Ci sono morti per patologie opportunistiche, che sfruttano la mancanza del sistema immunitario per infettare le persone; queste persone sono affette dal virus HIV. Se si somministrano farmaci che bloccano la replicazione del virus, l’AIDS non si sviluppa, il sistema immunitario può rimanere efficiente, il sieropositivo non è condannato a morte, almeno non a morte veloce.
    E’ vero che le cause di depressione del sistema immunitario sono molte (farmaci, come quelli antirigetto, o consumo di stupefacenti per esempio), ma questo non esclude che il virus HIV ne sia una causa!
    Se vai in ospedale, fai il test per l’HIV, che è anonimo, gratuito e non richiede l’impegnativa del medico, e risulta positivo, inizi ad essere seguito.
    Si fa la conta delle cellule T, e quando il valore scende sotto un certo limite, si parte con la terapia farmacologica. Il numero di cellule T aumenta, il sistema immunitario può rimanere efficiente. Se non si attiva la terapia farmacologica, il numero di cellule T decresce, il sistema immunitario perde efficienza, e si sviluppa l’AIDS.
    Inizi ad essere seguito anche dal punto vista psicologico; l’HIV ha sempre fatto paura, giustamente, ed un supporto di questo tipo è più che utile. Utile per la persona, e per chi gli sta intorno, naturalmente preoccupato per le conseguenze e anche della propria salute.
    Abbiamo imparato che l’HIV non si trasmette con le strette di mano, la convivenza, l’uso comune di palestre e piscine o gli abbracci. Si trasmette con il contatto di fluidi biologici infetti: sangue, secrezioni sessuali e latte materno.
    Certo la variabilità individuale riscontrata dall’infezione del virus allo sviluppo dell’AIDS può portare alcuni dubbi; ci sono individui che pur avendo contratto il virus non sviluppano l’AIDS, mentre altri ci vanno incontro in alcuni anni, in numero variabile. In più, oggi ci sono farmaci che permettono di tenere la replicazione del virus sotto controllo, o di arrestarla se usati nel modo e nel tempo giusto. Questo causa ancora più dubbi: che le multinazionali del farmaco si siano inventate tutto per guadagnare?
    No, guardate alla storia: negli anni 80 non vi erano farmaci, e chi prendeva l’HIV sviluppava AIDS e moriva. Poi sono arrivati i farmaci (non l’AZT, ma la Lamivudina, il Tenofovir e la Emtricitabina), e ora si può controllare la replicazione. Gli studi che dimostrano l’efficacia del farmaco sul target, in vitro ed in vivo, ci sono, basta cercarli.
    Smettiamola di mettere sempre i soldi davanti al benessere; l’industria farmaceutica è un industria, deve guadagnare per non fallire! Sarebbe come pretendere di avere l’auto gratis perché ti serve…
    Se davvero vogliamo “ribellarci al sistema” e arrestare il guadagno dell’industria farmaceutica abbiamo una strategia: smettiamo di ammalarci.
    Non si può fare per l’influenza, ma si può fare per l’AIDS.
    Come? Facile. Ricordando che non esistono categorie a rischio ma solo comportamenti a rischio. Quindi evitando i comportamenti a rischio, cioè proteggendosi nei rapporti sessuali occasionali, sempre, qualsiasi sia il nostro partner occasionale.
    Ora tocca a noi, alla società civile, alla gente di buona volontà: qui sta il vaccino, nell’evitare il contagio! Se liberiamo dall’AIDS la prossima generazione non ci sarà più guadagno per l’industria farmaceutica: se tutti andassero a piedi le auto non servirebbero.
    Fai la tua parte: proteggi i tuoi rapporti! Ricorda che l’astinenza, il rapporto di fedeltà al partner sano, e l’uso del preservativo nei rapporti occasionali ti permette di non rischiare.
    Non ci credi? Credi che non ci sia il rischio perché non esiste il virus? Guarda alla storia, e forse ti convincerai che proteggere un rapporto a rischio costa poco e può salvare la vita.
    La tua e quella degli altri. Scusate la lungaggine ma volevo dirlo.

    RispondiElimina
Questo sito utilizza i cookie per migliorare servizi ed esperienza dei lettori. Se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.+InfoOK