4.5.19

ITALIA: UN TERZO DEGLI STUDENTI NON SA LEGGERE E SCRIVERE. SCUOLE A RISCHIO CROLLO!


di Gianni Lannes

Analfabeti di andata e ritorno, o meglio ignoranti a vita. Giovani lobotomizzati da un presente ipertecnologico, omologati e uniformati verso il basso. In terza media non raggiungono la sufficienza in italiano più di un ragazzo su tre, in matematica addirittura 4 su 10. È quanto rileva il rapporto Istat “Sustainable development Goals”. Le gravi lacune non vengono colmate alle superiori e all’università. Singolare coincidenza: nel governo tricolore svettano i non laureati Salvini e Di Maio. Perché da noi i politicanti non risultano preparati a dovere?

Nel frattempo vanno in onda le distrazioni di massa da perpetua campagna elettorale. «Abbiamo appena reintrodotto l’educazione civica a scuola e vorrei che tornasse anche il grembiule, per evitare che vi sia il bambino con la felpa da 700 euro e quello che ce l’ha di terza mano perché non può permettersela. Ma sento già chi griderà allo scandalo ed evocherà il duce, ma un paese migliore si costruisce anche con ordine e disciplina». Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini, durante un comizio elettorale della Lega a San Giuliano Terme, in provincia di Pisa, riferisce l’Ansa, mentre a Napoli in pieno centro è stata ferita gravemente durante una sparatoria camorristica, una bambina di appena 4 anni.
 
Non è tutto, ma c’è di peggio: gran parte delle scuole pubbliche italiane (dati ufficiali targati Miur) sono a rischio crollo. Eppure, il governo dei gialloverdi (campioni di strafalcioni, sic!) investe nella guerra facendo lievitare il bilancio militare.

Comunque, senza voler scomodare il professor Tullio De Mauro passato a miglior vita, sulla questione sono intervenuti i presidi. «Reintrodurre il grembiule nelle scuole è possibile, non mi sembra ci siano problemi particolari nel farlo, certo abbiamo altre priorità, non mi sembra, insomma, una questione fondamentale»,  ha dichiarato all’Ansa il presidente dell’Associazione nazionale presidi (ANP), Antonello Giannelli. «L’emergenza più importante – prosegue Giannelli – è un’altra: abbiamo solai e controsoffitti delle scuole che andrebbero monitorati, ogni settimana c’è un crollo; a volte si tratta di fatti lievi, a volte cadono interi pezzi di soffitto: è questa una cosa molto urgente su cui intervenire e poi, se costa mettere a posto le situazioni, non costa quasi nulla fare le verifiche. Un monitoraggio andrebbe fatto subito, questa è l’emergenza numero uno». «Finora su questo fronte non è stato fatto nulla, non mi è arrivata alcuna segnalazione in tal senso dalle scuole. Invece si pensa a prendere le impronte digitali ai presidi, una misura che costerà 100 milioni di euro e che potrebbero essere dedicati ad altro», ha concluso il dirigente scolastico.

Ecco il vero dramma: generazioni senza cultura e memoria, con questo andazzo decerebrato il belpaese non avrà futuro. Non è un caso se l'Italia è una colonia anglo-americana. Tutto sommato una popolazione eterodiretta ed analfabeta si controlla alla perfezione, anzi è totalmente manipolabile ad uso e consumo di chi esercita il dominio sul mondo.


Riferimenti:

Gianni Lannes, TERRA MUTA, LPE, Cosenza 2013.