25.3.15

COME L’UNIONE EUROPEA AVVELENA I BAMBINI DELLE SCUOLE ELEMENTARI!



di Gianni Lannes


Senza scrupoli, perché al peggio nel belpaese di governanti fantoccio e telecomandati dall'estero, non c'è apparentemente fine. A farne le spese, ancora una volta i più piccoli esseri umani, appena scolarizzati. Spacciata dalle autorità europee, nazionali, regionali e locali addirittura per "alimentazione sana ed equilibrata" Invece. Tutto apparentemente a norma di legge, grazie all’omertà del governo tricolore e dei dirigenti scolastici che non denunciano questo attentato alla salute dei bambini.




Frutta e verdura: sbucciata, tagliuzzata e imbustata in sacchetti di plastica. Merce attualmente propinata ai bambini delle scuole elementari in Italia, senza informare i genitori. Un affaruccio da 31 milione 350 mila euro. Ma chi controlla i controllori? Sarebbe opportuno che la magistratura competente si attivasse quanto prima. Chi ci marcia e chi mangia, anzi divora denaro pubblico?



Nelle carte ufficiali del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali si legge che:

«L’appalto ha per oggetto la fornitura e distribuzione di prodotti ortofrutticoli e la realizzazione di misure di accompagnamento agli studenti degli istituti scolastici di primo grado italiani, durante l'anno scolastico 2014/2015, nell'ambito del programma comunitario "Frutta nelle scuole". La gara è bandita in attuazione del Regolamento (CE) 288/2009 e della conseguente Strategia Nazionale del Programma "Frutta nelle scuole", annualità 2014-2015, approvata con Intesa in sede di Conferenza Stato- Regioni e Provincie Autonome di Trento e Bolzano nella seduta del 10 luglio 2014… Premesso che a partire dall’anno scolastico 2009/2010 il Mipaaf ha avviato, in collaborazione con il MIUR, il Ministero della Salute, le Regioni e Province Autonome, una campagna di promozione dei consumi consapevoli di frutta e verdura, ai sensi del Reg. (CE) n. 288/2009, denominata “Programma Frutta e verdura nelle scuole” che ha come destinatari gli alunni delle scuole primarie;  il Programma “Frutta e verdura nelle scuole” è parte integrante della P.A.C.;  il programma “Frutta e verdura nelle scuole” prevede la fornitura e  la distribuzione gratuita ed assistita di prodotti frutticoli ed orticoli, nonché la realizzazione di misure di accompagnamento…».

Controlli indipendenti e a campione dei genitori non sono consentiti e neanche previsti.  Mi è capitata casualmente la busta confezionata da Arca Fruit (mandataria) con materia prima fornita dalla Società agricola Spa La Linea verde di Manerbio in provincia di Brescia. Una zona notoramente inquinata. Pensate un pò: agli scolari del Sud, frutta e verdura arrivano dalla Lombardia, o meglio da una delle province più inquinate d'Italia.

Domanda al ministro al ramo Maurizio Martina: quanti e quali conservanti vengono utilizzati per spacciare questa spazzatura verde a bimbi e ragazzini? Per caso si registrano infiltrazioni mafiose in tali appalti? Perché sulle confezioni regalate quotidianamente agli scolari non è indicata, come prescrive la legge comunitaria e nazionale, la tracciabilità del prodotto? Questa frutta è inquinata e proviene da aree notoriamente contaminate? Qualcosa da nascondere? Chi sono i beneficiati dal agro-business sulla pelle dei più piccoli? Perché l'Istituto superiore di sanità non ha analizzato questa mercanzia? Perché la Corte dei Conti non interviene e così i Nas dei carabinieri?

riferimenti:


2 commenti:

  1. Che schifo è vero , mia figlia frequenta il tempo pieno quarta elementare per sua fortuna e per la fortuna di molti bambini non apre la bocca a comando, mi porta a casa una bustina di carote che i maestri per buona educazione volevano che lei mangiasse,
    la nasconde nello zaino, la trovo, mi spiega, la apro, l'annuso e le ordino di non mangiarla per nessuna ragione, '' le carote vanno mangiate come le mangiano i conigli'' mi risponde mia figlia .

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  2. Questo è genocidio dei piccoli, sterminio legalizzato!

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