Lombardia e Veneto sono le regioni con la maggior contaminazione da pesticidi delle acque, lo rivela l’ultimo rapporto Ispra
Rapporto Ispra sulle acque italiane, trovati 175 pesticidi. Cresce la contaminazione delle acque italiane superficiali e sotterranee. L’ultimo rapporto Ispra relativo all’indagine sulla presenza di pesticidi nelle acque, nel periodo compreso tra 2011 e 2012, ha evidenziato la presenza di 175 sostanze attive su 27.995 campioni analizzati nel biennio; il rapporto 2014 è dunque drammatico, considerato che il precedente rapporto aveva rivelato la presenza di 166 sostanze attive. L’aumento è conseguenza dell’effetto accumulo, dal momento che le molecole di alcuni pesticidi non scompaiono rapidamente e con il tempo tendono a sommarsi. Il quadro più drammatico sia per quanto riguarda le acque superficiali che quelle sotterranee è la in pianura Padana e Veneta, ed in particolare in Lombardia con il 92%, ma anche in Sicilia, dove nell’88% dei campioni analizzati è stata riscontrata la presenza di pesticidi, e a seguire l’Emilia Romagna con l’87,5% ed il 72% di acque sotterranee inquinate.Nel 2012 i punti di campionamento sono stati 3.500 per 14.250 campioni, cercando nel biennio complessivamente 335 sostanze. Ciò che è emerso a livello nazionale è stata la presenza di pesticidi nelle acque superficiali, nel 56,9 % dei 1.355 punti controllati; per quanto riguarda le acque sotterranee invece la presenza di pesticidi è stata accertata nel 31% dei 2145 punti. con livelli di contaminazione più bassi rispetto alle acque superficiali ma che tendono a spingersi fino alle falde profonde. La fonte principale della contaminazione resta l’agricoltura: sono infatti 400 le sostanze usate nel solo 2012, per 134.242 tonnellate di prodotti fitosanitari. Tra i pesticidi sono infatti stati trovati residui di prodotti fitosanitari come insetticidi, funghicidi, erbicidi, immessi nell’ambiente e che sono stati riscontrati sotto forma di molecole di imidacloprid, oxadiazon, bromacile, 2,6-diclorobenzammide, bentazone, metalaxil, desetil-terbutilazina, atrazina e atrazina-desetil e oxadixil. Una delle molecole che più preoccupa è l’imidacloprid, potenzialmente dannoso per il sistema nervoso dei bambini. La particolarità dei dati riportati da Ispra è che negli ultimi 10 anni sono calate del 10% le vendite dei pesticidi, ma l’effetto del calo non è stato riscontrato nella presenza di pesticidi nelle acque, con concentrazioni in netto aumento.
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