di Gianni Lannes
Dopo le trivelle a riva di mare autorizzate con recente decreto apposito dal ministro Calenda, manca solo una centrale nucleare e un deposito di scorie radioattive per annichilire un'antica terra ed il suo mare alimentando il profitto di pochi a danno di tanti, incluse le future generazioni. Tabula rasa: la Xylella introdotta ad un convegno
del Cnr nel 2010, sarà pur servita a qualcosa. Gli interessi speculativi internazionali
hanno deciso di sfregiare per sempre la regione levantina contro la volontà
popolare. Infatti, con decreto direttoriale della direzione
generale per la sicurezza dell'approvvigionamento e per le infrastrutture
energetiche del Ministero dello sviluppo economico, datato 31 gennaio 2017,
recante «Aggiornamento della Rete Nazionale dei Gasdotti», si dispone la
pubblicazione dell'elenco aggiornato al 10 gennaio 2017, dei gasdotti facenti
parte della Rete nazionale dei gasdotti. I metanodotti elencati sono: IGI della
Poseidon s.a. autorizzazione alla costruzione e all'esercizio in data 2 maggio
2011, che verrà collegato ad Otranto (Lecce); il TAP della TAP AG che verrà
collegato a Melendugno (Lecce); EAGLE LNG che interconnetterà, tramite metanodotto
di 110 chilometri di lunghezza ricadenti in mare e 18 chilometri in terraferma,
un rigassificatore in Albania nella campagne di Torchiarolo in provincia di
Brindisi. Tuttavia, il piano di sviluppo della rete
energetica nazionale che approvvigionerà l’Europa devastando al contempo l'Italia, non è stato sottoposto alla necessaria
valutazione ambientale strategica.
Il 19 luglio 2016 il Consiglio dell'Unione europea
ha adottato, su proposta della Commissione, una decisione concernente una
proposta volta a definire l'elenco dei progetti di infrastrutture energetiche
della Comunità dell'energia. La proposta contiene un elenco di progetti
attualmente in corso di esame da parte delle istituzioni della Comunità
dell'energia, che potrebbero potenzialmente diventare progetti di interesse per
la Comunità dell'energia (PECI). Nell'elenco dei progetti d'interesse comune
(Pmi) vi è anche: «EAGLE LNG e gasdotto». L'elenco definitivo della Comunità
dell'energia è stato sottoposto al Consiglio ministeriale per decisione il 14
ottobre 2016.
Il 25 luglio 2016 il dipartimento politiche
europee della Presidenza del Consiglio dei ministri invia alle Camere una
relazione del 21 luglio 2017 del Ministero dello sviluppo economico dove si
evince che il Governo ritiene che il progetto della EAGLE LNG non possa
apportare benefici alla diversificazione degli approvvigionamenti gas in
Italia. Eppure il progetto della EAGLE LNG risulta ancora nell'elenco della
rete nazionale dei gasdotti. Eagle Lng è
ancora presente nella lista dei gasdotti e arriverà in Puglia. Per il Pd non
bastano gli inutili gasdotti Tap e Poseidon: confermando per l’ennesima volta
l’assenza totale di visione, favoriscono ancora le fonti fossili, aumentando la
nostra dipendenza dall’estero. I Governi italiani hanno previsto questo
gasdotto sin dal 1 gennaio 2013, l’Unione Europea nel 2016 ha quindi incluso
questo gasdotto tra quelli di interesse comune e a breve potrebbe inserirli in
quelli definitivi da realizzare, esattamente come è avvenuto per Tap e Poseidon.
Il 3 dicembre 2008 Il Sole 24 ore scrive:
L'Italia sigla in Albania accordi per
2,2 miliardi. L'Albania diventa una fettina d'Italia. Dal punto di vista
dell'energia. Ieri, durante la visita ufficiale di Silvio Berlusconi a Tirana
sono stati firmati accordi nel settore dell'energia per 2,2 miliardi di euro.
La siciliana Moncada costruirà una grande centrale eolica e una linea di alta
tensione sotto il canale d'Otranto per importare in Italia la corrente
ecologica; il gruppo metaniero molisano Falcione farà un rigassificatore e un
metanodotto per portare in Puglia il gas sbarcato in Albania via nave. Progetti
che fanno dell'Albania una grande risorsa energetica per l'Italia, e viceversa.
Ma c'è anche l'Enel con una centrale a carbone sulla costa albanese, anch'essa
da connettere con l'Italia. Tant'è che ieri a Berlusconi il premier albanese,
Sali Berisha, ha detto di voler fare del Paese «una piccola superpotenza
energetica dei Balcani» e di vedere «l'Italia come il primo partner
dell'Albania nella cooperazione dell'energia nucleare». Secondo Berisha,
l'Albania ha pronti progetti per investimenti italiani del valore di 3
miliardi, e il Governo vuole incentivare le imprese italiane a realizzare nuovi
progetti, e soprattutto progetti con finalità energetiche e ambientali. Gli
investimenti in energie rinnovabili (come nel caso delle centrali eoliche di Moncada)
possono riscuotere i "certificati verdi" e i crediti di emissione
previsti dal Protocollo di Kyoto. Molti sono i progetti incentivati nei Balcani
dal ministero italiano dell'Ambiente. I contratti firmati ieri riguardano in
particolare l'energia, ma coinvolgono anche la Colacem (per un nuovo
cementificio del costo di 160 milioni) e Todini Costruzioni Generali (per la
strada Levan-Dames del valore di 33 milioni). Qualche dettaglio. L'imprenditore
agrigentino Salvatore Moncada ha sottoscritto con il ministro dell'Energia Genc
Ruli l'impegno ad avviare entro un anno la costruzione della più grande
centrale eolica mai progettata in Europa, per 500 megawatt, a Sud-Est di
Valona, e di un cavo sottomarino da 500 megawatt per portare in Italia una
parte di quell'energia (il rimanente sarà usato dagli albanesi). L'opera
prevede una spesa di 1,015 miliardi di euro. La costruzione della centrale
comporterà 500 assunzioni in Albania; la gestione ne assorbirà altre 100. Vale
un miliardo il progetto firmato ieri da Edmondo Falcione per costruire il
rigassificatore a Levan, nel sud del Paese. Il progetto di Falcione prevede la
costruzione di un terminale per riportare allo stato gassoso il gas liquefatto
importato via nave. Avrà la capacità di 8 miliardi di metri cubi l'anno,
incrementabili a 12 (il consumo annuo italiano è di circa 83 miliardi). Il
metano sarà in gran parte convogliato in Italia attraverso la posa di un nuovo
gasdotto, e sarà in parte utilizzato anche per il fabbisogno albanese».
Nel
2013 la Falcione Costruzioni di Campobasso ha presentato domanda di concordato
preventivo al Tribunale locale. Nonostante il fallimento il distruttivo
gasdotto va avanti. Perché la regione Puglia non si oppone? Emiliano è in letargo o ancora in campagna elettorale?
riferimenti:
http://www.ilsole24ore.com/art/Newsletter2007/PMI24/Articoli/2008/2008_12_03/25_B.shtml?uuid=34a9cc7e-c1db-11dd-bf69-0737a51bb550&DocRulesView=Libero
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=gasdotti
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=xylella
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2016/07/addio-adriatico-la-spectrum-da-il-colpo.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=gasdotti
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=xylella
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2016/07/addio-adriatico-la-spectrum-da-il-colpo.html
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