8.1.15

STRAGE DI PARIGI: FENOMENOLOGIA DELLA MENZOGNA ISTITUZIONALE

false flag




di Gianni Lannes
 

Chi è STATO? La strage nella sede del settimanale Charlie Hebdo, mi ha fatto tornare in mente l'incipit di un film di Sidney Pollack del 1975: I TRE GIORNI DEL CONDOR. Perché colpire un giornale di satira che critica il potere, un genere di espressione comunicativa ormai in via di estinzione quasi ovunque, soprattutto in Italia? Se sono stati i cosiddetti “terroristi islamici” secondo la maldestra versione delle autorità, perché proprio il 7 gennaio e non il 6 o il 25 dicembre? Sono stati assassini politicamente corretti e hanno rispettato la festa religiosa sacra per antonomasia al Cristianesimo?

La menzogna è l’indiscussa protagonista del discorso pubblico contemporaneo. Il potere delle parole è decisivo per la costruzione e il consolidamento del consenso sociale. Gli eventi attuali vengono organizzati in funzione della loro rappresentazione e proiezione mediatica. La sequenza automatica di questa perversa dinamica del potere è la seguente: evento, orrore, nemico. Per dirla con Derrida «la mediateatralizzazione è parte integrante dell’evento e concorre a determinarlo». Lo spettacolo, ovvero il messaggio finale è rivolto ai cittadini-spettatori-consumatori.

L’obiettivo è instillare la paura nell’opinione pubblica, mettendo repentinamente in campo misure straordinarie per difendere la presunta sicurezza e l’ordine pubblico. La dinamica è classica: distogliere l’attenzione generale da altri temi.
L’altra faccia della messa in scena è proprio quello che viene relegato - da chi controlla i mass media - fuori scena. Ad una verità strombazzata a reti unificate e standardizzata, corrisponde una verità taciuta. Verità rimossa equivale a verità negata. Oggi, anziché censurare una notizia, si può ottenere il medesimo effetto limitandosi a distorcerla.
 
Tema cruciale: informazione, o meglio disinformazione pilotata, vale a dire embedded, ed infine belligerante. C’è per caso in cabina di regia qualcuno che canta fuori dal coro? Non mi pare.
Tutto è iniziato a New York l’11 settembre 2001. Rammentate l’auto-attentato del governo a stelle e strisce, smascherato negli States da ricercatori liberi e indipendenti, anche se poi nell’Italietta delle banane c’è qualche paparazzo di moda italidiota che si è appropriato di farina altrui. L'operazione in macabro stile serviva ad invadere l'Iraq, fare strage degli autoctoni, bambini inclusi, ed infine rapinare il petrolio.

Inoltre, adesso, l’informazione è tramite e amplificatore dell’ideologia dominante. Essa si basa su luoghi comuni, su cliché e su metafore. L’insieme dei pregiudizi rappresenta la cornice concettuale entro cui si collocano le singole informazioni degli eventi. Sono queste griglie sociali sovraordinate a strutturare l’esperienza individuale per la moltitudine, vale a dire il senso comune. Prendete il caso delle stra-evidenti scie chimiche: quando i fatti non si adattano a tali schemi preordinati, sono questi ultimi a prevalere e i fatti vengono ignorati. In sostanza: schemi falsi di lettura della realtà hanno conseguenze molto significative e durature, dell’affermare cose non vere su un singolo avvenimento.

L’idea folle dei padroni del vapore è quella di far passare nella mente di ogni persona, che tutti gli immigrati sono potenziali terroristi. Per la cronaca, l’inventore della guerra di civiltà è il politologo nordamericano Samuel Huntington. A livello nostrano la vulgata razzista e xenofoba è quella che si rinviene negli ultimi scritti di Oriana Fallaci. La paura è la più potente arma di controllo delle masse. Gli illuminati sono i nemici del genere umano, ovvero di chi vuole schiavizzare l’umanità sotto un nuovo ordine mondiale. I musulmani sono nostri fratelli e nostre sorelle.   

10 commenti:

  1. Abito parigi. Piano vigipirate antiterrorismo in atto. Ho preso 3 metro e 2 treni stamani, nessun poliziotto ne controlli. Solo cambiamento nn fanno entrare i genitori nelle scuole a accompagnare i figli... W la france

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  2. Ma è un film, non mi piacciono i film, rivoglio i cartoni animati, rivoglio Lady Oscar, rivoglio la Rivoluzione Francese

    Se si chiudono un leone affamato, un uomo affamato e una cotoletta in una gabbia, non è mai la cotoletta a vincere...

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    1. La révolution française = fausse révolution, Maçonnique !

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  3. scusate, avete visionato il link che vi ho indicato????

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  4. non e' perche' il parlamento farancese ha votato la mozione per riconoscere la Palestina come uno stato?

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  5. Sembra strano che ci fossero varie persone pronte a riprendere da varie angolazioni.

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  6. in questo mondo dove tutti mentono,dove oltre al Dio Allah,il Dio piu' seguito é il denaro visto che con le guerre ed armi si guadagna piu' che con ogni altra cosa,potrebbe esser vero,potrebbe....non lo sapremo mai con certezza ma stavolta....ma come fa un pover'uomo a saperlo..la veritá,quale che sia,la sapranno forse in 100 in tutto il mondo...

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  7. Oltretutto, la citroen utilizzata per la fuga (davanti al charlie hebdo) sembra avere un' antenna (sopra al lunotto posteriore) molto più corta di quella montata sull'auto ritrovata più tardi.

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