4.6.23

CONGO

 


di Gianni Lannes

La tecnologia che noi usiamo costa molto cara. Oggi, e da molti anni, la denominata Repubblica Democratica del Congo (già colonia del reame di Bruxelles) e in particolare la parte nord-orientale del Paese (dove vent'anni fa avevo realizzato un reportage sulle condizioni disumane dei nativi) è teatro di una tragedia dimenticata dal mondo e dalla comunità internazionale. Una crisi - provocato dallo sfruttamento occidentale delle ricche materie prime - che negli ultimi 30 anni ha causato almeno 10 milioni di vittime e che solo negli ultimi anni ha prodotto innumerevoli massacri e 5,8 milioni tra rifugiati e sfollati.

Sono numerose le milizie e le bande criminali che creano instabilità e provocano la morte di civili inermi: si calcola che siano almeno centocinquanta le sigle dei vari gruppi armati. Tra questi il gruppo del Movimento 23 Marzo (M23), esplicitamente sostenuto dal Governo del Ruanda, spicca per la ferocia delle sue azioni che hanno causato la fuga di migliaia di civili e su cui diverse segnalazioni riportano il reclutamento di bambini diffuse violenze sessuali e di genere, oltre ad altre gravissime violazioni di diritti umani.

Come segnala il rapporto del Segretario generale delle Nazioni Unite dello scorso ottobre, in questo contesto tra l'aprile 2020 e il marzo 2022, sono state accertate 7.616 gravi violazioni ai danni di 6.073 bambini, perpetrate da 78 parti belligeranti nel corso del conflitto. Tra le violazioni riscontrate rientrano l'arruolamento, il rapimento, l'assassinio e le violenze sessuali.

I bambini sono spesso costretti in condizioni di schiavitù nelle miniere. Il Congo è infatti tra i Paesi più ricchi di materie prime al mondo, tra cui cassiterite e coltan, minerali necessari per l'elettronica, le nano tecnologie e la transizione ecologica. Minerali tanto preziosi quanto insanguinati;

Sempre in Congo, il 22 febbraio 2021, sono stati uccisi l'ambasciatore italiano Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e l'autista del WFP Mustapha Milambo e su questa vicenda, come spesso accade in Italia, sono ancora lontane verità e giustizia.

Riferimenti:

Gianni Lannes, "Caccia all'oro grigio per i telefonini. E il Congo muore", L'unità, 3 novembre 2003.

https://books.google.it/books?id=YZNmDQAAQBAJ&pg=PT23&lpg=PT23&dq=congo%2Bcoltan%2Blannes%2Bl%27unit%C3%A0&source=bl&ots=IafyJrWDvH&sig=ACfU3U3pf5JIgopJnAN-8gqBAgGpz5vfTA&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiI6vqr-6j_AhUAVPEDHbO-AmQQ6AF6BAgjEAM#v=onepage&q=congo%2Bcoltan%2Blannes%2Bl'unit%C3%A0&f=false

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