13.1.21

VACCINI INEFFICACI E PERICOLOSI!

 



di Gianni Lannes

L'efficacia non supera il 29 per cento. British Medical Journal: «Sull’efficacia al 95 per cento del vaccino Pfizer dateci tutti i dati per risolvere i dubbi». Il 4 gennaio scorso, appunto sul British Medical Journal (non una rivistina tricolore telecomandata) è stata pubblicata l'illuminante opinione di Peter Doshi, editore associato dell’autorevole giornale medico internazionale, dal titolo “Peter Doshi: Pfizer and Moderna’s “95% effective” vaccines—we need more details and the raw data” (Pfizer e Moderna “95% di efficacia” – abbiamo bisogno di dettagli e dati grezzi). I rischi vaccinali sono più che probabili, eppure in Italia, il ministro pro tempore Azzolina, invoca ora i vaccini obbligatori per tutti gli insegnanti e il personale Ata.

Chiedere che tutti i dati sui vaccini vengano pubblicati nella loro completezza è una richiesta legittima e più che giustificata, poiché si tratta di scelte sanitarie che toccano la vita, la libertà e la sicurezza delle persone. Servirebbe fondamentalmente sapere la durata della copertura e l’effetto sulla mortalità, ma è tutto top secret per i comuni mortali e anche per gli addetti ai lavori. Come mai non regna alcuna trasparenza, in barba ai principi scientifici? C'è più di qualche intoppo da nascondere nella fretta della marchiatura vaccinale?

Peter Doshi, non un televirologo, tuttologo o zanzarologo italidiota qualunque, docente di ricerca sui servizi sanitari farmaceutici dell’Università del Maryland, il 26 novembre 2020 aveva sollevato domande sui risultati delle sperimentazioni sui vaccini anticoronavirus, proprio di Pfizer/Biontech e Moderna.

Oggi, spiega Doshi, sono disponibili due pubblicazioni su riviste e circa 400 pagine di dati di riepilogo sotto forma di più rapporti presentati da e alla FDA prima dell’autorizzazione di emergenza dell’agenzia per il vaccino mRNA di ciascuna azienda. E su questi dati l’editore associato di Bmj ragiona, sostenendo che «Mentre alcuni dei dettagli aggiuntivi sono rassicuranti, altri no». 

Argomenta ancora Doshi: «Tutta l’attenzione si è concentrata sui risultati di efficacia ma per quanto riguarda Pfizer questi numeri sono pesantemente condizionati da una categoria di malattia chiamata “sospetto covid-19”, chi in sostanza è risultato sintomatico al covid-19 ma la cui positività non è stata confermata dalla PCR, ossia dal tampone molecolare. Secondo il rapporto della FDA sul vaccino della Pfizer, ci sono stati “3.410 casi totali di covid-19 sospetti ma non confermati nella popolazione complessiva dello studio, 1.594 si sono verificati nel gruppo vaccino contro 1816 nel gruppo placebo».

Osserva sempre Doshi: «Con 20 volte più casi sospetti rispetto a quelli confermati questa categoria di malattia non può essere ignorata semplicemente perché non c’è stato un risultato positivo del test PCR. Anzi, questo rende ancora più urgente capire. Una stima approssimativa dell’efficacia del vaccino contro lo sviluppo di sintomi di covid-19, includendoli tra i positivi, porterebbe a una riduzione del rischio relativo del 19%, molto al di sotto della soglia di efficacia del 50% per l’autorizzazione fissata dalle autorità di regolamentazione».

L’editore ammette che alcuni di questi casi di sintomatologia non confermata possano derivare dagli effetti collaterali del vaccino nella prima settimana, ma osserva: «Anche dopo aver rimosso i casi verificatisi entro 7 giorni dalla vaccinazione (409 sul vaccino Pfizer vs 287 sul placebo), che dovrebbe includere la maggior parte dei sintomi dovuti alla reattogenicità del vaccino (cioè la capacità di indurre effetti collaterali e reazioni indesiderate, ndr) a breve termine, l’efficacia del vaccino rimane bassa: 29%».

In sostanza, se chi ha sviluppato la sintomatologia ma non ha avuto le conferme dal tampone, rientrasse nella categoria dei positivi al Covid, l’efficacia del vaccino Pfizer sarebbe meno di un terzo di quella dichiarata del 95%. E come potrebbe essere considerato infetto un paziente che ha sintomi ma una PCR negativa?

A tale proposito Doshi formula un’ipotesi: «Se molti o la maggior parte di questi casi sospetti riguardassero persone che avevano un risultato del test PCR falso negativo, ciò diminuirebbe drasticamente l’efficacia del vaccino». Dubbi, conferma Doshi, che meriterebbero un contraddittorio basato sui numeri. «C’è una chiara necessità di dati per rispondere a queste domande, ma il rapporto di 92 pagine di Pfizer non menzionava i 3410 casi di “sospetto covid-19”. Né la sua pubblicazione sul New England Journal of Medicine. Nemmeno I rapporti sul vaccino di Moderna. L’unica fonte che sembra averlo riferito è la revisione della FDA del vaccino della Pfizer» puntualizza Doshi.

Il professor Doshi sembra voler dire: non mi fido dell'Agenzia europea del farmaco o della Food and Drug Administration. E questo non è l’unico aspetto che non convince Doshi. «Un altro motivo per cui abbiamo bisogno di più dati è analizzare un dettaglio inspiegabile trovato in una tabella della revisione della FDA del vaccino di Pfizer: 371 individui esclusi dall’analisi di efficacia per “importanti deviazioni del protocollo entro o prima di 7 giorni dopo la dose 2. Ciò che preoccupa è lo squilibrio tra i gruppi randomizzati nel numero di questi individui esclusi: 311 dal gruppo del vaccino contro 60 del placebo. Quali erano queste deviazioni dal protocollo nello studio di Pfizer e perché c’erano cinque volte più partecipanti esclusi nel gruppo del vaccino? Il rapporto della FDA non lo dice» rimarca Doshi.

Il professor Doshi spiega anche che si sa poco sui processi dei comitati di aggiudicazione dell’evento primario, quelli che hanno contato i casi covid-19: «Erano all’oscuro dei dati sugli anticorpi e delle informazioni sui sintomi dei pazienti nella prima settimana dopo la vaccinazione?» E quello che si sa non lo convince: «Sebbene Moderna abbia nominato il suo comitato di aggiudicazione composto da quattro membri, tutti medici affiliati all’università, il protocollo Pfizer afferma che tre dipendenti Pfizer hanno svolto il lavoro. Sì, membri dello staff Pfizer».

Gli individui con una storia nota di infezione da SARS-CoV-2 o una precedente diagnosi di Covid-19 sono stati esclusi dagli studi di Moderna e Pfizer. E questo appare logico, dato la presumibile immunizzazione di cui godevano. Tuttavia, osserva Doshi dalla lettura dei dati disponibili, 1.125 (3,0%) dei partecipanti agli studi di Pfizer e 675 (2,2%) di quelli Moderna sono stati considerati positivi per SARS-CoV-2 al basale ossia al momento iniziale del trial. «La sicurezza e l’efficacia dei vaccini in questi destinatari non ha ricevuto molta attenzione, ma poiché porzioni sempre più grandi della popolazione di molti paesi possono essere “post-Covid”, questi dati sembrano importanti. Secondo il mio conteggio, la Pfizer ha riportato 8 casi di Covid-19 sintomatico confermato in persone già positive per SARS-CoV-2 al basale (1 nel gruppo vaccino, 7 nel gruppo placebo,) e Moderna, 1 caso (gruppo placebo)». E questi numeri fanno riflettere il medico inglese: «Ma con solo da 4 a 31 reinfezioni documentate a livello globale (ossia un massimo di 31 persone che hanno mostrato di reinfettarsi nuovamente in tutto il mondo), come potrebbero esserci 9 casi confermati di covid-19 tra quelli con infezione da SARS-CoV-2 al basale in studi con un follow-up mediano di due ?».

Affrontare le molte domande aperte su questi studi richiede l’accesso ai dati grezzi dello studio. Ma nessuna azienda sembra aver condiviso i dati con terze parti a questo punto, osserva Doshi nelle sue conclusioni. Pfizer afferma che sta rendendo i dati disponibili “su richiesta e soggetti a revisione”. Ciò impedisce di rendere i dati pubblicamente disponibili, ma almeno lascia la porta aperta. Quanto sia aperta non è chiaro, dal momento che il protocollo dello studio dice che «Pfizer inizierà a rendere disponibili i dati solo 24 mesi dopo il completamento dello studio».

Anche sul fronte Moderna i tempi non migliorano: la dichiarazione sulla condivisione dei dati di Moderna afferma che i dati “potrebbero essere disponibili su richiesta una volta completato il processo». Ciò si traduce in un periodo compreso tra la metà e la fine del 2022, poiché il follow-up è previsto per 2 anni.

La messa a disposizione dei dati è fondamentale per dare avvio al compito precipuo di una scienza indipendente: il controllo, democratico e universale, di qualunque asserzione. È questo che dà credibilità a un qualunque studio o ricerca. I negazionisti sono coloro che negano la verità, in questo caso rischi e pericoli vaccinali. La scienza non è dogma né verità assoluta, ma dubbio critico.

Riferimenti:

https://blogs.bmj.com/bmj/2021/01/04/peter-doshi-pfizer-and-modernas-95-effective-vaccines-we-need-more-details-and-the-raw-data/

https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2020/11/18/covid-pfizer-efficacia-del-nostro-vaccino-al-95_765a013d-0ef1-4bfe-8fe0-bc6471cd67af.html

https://www.tecnicadellascuola.it/azzolina-non-rimandare-allestate-recuperiamo-subito-vaccini-prima-ai-docenti-fragili

https://www.orizzontescuola.it/pedica-pd-azzolina-chieda-di-vaccinare-subito-il-personale-scolastico-per-un-rientro-in-classe-piu-veloce/

https://www.tecnicadellascuola.it/azzolina-subito-in-classe-con-recuperi-di-pomeriggio-per-tutti-e-vaccini-ai-docenti-litalia-non-puo-guardare-solo-agli-anziani

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=coronavirus

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https://www.gov.uk/government/publications/regulatory-approval-of-pfizer-biontech-vaccine-for-covid-19/information-for-healthcare-professionals-on-pfizerbiontech-covid-19-vaccine



https://www.aifa.gov.it/web/guest/-/ema-raccomanda-l-autorizzazione-nell-ue-del-primo-vaccino-covid-19

http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=5231

https://www.nytimes.com/2020/12/16/health/covid-pfizer-vaccine-allergic-reaction.html

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2020/12/il-vaccino-assassino.html#more

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https://www.infovac.ch/it/faq/perche-vaccinare

Gianni Lannes, IL GRANDE FRATELLO, Draco edizioni, Modena, 2012.

Gianni Lannes, VACCINI DOMINIO ASSOLUTO, Nexus edizioni, Battaglia Terme, 2017. 

Gianni Lannes, VACCINI CAVIE CIVILI E MILITARI, Nexus edizioni, Battaglia Terme, 2018.

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=ema

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=pfizer

http://www3.weforum.org/docs/WEF_NES_Resetting_FOW_Agenda_2020.pdf

https://www.fda.gov/media/143557/download

http://www.politicheeuropee.gov.it/media/5378/linee-guida-pnrr-2020.pdf

https://www.ansa.it/sicilia/notizie/2021/01/03/covid-positivo-medico-siracusa-vaccinato-6-giorni-fa-_32f65694-bd0f-40e0-9113-c59b20856684.html

https://www.affaritaliani.it/coronavirus/vaccini-covid-mai-obbligochi-lo-fa-finisce-al-tribunale-penale-internazionale-712756.html

https://www.youtube.com/watch?v=1kYwiAjWpzE


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