15.10.24

ALLUVIONI & SICCITA'

 


 

di Gianni Lannes

Fanno il bello e il cattivo tempo a piacimento. Per comprenderlo basta alzare la testa e aprire gli occhi. La pioggia? Ormai è telecomandata: un evento sempre più artificiale, ossia indotto nei volumi, programmato nei tempi e direzionato nei luoghi. Ecco un'arma insospettabile, non a caso vietata (sulla carta) dalla Convenzione Enmod dell'Onu del 1978 (ratificata dalla legge italiana 962 del 1980, a firma del presidente Pertini). La conquista del clima nel 2025: il manuale Us Air Force del 1996 è disarmante. La guerra ambientale in atto da allora è sempre più evidente: il suo fenomeno più visibile sono le cosiddette "scie chimiche" che si stagliano nel cielo giorno e notte - ormai ovunque; meno tracciabile il massiccio inquinamento elettromagnetico che accompagna questa nuova strategia bellica, brevettata (a base del cancerogeno agente orange)  dai tempi del conflitto Uunited States of America in Vietnam. Soltanto i mentitori seriali e gli analfabeti funzionali al sistema di potere dominante non lo sanno o fingono di non saperlo.

 


 

Siccità e alluvioni: due lati della medesima medaglia. Il repentino mutamento climatico è ormai un'evidenza scientifica acquisita che trova nella succube Europa e nella sottomessa Italia una delle sue manifestazioni più evidenti e drammatiche: i boschi muoiono per la  siccità, mentre le piogge torrenziali mandano sott'acqua campi coltivati e centri abitati; al contempo fiumi e torrenti rompono gli argini e allagano case e strade. Mancano soltanto all'appello in simultanea le azioni dirompenti dei vulcani e quelle distruttive dei terremoti che hanno già sconquassato il Belpaese dal 2009 ad oggi, anche in aree asismiche.

 

Italia: 12 ottobre 2024 - foto Gilan

 

Le foto riprese dal satellite Copernicus non mentono come i politicanti tricolore: in Sardegna metà delle foreste, delle sugherete e della macchia mediterranea sta morendo; si tratta di una superficie che si estende su 1.241.409 ettari. In Sicilia va anche peggio: acqua razionata ovunque. Nonostante le promesse del governatore Renato Schifani gli interventi annunciati in pompa magna non sono stati realizzati. Invasi a secco: delle 46 dighe presenti su questa trande isola, 26 sono gestite dall'Assessorato regionale all'Energia, 4 dai Consorzi di bonifica, 8 da Enel, 2 da Siciliacque, una risulta senza concessionario e il resto è gestito (per modo di dire, sic!) da soggetti privati. Delle 26 gestite dalla Regione, ne risultano in esercizio 23 in quanto Pietrarossa e Blufi sono ancora in costruzione e Pasquasia è stata collocata fuori esercizio. 

La rete idrica è un colabrodo: si perde quasi il 60 per cento dell'acqua per strada. In alcuni quartieri di Agrigento l'acqua arriva ogni 32 giorni. A Caltanissetta in alcuni rioni l'oro blu latita da 121 giorni. E tutte le autorità? Fanno finta di niente.

Riferimenti:

https://www.edizionimondonuovo.com/catalogo/scie-di-guerra/



http://legislature.camera.it/_dati/leg08/lavori/stenografici/sed0033/sed0033.pdf#page=24&zoom=100,0,0&toolbar=1

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