14.10.24

AFRICA: RAPINA ATTUALE OCCIDENTALE

 

L'Unità, 3 novembre 2003

di Gianni Lannes

Sul pianeta Terra telefonini e smartphone (tutta l'alta tecnologia) funzionano grazie allo sfruttamento schiavistico dei congolesi (bambini compresi) e al saccheggio appunto del Congo, in particolare nella regione del Kivu. In loco la guerra per la rapina delle sue ingenti risorse minerarie a partire dal coltan e dal cobalto - incluso l'oro e i diamanti - ha causato più di 10 milioni di morti in mezzo secolo e passa, ed inoltre 8 milioni di profughi. Il territorio più ricco al mondo per i suoi rari minerali è attualmente classificato dall'ONU tra i paesi più poveri del globo terrestre. Perché? Dopo lo spietato sfruttamento coloniale del Belgio, l'Occidente continua a rapinare queste risorse africane alla luce del sole o quasi. Infatti il 19 febbraio 2024 l'Unione europea ha stipulato un predatorio "accordo per le materie prime critiche" con il governo fantoccio e corrotto del Rwanda. Il testo è segreto: la Commissione europea ne ha dato breve notizia il 19 febbraio scorso, in riferimento alla "Strategia Global Gateway" (Relazione A9-0260720237 del 7 settembre 2023, su proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio. La voce di copertura per l'ennessimo sporco affare è la seguente: un quadro atto a garantire un approvvigionamento sicuro e stabile di materie prime critiche. La relazione è stata votata dal Parlamento Ue il 12 dicembre 2023. Infatti l'11 aprile 2024 il Consiglio Ue ha adottato tale regolamento di stampo neocoloniale.

Il presidente del Congo, Felix Tshisekedi lo ha così definito: "Il Rwanda oggi si costruisce grazie alle risorse rubate alla Repubblica Democratica del Congo (Rdc) ... e i minerali dell'accordo con l'Europa sono prodotti rubati alla Rdc". Bruxelles tace e viola impunemente le sue medesime regole datate 2021: il Regolamernto Ue sulla diligenza per le catene di approvvigionamento di minerali puliti.

E l'eterodiretto governino Meloni non è da meno sotto la falsariga del "piano Mattei": il 9 luglio 2024 ha siglato un accordo proprio con il Rwanda da 50 milioni di euro, attraverso il "Fondo italiano per il clima", gestito da Cassa Depositi e Prestiti.

La Repubblica Democratica del Congo è uno dei Paesi più ricchi di risorse naturali e al contempo più poveri al mondo: questo Paese produce da solo più del 70 per cento del cobalto venduto in tutto il mondo e, al tempo stesso, il livello di povertà estrema colpisce il 72 per cento della popolazione e si stima la presenza di 5,2 milioni di sfollati interni.

Qui il lavoro minorile è una piaga ben nota: l'impiego dei bambini nel settore minerario rappresenta ancora una realtà diffusa, senza rispetto alcuno per i diritti umani e si stima che ben 3,5 milioni di bambini non frequentano la scuola primaria mentre nel sud del Paese, dove si concentra la maggior parte dell'estrazione mineraria, si registra il tasso di mortalità infantile più alto al mondo (1 bambino su 5 muore prima del compimento dei 5 anni) e si stima che almeno 40 mila bambini lavorino nel settore minerario.

Come denunciato da svariate Ong, come «Still I Rise» che opera stabilmente nella Repubblica Democratica del Congo, le grandi multinazionali dell'Hi-Tech continuano a chiudere un occhio sulla propria filiera.

L'Ong «Still I Rise» ha elaborato 6 raccomandazioni per porre fine a questo sfruttamento a danno di milioni di bambini:

a) tolleranza zero sul lavoro minorile: le relazioni commerciali che includono nella loro catena del valore attività estrattive provenienti da aree ad alto rischio non dovrebbero essere avviate se non sono già state adottate misure preventive ed effettive di due diligence;

b) di due diligence in base al rischio di violazione dei diritti umani nelle catene del valore che dipenda dal contesto;

c) garanzia di piena tracciabilità della due diligence nella catena del valore per i prodotti a batteria che imponga la completa trasparenza e assicuri lo sviluppo di un sistema di controllo e sorveglianza condotto da organizzazioni indipendenti, oltre a relazioni annuali dei vari attori economici accessibili al pubblico;

d) proteggere e sostenere lo Stato di diritto e il buon governo nei partenariati strategici con i Paesi terzi;

e) coinvolgere i minatori artigianali come Soggetti chiave nel processo di due diligence, in quanto contribuiscono significativamente (circa il 20-30 per cento) alla produzione di cobalto e ciò consentirebbe di identificare prontamente le violazioni dei diritti umani e di intraprendere azioni preventive e correttive adeguate;

f) assicurare procedure di reclamo, tempi di risposta e rilevanza dei reclami nel processo di due diligence, includendo la responsabilità civile delle società, ai sensi del diritto nazionale.

Il cobalto è un minerale prezioso in quanto essenziale per la creazione di batterie agli ioni di litio, fondamentale per la transizione energetica ed è previsto che la sua domanda crescerà di 5 volte entro il 2030, per arrivare a 15 volte entro il 2050: è dunque fondamentale impegnarsi a rispettare e a garantire i diritti umani per conseguire tali obiettivi: la riforma integrale del quadro di due diligence e transizione ecologica offre all'UE l'opportunità di tradurre nella pratica gli standard concordati a livello internazionali.

Nel dicembre 2023, il Parlamento europeo e il Consiglio dell'Unione europea hanno concordato sulla direttiva europea relativa alla due diligence. Questo accordo dovrà essere recepito nella legislazione nazionale.

Quali iniziative il Primo Ministro Giorgia Meloni intende intraprendere al fine di apportare il contributo del nostro Paese alla lotta contro lo sfruttamento del lavoro minorile nelle miniere di cobalto della Repubblica Democratica del Congo e del resto del mondo? Perché la Meloni, dopo oltre un  anno, non risponde ancora ai numerosi atti parlamentari di sindacato ispettivo relativi all'assassinio - il 22 febbraio 2021 - in Congo dell'ambasciatore italiano Luca Attanasio, il carabiniere di scorta all'ambasciatore Vittorio Iacovacci e il loro autista Mustapha Milambo?


Riferimenti:

https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/A-9-2023-0260_IT.html

https://www.mase.gov.it/comunicati/rwanda-e-italia-firmano-un-accordo-da-50-milioni-di-euro-sostenere-progetti-di 

https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/01802&ramo=C&leg=19

https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/00690&ramo=S&leg=19 

https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/03417&ramo=C&leg=19 

https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/00721&ramo=S&leg=19

https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/00402&ramo=C&leg=19 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=Congo 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=Attanasio 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=meloni

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