Mosca: Olimpiadi 1980. L'oro di Mennea sui 200 metri! |
di Gianni Lannes
Umano, irriducibile, semplice e testardo piu' di ogni altra persona a me conosciuta. Ai giorni nostri avrebbe compiuto 70 primavere. Un campione vero, come ne nasce uno ogni 100 anni, umile e con una forza di volonta' straordinaria.
Olimpiadi 1980 a Mosca in piena guerra fredda, boicottati dagli Stati Uniti d'America. Il 28 luglio ai blocchi di partenza per la finale nei 200 metri c'e' Pietro Paolo Mennea, nato a Barletta (sprofondo Sud) il 28 giugno 1952.
Pietro si fa il segno della croce e parte in sordina, infine schizza via. «Mennea cerca di recuperare... recupera... recupera... recupera... recupera... recupera... ha vinto!»: quella gara indimenticabile filmata dalla Rai con la telecronaca di Paolo Rosi, voce inconfondibile dell'atletica e del rugby, ancora oggi emoziona e fa piangere quella rimonta, prodigiosa e leggendaria.
Non funziona niente in quella curva: Wells davanti, Mennea ottavo. Sesto, quinto, in preda a un vortice di forza, di rabbia che, improvviso, lo investe e lo spinge alla vittoria. Piomba sullo scozzese in quegli scacchi che segnano l’approssimarsi della linea, passa, per due centesimi, 20.19 a 20.21, alza l’indice al cielo.
Mennea inizia l'atletica per caso, correndo e battendo a Barletta sui 50 metri le auto di grossa cilindrata. Nel 1972 e' gia' medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Monaco. Nel 1974, titolo europeo a Praga sui 100 e 200 metri. Nel 1979 a Citta' del Messico vince le Universiadi sulla distanza dei 100 e 200 metri, stabilendo il record del mondo sui 200 metri, con un tempo leggendario di 19 secondi e 72 centesimi. Appunto nel 1980 e' medaglia d'oro a Mosca. Tra i 100 migliori risultati di tutti i tempi sui 200 metri, ce ne sono 2 di Borzov, 5 di Tommy Smith (primo uomo al mondo ad aver corso i 200 metri piani in meno di 20 secondi), 6 di Williams, 10 di Quarrie e ben 30 di Mennea.
“Non voglio essere un numero nello sport”: parola di Pietro Paolo Mennea. Questo inimitabile velocista e' stato il primatista mondiale della specialità dal 1979 al 1996 con il tempo di 19"72, che costituisce tuttora il record europeo.
Pietro che si allenava come nessuno mai, e' un esempio straordinario di uomo e atleta: il suo ricordo è rimasto indelebile nel cuore di tanti. Fuoriclasse in pista e campione nella vita. A Oriente e a Occidente la Freccia del Sud non ha mancato un bersaglio.
“Il ragazzo del Sud senza pista” come lui stesso si era definito, ci ha lasciato prematuramente in un giorno di primavera, il 21 marzo dell'anno 2013. Un fratello maggiore: un vero amico. Mennea: un indimenticabile mito terreno, assurto a leggenda.
Riferimenti:
Pietro Paolo Mennea, 19"72. Record di un altro tempo, Delta 3, Grottaminarda, 2008.
https://www.youtube.com/watch?v=Fr5U7t-HR9A
https://www.youtube.com/watch?v=D_ySzu91eaA
https://www.youtube.com/watch?v=Fr5U7t-HR9A
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=mennea
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