5.10.19

CANCRO AL CERVELLO: IL PRIMATO NASCOSTO DELLA PUGLIA



di Gianni Lannes

Tumori alla testa: da qualche tempo si concentrano e manifestano copiosamente in un territorio inquinato dall'ecomafia (ormai istituzional-industriale), ma non solo. E' un record reale ma ufficialmente non dichiarato, soprattutto in provincia di Foggia, o più precisamente nell'area meridionale della Capitanata, che comprende numerosi comuni, in particolare Cerignola, Orta Nova, Carapelle, Stornara, Stornarella, Ordona. Ne ho chiesto conto 6 mesi fa - in forma scritta e verbale - ai responsabili del registro tumori della regione Puglia - ma a tutt'oggi non ho avuto risposta. Perché? Ho dovuto scartabellare meticolosamente i dati Istat per scoprire questa tragica realtà, negata all'evidenza dell'opinione pubblica. Cos'hanno da nascondere le autorità?

Il glioblastoma di IV grado, una neoplasia rara, ha una prognosi infausta. Significa che non si conoscono persone guarite da un flagello simile. C'è chi sopravvive pochi anni e chi se ne va prestissimo. Insomma, è un male subdolo che non dà scampo. I sintomi si manifestano all'improvviso, senza prodromi, aggravandosi molto rapidamente. Una causa accertata a livello scientifico è costituita dalle radiazioni ionizzanti. Fateci caso: gli specialisti in camice bianco, pur lautamente remunerati, quando concretamente interpellati non parlano mai delle cause di determinati mali, sorvolando subdolamente.

Personalmente chiamo "cura" ciò che tende a risanare per davvero una qualsiasi causa di patologia.
La chirurgia non "guarisce" il glioblastoma nè elimina la causa (come non è in grado di "guarire" nessun altro tipo di tumore maligno, altrimenti non esisterebbe il "follow up" ), la chemioterapia non guarisce il glioblastoma nè le sue cause, anzi è a sua volta cancerogena e teratogena.
Questo è lo stato dell'arte della non-cura causale del cancro. Si fa un gran parlare del cancro - raccogliendo ogni anno un sacco di denaro - come di una patologia della cellula che intraprende una fisiologia impazzita, epppure si continuano a proporre terapie demolitive o che portano addirittura all'estremo grado di disorganizzazione e disordine cellulare il tumore, provocandone una morte per intossicazione (intossicazione che andrà poi smaltita dall'organismo).

Forse non si riesce ad avere ragione del cancro perchè è totalmente errato l'approccio alla malattia? Chi ci guadagna? Intanto c'è tutto un sistema di medici e strutture sanitarie (pubbliche e private) che incassano fior di euroni, spesso a scapito degli ignari pazienti o dei loro familiari.

Una via crucis. La chirurgia aiuta l'immunità? Assolutamente no. La chemioterapia aiuta il sistema immunitario? certamente no, anzi lo deprime sino ai minimi termini. La radioterapia aiuta il sistema immunitario? certo che no , anzi a volte è peggio della chemioterapia per tossicità sviluppata e da rimuovere successivamente avendo alterato tutto il microcircolo attorno al tumore (nel caso del glioblastoma gli edemi sono all'ordine del giorno nel post-sedute radio).

L'oncologia (non solo nel caso del glioblastoma ) procede imperterrita praticando terapie che sono peggio della stessa malattia e ne complicano oltremisura la naturale evoluzione compromettendo permanentemente la vita residua del paziente. Tutto questo accade per un errore prospettico mai verificato con certezza e cioè che distruggere un tumore col bisturi, con la chemio o con le radiazioni corrisponde sempre ad allungare la sopravvivenza del paziente.

I vivi sono un problema perché rovinano il programma di sterminio. Molto semplicemente li fanno passare per visionari, oppure come portatori di una diagnosi iniziale errata. Ci sono tanti modi per negare la semplice evidenza.


Riferimenti:

https://www.osservatoriomalattierare.it/glioblastoma/14375-glioblastoma-accertata-l-esposizione-a-radiazioni-ionizzanti-come-fattore-di-rischio
http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2019/10/cancro-in-puglia.html