16.10.13

LA VERITA' SULLA STRAGE DEL 27 GIUGNO 1980

Phantom di Israele



di Gianni Lannes


Altro che Mig 23 in Calabria, altro che Libia, altro che Gheddafi. Dentro questo crimine ci sono gli "alleati", ma soprattutto i nostri Governi di cartone, ossia eterodiretti e obbedienti. 

Dunque, ecco i modelli di velivoli da guerra - Phantom e Kfir (riforniti in volo da aviocisterne) - responsabili dell'abbattimento del DC 9 Itavia, la sera del 27 giugno 1980. Tra l'altro, esistono tracciati radar agli atti giudiziari, mai valutati dagli inconcludenti magistrati e dai periti telecomandati o distratti, che denotano queste presenze che attaccano il volo di linea (per esempio tracce AJ 450 e AJ 453 scambiate erroneamente per palloni sonda, quella sera inesistenti, che certo non potevano volare contro vento a quote impossibili, a velocità incongruenti e altitudini istantaneamente variabili; in realtà operavano guerra elettronica per confondere la difesa aerea italiana). 

La fuga sulla Calabria (tragitto di ritorno più breve tagliando per l'aerovia militare DW 12) in direzione della terra promessa è stata rilevata almeno da un tracciato radar: due velivoli registrati la sera del 27 giugno 1980 dai centri AM di Siracusa e Otranto, anelli del sistema Nadge della Nato. 

Il centro radar dell'AM a Jacotente nel Gargano che controllava soprattutto i Paesi dell'Est, in primis la Jugoslavia, ma che spaziava anche nel Tirreno, quella sera registrò proprio tutta la dinamica dello scenario di guerra, compresa la presenza di alcuni velivoli nel Mar Jonio diretti precipitosamente verso Israele. Questa documentazione radaristica il giorno seguente (28 giugno 1980) fu sequestrata dalle autorità degli Stati Uniti d'America. Nel Gargano - collocati nella Foresta Umbra - a quel tempo c'erano addirittura tre postazioni radar. Il giudice Priore ne visitò soltanto una.

Un altro documentato riferimento. I magistrati applicati  in maniera inconsistente al caso, per decenni, non hanno mai spiegato le tracce Kilo AJ000, KA011, LL000. Tantomeno i numerosi esperti di radaristica chiamati in causa, quando era tutto chiaro fin dal primo istante della tragedia.

 Il capo della missione stragistica ordinata dal premier Menachem Begin, era un certo Ran Goren, capo pilota della Heyl Ha'Avir

In quell'occasione furono assassinate 81 persone, compresi due neonati, a bordo di quel volo civile. La Nato e lo Stato italiano (da allora tutti i governi e gli annessi servizi segreti, in particolare Sismi e Sios Aeronautica - nessuno escluso) hanno insabbiato il caso. In seguito sono stati ammazzati 21 testimoni, in gran parte militari dell'Aeronautica italiana, senza contare tutte le vittime del disastro di Ramstein, diretto ad uccidere i due piloti Naldini e Nutarelli che 33 anni fa lanciarono invano l'allarme generale nel cielo d'Italia. I due ufficiali dell'Arma azzurra la settimana successiva (settembre 1988) sarebbero stati interrogati dal giudice istruttore Vittorio Bucarelli.

I caccia Phantom sono stati elargiti dagli Usa ad Israele. I seguenti documenti lo attestano inequivocabilmente. 





Singolare coincidenza. I rottami di un Phantom furono casualmente ripescati a gennaio dell'anno 2000 nel Tirreno, da un peschereccio di Gaeta, e restituiti dalle autorità italidiote in un baleno agli USA senza alcun accertamento giudiziario. Mentre in precedenza fu recuperato tra i rottami dell'I-Tigi, il serbatoio di uno di questi velivoli. 

L'inconfessabile segreto è condiviso da Israele, Italia, Francia e Stati Uniti d'America. 

Per la cronaca, come sanno i nostri politicanti parassiti: esistono clausole aggiuntive segrete che regolamentano il Patto Atlantico sottoscritto nel 1949, e mai portate a conoscenza del Parlamento italiano, né tantomeno ratificate. Dunque illegali e anticostituzionali.

Ergo: non è stato un incidente come ripete Rosario Priore (magistrato applicato al caso per 9 anni e 1 mese). Non almeno nel significato di assoluta casualità che in genere si dà a tale espressione.

Kfir di Israele

8 commenti:

  1. Non ho capito bene come sarebbero arrivati i Kfir da israele.....I Kfir hanno una portata di 700km mentre i phantom circa del doppio ma in ogni caso troppo poco per venire e tornare. Considerando da tel aviv a roma sono 2300 KM. significa che avrebbero dovuto fare 4000KM circa.

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  2. Rifornimenti in volo! Tutti i dettagli e le prove nel libro di prossima pubblicazione: STRAGE DI USTICA: LA VERITA' NEGATA.

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  3. Gentile dott. Lannes, vorrei chiederle, riguardo il rinvenimento del serbatoio supplementare del caccia nei pressi del relitto del DC9, se sono mai stati resi pubblici gli esami comparativi risultanti dalla perizia disposta dal giudice Priore (se non sbaglio risalente al 1992) sulla permanenza in mare di questo reperto e se è, di conseguenza, verificata la concomitanza temporale tra l'affondamento del DC9 e lo sgancio del serbatoio rinvenuto. E' un tassello -non l'unico- che in questa intricata e decennale vicenda ancora mi manca.
    Grazie per l'opera di conoscenza che porta coraggiosamente avanti.

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  4. Quel serbatoio che apparteneva ad un Phantom è finito in mare la sera del 27 giugno 1980 ed è stato ripescato tra i relitti del DC 9 Itavia, in fondo al Mar Tirreno.

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  5. Anonimo12/12/2013

    caro Gianni Lannes, aspetto con interesse il tuo libro. Non é ce ci anticipi qualcosa sul mi23 precipitato sulla sila? siamo sicuri che si trattasse di un mig 23?

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  6. rispondo a mariano:non poteva essere che un mig 23,poiche'un mig 21 non poteva avere l'autonomia per per un tale tragitto,essendo un caccia da intercettazione e non di scorta,ne' tantomeno un mig 25 che non credo fosse in forza all'aereonautica libica nel 1980.
    Detto cio',le mie congratulazioni per il libro sulla strage di Ustica,uno dei piu' grandi misteri della storia recente italiana.Personalmente non ho mai avuto dubbi sul fatto che fosse stato un missile ad abbattere il dc9,anche se non sono del tutto convinto che siano stati gli israeliani ad effettuare l'abbattimento.In definitiva,il phantom era in forza a quei tempi anche all'aviazione navale USA e non solo ad Israele.
    Hai altri elementi che rafforzino la tua conclusione?

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  7. Gli USA chiedono ai nostri militari in volo di controllare l'Itavia per presunto intruso. I due piloti delle Frecce confermano l'ipotesi e danno l'alarme generale. Subito si alzano in volto aeri da tutte le parti d'Europa, Belgi, Tedeschi, Israeliani, Usa, Francesi, ecc... tutti ad abbattere il mig libico. Ad un certo punto gli USA dicono che si tratta di questioni "Americani"... tutti a casa, è roba USA.
    A questo punto tutti rientrano alla base, tranne un aero francese decollato dalla Corsia che continua a seguire l'Itavia. Da Decimomannu partono due aeri militari per intercittare sul Tirenno al punto Condor il Mig Libico. Poco dopo Ponza le sorti del Mig e Itavia si separano (per il mig sarebbe stato meglio un Air Malta che lo avrebbero prottetto fino a sud della Sicilia). L'Itavia è costretto a scendere di quota per atterrare a Palermo il Mig deve lasciare il suo prottettore. A questo punto inizia una battaglia aerea. Uno dei due aeri americani viene colpito dal collega e precipita in mare. A questo punto il mig decide tornare sotto la pancia del prottettore, mam l'aero francese aveva già lanciato il missile che però sembra non sia andato a colpire l'Itavia, ma sia finito in mare. A questo punto l'aero Francese e l'aero Usa si trovano perpendicolari all'Itavia e per tentare di buttarsi sul mig libico sbagliano la manovra e uno dei due va in collisione con l'Itavia che però è ancora governabile (se pur aperto in due) e Gatti tenta l'amaraggio mentre diversi viaggiatori volano dall'aero. Vista la situazione l'aero francese e Usa terminano l'inseguimento del Mig e tentanto di salvare la pelle sapendo che potrebbero avere problemi. Il Mig si dirige verso la Sila dove verrà affiancato da due aeri partiti da Sigonella che lo abbatteranno sulla Sila.
    Nella stessa notte alcuni testsimoni della Saratoga dicono di aver abbattutto due mig libici che avevano tentato di schiantarsi sulla nave. Uno sarà abbattutto al largo di Stromboli l'altro poco distante.
    Nella stessa notte una nave USA decide di portare in salvo il pilota dell'aero USA precipitato qualche minuto prima dell'Itavia e di far sparire più prove possibili (ma si dimenticano di un salvagente US ARMY) che sarà recuparto assieme a salme, valige e altri oggetti e rottami. Così sono andate le cose. Non solo.. ho sentito pure che diversi testimoni a Ustica, Stromboli e in Sila quella notte avevano assistito a diverse esercitazioni e c'erarno moltissimi aeri militari . Oltre alla caccia a Ghedafi era pure in corso un'esercitazione militare. Ancora, molti cittadini calabresi avevano visto un inseguimento con spari da guerra tra aeri militari (quelli partiti da Sigonella). Molti testimoni calabresi hanno avuto l'ordine di non raccontare dell'inseguimento tra Mig Libico e Aeri USA di Sigonella.

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  8. E quali sarebbero i riscontri?

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