foto Gianni Lannes (tuttti i diritti riservati) |
di Alfonso Gatto*
Ogni uomo è stato un bambino
- pensate - un bel bambino.
Ora ha i baffi, la barba,
Il naso rosso, si sgarba
Per nulla… Ed era grazioso
Ridente arioso
Come una nube nel cielo turchino.
Ogni uomo è stato un monello
- pensate - un libero uccello
Tra alberi case colori.
Ora è solo un signore
Fra tanti signori,
E non vola,
Non bigia la scuola.
Sa tutto e si consola
Con una vecchia parola: “Io sono”.
Chi è?
Ditelo voi, bambini ignari
Che camminate con un sol piede sui binari,
Che scrivete. “abbasso tutti
gli uomini brutti”
Col gesso e col carbone
Sul muro del cantone.
Ditelo voi, bambini, egli è…
Un gallo chioccio che fa coccodè!
*da: Il vaporetto, Mondadori
Post
scriptum
di Gianni Lannes
Come
sono seri gli adulti, sanno sempre cosa vogliono, si innervosiscono per nulla!
Non hanno la gioia dei bambini, che invece ridono, sorridono, corrono e ogni tanto
ne combinano qualcuna. Eppure nessuno nasce già adulto, devono essere stati
piccoli anche loro, i negatori di futuro, che oggi dominano il mondo e annientano l'umanità…
Un genio, Gatto
RispondiEliminadi tanta umanità è fatto
che per esser come lui
farei un contratto.