la vita nel bosco - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
di Gianni Lannes
Le mentalità dominanti di questo mondo sono convinte che la
nostra specie sia superiore alle altre viventi, e che abbia il diritto di “governare”
il pianeta Terra. A parte le guerre infinite, abbiamo rifiutato la biosfera dentro la quale
siamo nati, e abbiamo eretto un mondo solo per disumani vasto e sigillato
ermeticamente dentro la mente.
E’ una serra dentro la quale i nostri ego possono crescere
a dismisura, gonfiati dalla presunzione di essere padroni dell’universo.
Qui dentro contano solo gli “uomini” e alcuni - in realtà -
solo pochi, più di altri.
Ogni cosa deve essere asservita alla spinta che soddisfi
quelli che noi percepiamo essere i desideri più importanti.
Le montagne, le distese erbose che ondeggiano nel vento, i
fiumi blu, le sorgenti profonde e misteriose, mari ed oceani, laghi e ruscelli, alberi e piante, boschi e foreste, le moltitudini di esseri viventi, ebbene, tutto si riduce ad essere contabilizzato
sotto la voce “risorse naturali”.
Rovesciando il processo di questa strana alchimia, la danza
della vita è stata trasformata in tanti ettari di proprietà terriera, chilometri
di strade, chilowatt di energia elettrica, tonnellate di pesca. Più di tutto:
confini e barriere dove arrestare gli umani di ultima categoria, ovviamente, dopo
aver depredato le risorse naturali dei loro Paesi.
Stiamo gettando madre natura nella discarica dell’avidità
umana, sacrificando tutto nel nome di insaziabili dèi del finto progresso e
dell’illusorio sviluppo.
E’ fin troppo evidente che le società "umane” e industriali
prive di umanità (di cuore intelligenza) del terzo millennio, non sopravviveranno molto più a lungo di così nella loro
forma presente.
Un’altra conseguenza del riconoscere, per modo di dire,
solo agli umani la condizione di esseri viventi, è la negazione di qualsiasi dimensione
sacra o spirituale, di qualsiasi altra forma di vita della terra stessa, che
appunto, agli occhi del diritto codificato dagli Stati, non esiste.
Altro che teorie economiche: il nodo cruciale è sotto gli
occhi di tutti. Vale a dire: mutare il paradigma economico del consumo a tutti
i costi quel che costi. O sarà il termine corsa. La legge dell'universo è l'armonia. Gli animali - nel senso di bestie - siamo noi.
Armonia..parola magica, che fluisce insieme alla vita..perché la genialità e la tragedia umana sta nello smontare e ricostruire brandelli di conosciuto scavalcando l'incompreso..il "trascurabile"...il Pacifico è diventato un brodo radioattivo, non che sulla costa Finlandese siano messi meglio..che fino all'altro ieri finivano siringhe usate per la chemio nei pressi di un sommergibile atomico Russo che fa l'eterna nanna da quelle parti...è altrettanto vero che l'uomo ha la potenzialità di sparare un "confetto" contro un meteorite evitando magari un estinzione..la zebra certo che no!
RispondiEliminaÈ forse questa arroganza che ha permesso l'élite di degradar apposta la terra, ed esasperando ancor più con giustificazione..ci sarà permesso di figliar oppure no sulla base di questa nefasta esperienza..diventerà un allevamento di uomini "meritevoli" ...useranno frazioni di ovuli e sperma, e finalmente avremo un po' più di educazione...non come oggi! Lasciato "tutto" al caso!
Grazie per la dolcezza delle parole che difendono Gaia!
è brutto per noi che abbiamo conosciuto i nostri anziani, le loro speranze...
invecchiare senza averne più, di genuine..veder morir i boschi dai veleni e saper che in una provetta c'è un sostituto che di veleni si nutrirà...egoisticamente parlando speriamo di non rinascere!
PS...non conosco gli estremi del nascente documentario..ma sarebbe interessante valutare un interesse da parte del festival del cinema di Locarno..e ci sono eventualmente fondi a disposizione proprio per le esigenze di mettersi qualitativamente nella condizione di farlo...qualcuno conosco..non benissimo, ma comunque potrei adoperarmi con info e contatti..la mia mail qui è registrata, nel caso....