di Gianni Lannes
Alla voce omissioni. Sembra che Giorgia Meloni non riesca a pronunciare la parola fascismo, pur essendosi abbeverata ideologicamente al partito neofascista Msi di Almirante (finanziato per decenni dalla Central Intelligence Agency in funzione anticomunista). Nel commentare la buona inchiesta giornalistica di Fanpage (ha fatto il proprio mestiere con mezzi assolutamente legittimi) ha condannato il razzismo e l'antisemitismo, ma la parola fascismo non l'ha proprio pronunciata. E la riproposizione della storiella che appunto il fascismo ha sbagliato solo con le leggi razziali, dimenticando però tutto il resto del criminoso fardello. Insomma la reazione dell'inquilina di Palazzo Chigi è stata più scandalosa del vero scandalo mostrato da Fanpage. In realtà l'occasione è stata propizia per attaccare nuovamente la libera stampa, alludendo a ipotetici futuri bavagli. Un fatto davvero inquietante. Il suo ostinato silenzio sul fascismo è mera ipocrisia? Alla prova dei fatti acclarati, il razzismo fascista non spunta nell'Italietta di regime con le leggi razziali; basti ricordare ai camerati smemorati i discorsetti di Mussolini contro gli slavi già negli anni '20 o quelli che il ducetto orchestrava durante le guerre coloniali. Non è possibile condannare soltanto le leggi razziali senza condannare fermamente il fascismo.
In sostanza: l'antisemitismo è un portato esclusivo della destra estrema razzista, che nutre una visione gerarchica della società e mette gli ebrei all'ultimo posto, considerandoli di fatto dei subumani. Sia chiaro una volta per tutte: criticare il governo stragista di Israele non significa assolutamente essere antisemiti.
Giorgia Meloni che attualmente riveste notoriamente l'incarico a tempo determinato di Presidente del Consiglio, ha ripetuto spesso una frase emblematica: "Le nostre radici non gelano". Che significa? Quali sono queste fantomatiche radici occulte? Sono per caso quelle incarnate dalla fiamma presente nel simbolo del suo partito? Oppure sono quelle che legano la giovanile di FdI a quella del Msi, ovvero la porta girevole del terrorismo stragista che ha insanguinato l'Italia? In ogni caso è in corso un'offensiva revisionista anche sugli anni '70. Il populismo sbandierato in Eurpa è un fascismo in sordina, in attesa del momento buono per mostrarsi? Il fascismo più del populismo vanta per principio la passività istituzionale dei cittadini, alimentata dalla ripetizione del discorso e degli slogan propinati dai capi. La paura dell'altro è mascherata dall'odio e dalla brutalità. Il contrario è la cittadinanza attiva che aumenta il potenziale delle persone comuni, offrendogli la possibilità di liberarsi dalla paura attraverso l'empatia, la solidiarietà, l'autonomia e l'indipendenza. L'obiettivo virtuoso della politica è la realizzazione del bene comune.
Riferimenti:
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=meloni
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=fascismo
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=fioravanti
Gianni Lannes, Il grande fratello. Strategie del dominio, Draco edizioni, Modena, 2012.
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