19.1.22

CRISI DI INCIVILTA'!

 



di Gianni Lannes

Dopo due anni di politiche telecomandate e fallimentari, l'unica cosa che hanno quasi eradicato è il diritto individuale a proteggere il proprio organismo dall'intrusione di sieri sperimentali di dubbia efficacia e sicura pericolosità.

Bentornati nell'era del conformismo in salsa digitale che si nutre di sudditi e cavie  lobotomizzati da menzogne istituzionali. I bambini costretti a indossare la mascherina che suicida il respiro nelle scuole pubbliche trasformate in caserme manicomiali, e pure mediante ricatto coercitivo (pena l'esclusione o la marginalizzazione scolastica e sportiva) a farsi iniettare sostanze artificiali nell'organismo sano. La discriminazione sociale a norma di decretino targato Draghi, col beneplacito di un Parlamento tricolore di parassiti covidioti.

Il pensiero critico nella stagione del disamore per la vita richiede uno sforzo doloroso che induce alla solitudine. Molto piu' semplice unirsi al coro, soprattutto quando intona il ricatto morale di una guerra sanitaria fallimentare per la presunta difesa della società. Chi racconta la verità viene eliminato senza pietà.

Anticorpi culturali latitanti, erosione della coesione sociale, deterioramento della salute mentale su un corpo sociale già debilitato da anni di dominio ideologico e gigantesche iniezioni di paura. E poi la disillusione giovanile, il fallimento delle infrastrutture pubbliche, il collasso della sicurezza sociale, l'esplosione della criminalità organizzata ormai endemica e così via.

La crisi contemporanea è figlia della stupidità individuale, dell’irresponsabilità sociale, dell’inadeguatezza politica. Così, all’impatto con una crisi esogena (architettata dal solito sistema di dominio) la società disadattata dei nostri tempi si disgrega, implode o esplode in una fine spaventosa, ma sovente in un'angoscia senza fine.

Prima di fratturarsi genera quei “fenomeni morbosi più svariati” previsti da Antonio Gramsci nei periodi di crisi strutturale, proprio dove le “classi dirigenti” non sono più dirigenti ma banalmente dominanti nel senso di eterodirette da interessi alieni. Questa è la “crisi di autorità” derivata da una crisi di funzionalità. Se la società non funziona più, se il contratto sociale è a brandelli, ognuno fa per sé; rotta la reciprocità si rompe la fiducia e collassa tutto.

È anche questa dissociazione dalla realtà (dissonanza cognitiva di massa) nel negare ostinatamente l'evidenza (il Sars CoV-2 non è mai stato isolato, in base ai Postulati Koch) che denota lo stato di crisi esistenziale delle persone. Ma allora, a che serve studiare? Disarmante: a evadere dal carcere totalitario dell'attualità dove vige il dogma ma non il pensiero critico, dove imperversa la mistificazione e agonizza la democrazia. La libertà va conquistata, a qualsiasi costo.

Riferimenti:

Gianni Lannes, IL GRANDE FRATELLO. STRATEGIE DEL DOMINIO, Draco edizioni, Modena, 2012.

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=coronavirus

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