di Gianni Lannes
Cavie a buon mercato. Secondo chi comanda il mondo di
qualcosa si deve morire, che sia un telefono o un bicchiere di vino, l'importante è che non si campi troppo a lungo o in buona salute.
Scherzi a parte: smartphone e radar militari fanno molto male alla salute umana
degli ignari consumatori. Le ultime ricerche parlano chiaro: il danno biologico evidenziato dall’Istituto
Ramazzini, mediante il più grande studio al mondo sugli effetti nocivi della
radiazioni da antenne di telefonia mobile (banda 3g), e dal National Toxicology
Program. Invece la lobby negazionista del wireless sta imponendo l'incubo
digitale del 5G anche in Italia.
«Aumento del rischio di tumori del cervello, del nervo
vestibolare e della ghiandola salivare sono associati all’uso del telefono
cellulare. Nove studi (2011-2017) segnalano un aumento del rischio di cancro al
cervello dovuto all’uso del telefono cellulare. Quattro studi caso-controllo
(2013-2014) riportano un aumento del rischio di tumori del nervo vestibolare.
Preoccupazione per altri tumori: mammella (maschio e femmina), testicolo,
leucemia e tiroide. Sulla base delle prove esaminate, è nostra opinione che
l’attuale classificazione delle radio frequenze come cancerogeno per l’uomo
(Classe 2B) dovrebbe essere aggiornata a cancerogenico per gli esseri umani
(Classe1)».
Il "Fondo elettromagnetico Naturale" (in assenza
di emittenti radio-TV, di cavi dell'alta tensione e di impianti elettrici a
corrente alternata) è bassissimo, circa
0.0001 volt/metro. La luce e gli infrarossi (in arrivo dal sole), sono onde
elettromagnetiche di grande potenza ma, data la loro lunghezza d'onda, non
penetrano all'interno del corpo umano, e soprattutto non penetrano nel
cervello. Poi ci sono gli ultravioletti, di cui gli UVB e UVC sono onde
elettromagnetiche che penetrano per alcuni millimetri e sono sicuramente
cancerogene. Infine ci sono le microonde (TV e 5G), queste penetrano in
profondità, in tutto lo spessore del corpo umano, senza venire minimamente
attenuate dalla pelle e dai tessuti molli. Le microonde sono frequenze
millimetriche, con dimensioni paragonabili ai neuroni cerebrali. Possono quindi
accoppiarsi facilmente con essi, e generare fenomeni di risonanza che ne
amplificano gli effetti.
L’aggiornamento della ricerca medico-scientifica nei
risultati dei nuovi studi non ha dubbi: il pericolo è fondato. Le linee guida
redatte nel 1998 dall’Icnirp sono superate dall’incontrastato avanzamento
tecnologico, privo di valutazione preliminare del rischio sanitario.
Riferimenti:
https://www.uv.es/gadopas/2013.Not.Entirely.Reliable.pdf
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=elettrosmog
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=elettrosmog