governo Renzi |
di Gianni Lannes
Uno affidabile per il lavoro finale che porterà l'Italia dentro il baratro. Pier Carlo Padoan? In Argentina lo ricordano per un'
unica ragione: aver spinto il Paese sudamericano nell’abisso economico. Ex
dirigente del Fondo monetario internazionale, ex consulente della Bce ed ex
vice segretario dell’Ocse. Ecco un telegrafico identikit del nuovo titolare dell’economia telecomandata dall'estero. In altri termini, uno sicuro per il sistema di potere
dominante.
Rammentate cosa dichiarò un anno fa il neo ministro dell’Economia
Pier Carlo Padoan? Testuale: «La riforma Fornero è stato un passo importante
per la risoluzione dei problemi dell’Italia». Avete capito ora cosa ci attende?
Padoan |
Scelto personalmente dal presidente abusivo della
Repubblica Giorgio Napolitano e osannato dai mass media italiani. Sentite cosa
scrisse di lui sul “New York Times” il premio Nobel per l’economia Paul
Krugman: «Certe volte gli economisti che ricoprono incarichi ufficiali danno
cattivi consigli; altre volte danno consigli ancor peggiori; altre volte ancora
lavorano all’Ocse».
Un passo indietro: Padoan era responsabile in Argentina per conto del Fondo monetario internazionale nell’anno in cui il Paese sudamericano fece bancarotta.
Allora a cosa si riferiva il professor Krugman?
Padoan è stato l’uomo che ha gestito per conto del Fondo monetario
internazionale la crisi argentina. Nel 2001, Buenos Aires fu costretta a
dichiarare fallimento dopo che le politiche liberiste e monetariste imposte dal
Fmi (suggerite da Padoan) distrussero il tessuto sociale del Paese. In quegli
anni il neo ministro si occupò anche di Grecia e Portogallo. Krugman scrisse in
un altro articolo che furono proprio le ricette economiche «suggerite da Padoan
a favorire la successiva crisi economica nei due Paesi».
Ecco cosa ha detto Padoan a proposito della crisi
greca: «La Grecia si deve aiutare da sola, a noi spetta controllare che lo
faccia e concederle il tempo necessario. La Grecia deve riformarsi,
nell’amministrazione pubblica e nel lavoro». In altre parole, Atene avrebbe
dovuto rendere il lavoro molto più flessibile, alleggerendo (licenziando) la
macchina della pubblica amministrazione.
Nel marzo del 2013, quando la Grecia era sull’orlo del collasso indotto dalle speculazioni finanziarie, l’allora numero due dell’Ocse suggerì direttamente: «C’è necessità che il governo greco adotti una disciplina di bilancio rigorosa e di un continuo sforzo di risanamento dei conti pubblici, condizioni preventive per il varo di misure a sostegno dello sviluppo».
Nel marzo del 2013, quando la Grecia era sull’orlo del collasso indotto dalle speculazioni finanziarie, l’allora numero due dell’Ocse suggerì direttamente: «C’è necessità che il governo greco adotti una disciplina di bilancio rigorosa e di un continuo sforzo di risanamento dei conti pubblici, condizioni preventive per il varo di misure a sostegno dello sviluppo».
Mister Padoan è stato per quattro anni responsabile
per conto del Fmi della Grecia. Successivamente, ha influenzato le politiche
economiche di Atene in qualità di vice presidente dell’Osce.
Dopo la cessione definitiva della Banca d'Italia e della riserva aurea nazionale (depositata a New York invece che a Roma) ai privati (grazie soprattutto a Napolitano), vanno in onda gli ultimi affari sporchi che distruggeranno definitivamente le risorse naturali dello Stivale.
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/02/italia-pronta-la-distruzione-finale.html
Per farvi una minima idea di quello che bolle realmente in pentola, date un'occhiata ai progetti speculativi rilevabili in parte sul sito del ministero del cosiddetto sviluppo produttivo nonché dell'ambiente.
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/02/italia-pronta-la-distruzione-finale.html
Per farvi una minima idea di quello che bolle realmente in pentola, date un'occhiata ai progetti speculativi rilevabili in parte sul sito del ministero del cosiddetto sviluppo produttivo nonché dell'ambiente.
La crisi non è economica bensì etica, o meglio ecologica. L'unico debito che abbiamo è con madre Natura.
documentario sulla crisi Argentina:
Vorrei segnalare che ieri nella città di Torino, per una manifestazione assolutamente pacifica dei no tav, lo stato ha schierato tali forze di polizia che sembrava di essere in una zona di guerra: camionette blidnate, carabienri nerboruti armati di scudi, caschi e bastoni, poliziott davvero una brutta immaginei...
RispondiEliminaPurtroppo è questo il vero volto del potere, chi prova a protestare si prende delle mazzate, quanto alle cosiddette "forze dell'ordine" vorrei sapere cosa hanno nel cervello, manco vivessero su un altro pianeta, l'Italia e la terra sono anche loro.
Un tale spiegamento di forze dell'ordine è uin sintomo di debolezza del potere.
RispondiEliminaquoto!!!
EliminaBasta vedere cosa stanno facendo ai Marcianò 5 agenti di polizia gli hanno mandato a casa sequestrando tutto il materiale per via di una ma(n)gistrata che prende scie chimiche per scie luminose.
EliminaSono 2 anni che i Marcianò sono sotto processo tra una udienza ed un riinvio. Ovviamente delle loro denunce presentate già nel 2009 per sostituzione d'identità, calunnia diffamazione, stalking, minacce, persecuzione non se ne sa nulla.
Sapevano con chi avevano a che fare.
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