12.6.12

MARI D’ITALIA? ESPLOSIVI


di Gianni Lannes

Adriatico, Ionio e Tirreno? Ormai sono stati ridotti dai giochi di guerra della Nato a discariche, polveriere e cimiteri subacquei. Non ci credete? Bene, allora date un’occhiata al Portolano della navigazione (avvisi annuali ai naviganti del 2012) edito dall’Istituto idrografico della Marina con sede a Genova. Ovviamente è una stima ufficiale per difetto che, non tiene conto delle esercitazioni belliche segrete dell’Alleanza Atlantica, nonché delle ordinanze periodiche della Guardia Costiera ed infine, non menziona le discariche sommerse imbottite di ordigni caricati con gas proibiti dalla Convenzione di Ginevra del 1925 (compreso il  micidiale fosforo) realizzate dagli anglo-americani al termine del secondo conflitto mondiale. Dove sono? Al largo del Gargano, dinanzi a Cattolica e nei pressi dell’isola di Ischia, come ben sa il Governo italiano e la marina militare tricolore. Studi insabbiati dell’Icram attestano che i veleni bellici sono entrati nella catena alimentare. Ma sono in vigore segreti di Stati e militari. E’ vietato ai pescatori infortunati, acquisire le proprie cartelle cliniche da ospedali pubblici come è accaduto recentemente ai fratelli Tedesco nel Policlinico di Bari. Inoltre, c’è un’area sul litorale di Molfetta (Torre Gavetone) dove un bagno in mare assicura una sicura contaminazione mortale. Eppure, in loco la locale Capitaneria di porto ha addirittura abrogato l’ordinanza di divieto balneare. Nell’Avviso ai naviganti  non si tiene comunque conto delle bombe all’uranio impoverito scaricate nell’Adriatico durante i bombardamenti del Kosovo, ordinati dall’allora premier Massimo D’Alema. Prima di fare un tuffo, pensateci almeno due volte.

Pianosa, ordigno bellico, ripescaggio.


MEDITERRANEO OCCIDENTALE - «Nelle zone e nelle posizioni seguenti è tuttora accertata o probabile la presenza, sul fondo, di mine magnetiche o siluri o proiettili od altri ordigni esplosivi pericolosi per la navigazione: 1. Sardegna - Golfo di Oristano. Lungo la costa di Capo Frasca, sono definite tre Aree (…)   In tale zona sono permanentemente interdetti la navigazione, la sosta di navi e/o natanti di qualsiasi genere e tipo, la pesca ed i mestieri relativi, il turismo nautico, la balneazione, nonché tutte le attività connesse con il pubblico uso del mare. 2) Area Regolamentata (nuova zona T 812), compresa tra i limiti dell’area in 1) (…)  In tale zona sono permanentemente interdetti la navigazione, la sosta di navi e/o natanti di qualsiasi genere e tipo, la pesca ed i mestieri relativi, il turismo nautico, la balneazione, nonché tutte le attività connesse con il pubblico uso del mare, tutti i giorni lavorativi, ad esclusione del sabato, dal 07 Gennaio al 30 Giugno e dal 01 Settembre al 21 Dicembre dalle 0730 (OL) alle 1730 (OL) con la possibilità di estensione temporanea della finestra oraria da avanzare con preavviso di 10 (dieci) giorni (…) 3) Area Residua (porzione della preesistente zona T 812)  (…) Nella zona è tuttora accertata o probabile la presenza sul fondo di mine magnetiche, siluri, proiettili od altri ordigni esplosivi, pericolosi per la navigazione. 2.

SARDEGNA - Punta Giglio (Paraggi di Capo Caccia) Per la presenza di ordigni esplosivi sul fondo la zona di mare, compresa tra la costa di Punta Giglio ed il settore circolare di raggio 150 m centrato in 40° 34’ 04” N - 008° 12’ 14” E, è interdetta ad ormeggio, immersioni subacquee, pesca ed ancoraggio (vedere anche carta 292). 3. Sardegna - Capo Caccia. Per la presenza di ordigni esplosivi sul fondo la zona di mare, compresa tra la costa di Capo Caccia ed il settore circolare di raggio 150 m centrato in 40° 33’ 36” N - 008° 09’ 44” E, è interdetta ad ormeggio, immersioni subacquee, pesca ed ancoraggio (vedere anche carta 292).

MAR LIGURE - 1. Isola Gallinara. Per la presenza sporadica di ordigni bellici inesplosi nella fascia di mare ampia 500 m circostante l’Isola Gallinara è vietata qualsiasi attività subacquea, ovvero qualsiasi tipo di immersione con o senza l’ausilio di respiratori nonché la pesca subacquea professionale e/o sportiva. 2. Celle Ligure. Per la presenza di un ordigno bellico su fondale di circa 280 m è interdetta la pesca nella zona di raggio 500 m centrata in 44°17.6’ N – 008°36.1’ E. 3. Genova La zona circolare di raggio 0,5 M avente centro a 0,9 M per 194° da Punta Vagno (a levante del porto) è interdetta all’ancoraggio ed alla pesca per la presenza di una mina sul fondo. 4. Al largo di Bonassola. Circa 1 M al largo di Bonassola in fondali di 40÷45 m giace il relitto del piroscafo “Bolzaneto” carico di proiettili accatastati sul ponte. 5. Punta Moneglia. La zona di mare antistante Punta Moneglia, compresa tra il parallelo 44° 13’ 30” N, il meridiano 009° 25’00” E e la costa, è pericolosa alla pesca subacquea a causa della presenza sul fondo di ordigni esplosivi (residuati bellici). 6. Isola del Tino. In 44°01.442'N - 009°51.035'E (WGS84) è presente un probabile residuato bellico alla profondità di 22 m. 7. Paraggi di La Spezia. La zona di mare delimitata dalle congiungenti i seguenti punti è pericolosa alla navigazione, alla pesca ed alla sosta, per la presenza di ordigni esplosivi (…)  8. San Vincenzo. Nelle seguenti posizioni giacciono sul fondo scafi affondati con materiale esplosivo (residuati bellici) (…) 9. Isola di Capraia 1) In località La Manza, a NW dell’isola, esiste una mina. 2) La zona di mare centrata a 550 m per 002° da Punta Ferraione ed avente un raggio di 500 m è pericolosa per la presenza di un ordigno esplosivo su fondale di 60 m.

MAR TIRRENO - 1. Piombino. La zona di mare, su fondali di 15 m, antistante la centrale dell’ENEL ad 1 M da Tor del Sale è pericolosa per la presenza di munizioni inesplose. 2. Isola di Pianosa. 1) Presso l’Isolotto La Scola, su fondale di 80 m, giace una mina. 2) A 20 m da Punta del Marchese si trovano due bombe da aereo. 3. Follonica. Di fronte all’abitato di Follonica, in 42°54’.04 N – 010°44’.49 E (WGS84), è presente un relitto contenente un residuato bellico. Nell’area di raggio 0,5 M dal suddetto punto è vietato il transito. 4. Paraggi di Follonica. La zona di mare delimitata dai seguenti punti (…) è pericolosa all’ancoraggio, alla sosta ed alla pesca per la presenza sul fondo di un ordigno esplosivo. 5. Paraggi N di Talamone. A 1 M per 282° dalla Torre di Cala di Forno, in fondali di 15 m, giace una grossa bettolina o motozattera spezzata in due parti con materiale esplosivo nel relitto e sparso intorno (il relitto è riportato anche sulla carta 122). Per la stessa presenza di esplosivi la zona di mare compresa tra Torre di Cala di Forno e la foce del Fiume Ombrone, fino ad una distanza di 1,5 M dalla costa è vietata, fino a nuovo avviso, all’ancoraggio ed ogni tipo di pesca. 6. Al largo di Civitavecchia. In posizione 42° 07’,8 N - 011° 07’,7 E, in fondali di circa 150 m, è stata segnalata la presenza di un probabile ordigno esplosivo. 7. Civitavecchia. La zona di mare delimitata dalla congiungente i seguenti punti è interdetta alla navigazione, all’ancoraggio, alla pesca e ad ogni altra attività, per la presenza di ordigni bellici (…) 8. Capo d’Anzio. In località Arco Muto, a circa 100 m dalla costa ed in fondali di 4 m, esiste un ordigno esplosivo non segnalato. 9. Anzio. Un ordigno esplosivo si trova circa 1 M ad E della testata del Molo Innocenziano, in fondali di circa 7 m. Le navi in transito prestino la massima attenzione. 10. Capo Sferracavallo. Sono vietati la navigazione, l’ancoraggio e qualsiasi altra attività nel raggio di 200 m dai seguenti punti (WGS84) (…) 11. Sardegna - Paraggi N e NE di Capo S. Lorenzo. Zone pericolose alla navigazione ed alla pesca per la presenza di ordigni esplosivi: 1) Zona di mare compresa tra i paralleli 39° 30’ 30” N, 39° 32’ 30” N ed il meridiano 009° 41’ 00” E. 2) Zona di mare compresa tra i seguenti punti: a) 39° 29’ 30” N - 009° 38’ 30” E b) 39° 29’ 30” N - 009° 39’ 30” E c) 39° 31’ 30” N - 009° 39’ 30” Ed) 39° 31’ 30” N - 009° 38’ 00” E. 3) Zona di mare entro 1 M dal punto in 39° 30’ 45” N - 009° 40’ 39” E. 4) Per la presenza di un potenziale ordigno, all'interno dell'area delimitata dalle seguenti coordinate (…) sono vietati la balneazione, l'immersione sotto qualsiasi forma, l'ancoraggio, la pesca professionale e ricreativa sotto qualsiasi forma ed ogni altra attività ad esclusione della navigazione di superficie che non alteri lo stato dei fondali. 5) Nei seguenti punti sono presenti proiettili: a) 39°30'18.74"N - 009°40'44.24"E; b) 39°30'35.08"N - 009°40'08.63"E; c) 39°30'18.00"N - 009°40'04.70"E. 6) Per la presenza di un ordigno la zona di mare di raggio 400 m centrata in 39°33.784’N – 009°44.501’E è interdetta al traffico marittimo, alla sosta, all’ancoraggio, alla pesca, all’attività subacquea ed a qualsiasi attività diportistica. 12. Sardegna – Al largo di Capo S. Lorenzo. La zona di mare, centrata in 39° 29’ N - 009° 42’ E ed avente un raggio di 2 M, è interdetta all’ancoraggio ed alla pesca per la presenza, su fondali di 90 m, di un ordigno esplosivo. 13. Sardegna - Paraggi di Capo Teulada. 1) La zona di mare individuata dalle congiungenti i sottoindicati punti: Capo Teulada (estremo sud) incluso: a) 38°56’52" N - 008°37’12" E; b) 38°56’18" N - 008°32’24" E; c) 38°52’54" N - 008°35’30" E; d) 38°51’30" N - 008°39’00" E; è permanentemente interdetta all’ancoraggio ed a qualsiasi forma di pesca professionale, sportiva e subacquea per la presenza sul fondo di ordigni inesplosi. E’ vietata altresì la balneazione nello specchio acqueo suddetto. Il transito è invece interdetto solo in occasione di esercitazioni di tiro, per le quali periodicamente vengono emesse specifiche Ordinanze. 2) Sul tratto di costa compreso tra i punti di coordinate geografiche: a) 38°53’30" N - 008°38’52" E, zona Cala Piombo; b) 38°56’52" N - 008°37’12" E, zona Porto Pino; è vietato a chiunque l’approdo a causa dei rischi e delle insidie derivanti dalla potenziale presenza sulla battigia di proiettili inesplosi. 3) Sul tratto di costa compreso tra il punto di coordinate 38°53’30" N - 008°38’52" E (Cala Piombo) e Capo Teulada (estremo sud incluso) è vietato l’approdo a chiunque e per qualsiasi motivo a causa della possibile presenza sulla battigia di proiettili inesplosi. 4) La zona di mare individuata dalle congiungenti i sottoelencati punti: Capo Teulada (estremo sud) incluso (…) è permanentemente interdetta all’ancoraggio ed a qualsiasi forma di pesca professionale, sportiva e subacquea per la presenza sul fondo di ordigni inesplosi. E’ vietata altresì la balneazione nello specchio acqueo suddetto. Il transito è invece interdetto solo in occasione di esercitazioni di tiro, per le quali periodicamente vengono emesse specifiche Ordinanze. 5) Sul tratto di costa compreso tra i punti di coordinate: a) 38°55’22" N - 008°42’38" E, zona Porto Tramatzu; b) 38°53’30"N - 008°39’03" E, zona Porto Zafferano; è vietato a chiunque l’approdo a causa dei rischi e delle insidie derivanti dalla potenziale presenza sulla battigia di proiettili inesplosi. 6) Sul tratto di costa compreso tra il punto di coordinate 38°53’30" N - 008°39’03" E (Porto Zafferano) e Capo Teulada (estremo sud incluso) è vietato l’approdo a chiunque e per qualsiasi motivo a causa della possibile presenza sulla battigia di proiettili inesplosi. 14. Paraggi di Mondragone. In località Sinuessa, la zona di mare delimitata dalle linee congiungenti i seguenti punti è interdetta alla navigazione, all’ancoraggio, alla pesca e ad ogni altra attività per la presenza sul fondo di numerosi ordigni esplosivi (…) 15. Canale di Procida. Sul ciglio orientale della secca di 26 m, circa in 40° 45’,2 N - 014° 05’,5 E (circa 1,3 M a S di Capo Miseno), si trovano sparsi sul fondo proiettili di artiglieria inesplosi. 16. Golfo di Pozzuoli – Miseno. Per la presenza sul fondo di un ordigno esplosivo, sono interdetti la navigazione, l’ancoraggio e qualsiasi attività nella zona di mare fino a 300 m a levante del campo di mitili situata a N di Punta Pennata. 17. Penisola Sorrentina - Marina della Lobra Nella fascia di mare, ampia 400 m, avente come linea mediana la congiungente lo Scoglio del Vervece e l’estremità del Molo Foraneo del porticciolo di Marina della Lobra, sono vietati la sosta e l’ormeggio delle navi e dei galleggianti in genere, nonché la pesca con qualsiasi attrezzo, anche se esercitata per scopi sportivi o scientifici, e qualsivoglia attività subacquea, per la presenza di una rete da pesca affondata contenente ordigni esplosivi. 18. Tra Punta Baccoli e Capri. In fondali di circa 70 m, sono stati localizzati ordigni bellici compresi nella zona delimitata dai seguenti punti: a) 40° 34’ 54" N - 014° 17’ 12" E b) 40° 35’ 00" N - 014° 17’ 30" E c) 40° 34’ 40" N - 014° 17’ 21" E d) 40° 34’ 47" N - 014° 17’ 38" E. In tale zona sono vietati la navigazione, la pesca, l’ancoraggio nonché qualsiasi attività marinara e subacquea. La zona è in corso di bonifica. 19. Capri. Alla profondità di circa 70 m, in 40°32.93’ N – 014°15.77’ E, è presente un ordigno residuato bellico inesploso. 20. Forio d’Ischia Per la presenza di un probabile ordigno bellico alla profondità di circa 50 m, in 40°44.529’ N –013°50.403’, E sono vietati il transito, l’ancoraggio, la sosta e qualsiasi altra attività di superficie e subacquea. 21. Scoglio Vetara. Per la presenza di un probabile ordigno bellico alla profondità di circa 60 m, sono vietati la navigazione, l’ancoraggio, la sosta, la pesca e qualsiasi altra attività connessa all’uso del mare nella zona di raggio 100 m centrata in 40°34.892’ N – 014°23.845’ E. 22. Golfo di Policastro - Frazione di Villammare (Vibonati). Lo specchio di mare antistante il litorale di Via Torre (località Villammare, Comune di Vibonati), per una lunghezza di 400 m e fino ad una profondità di 100 m dalla costa, è pericoloso per la navigazione ed è vietato alla pesca ed all’ancoraggio per la presenza sul fondo di ordigni esplosivi. 23. Scalea. La zona di mare antistante il Comune di Scalea, centrata in 39° 48’ 54” N - 015° 47’ 00” E è interdetta a transito, ormeggio, sosta e pesca per la presenza di ordigni sul fondo; al centro della stessa esistono due boe di colore rosso. Nella zona vengono eseguite operazioni di rimozione e trasporto per successivo brillamento degli ordigni esplosivi rinvenuti. Gli ordigni vengono di volta in volta trasportati dal Nucleo Bonificatore della M.M., con la scorta di una Motovedetta della Capitaneria di Porto, nel punto di coordinate 39° 48’ 42” N – 015° 44’ 24” E per effettuarne il brillamento. La zona centrata su tale posizione, quando interessata dalle operazioni, è interdetta per un raggio di 1 M a navigazione, sosta, balneazione, pesca e ad ogni attività subacquea o diportistica in genere. Tutte le unità devono mantenersi ad una distanza non inferiore a 500 m dal convoglio operante la bonifica. La Motovedetta, durante il trasporto, issa la regolamentare bandiera rossa B del Codice Internazionale dei Segnali. 24. Paraggi di S. Eufemia Lamezia. Per la presenza di ordigni esplosivi sul fondo marino, la zona di mare antistante la costa, compresa tra i paralleli 38° 50’ N e 38° 53’ N e fino ad una profondità di 1.000 m dalla costa stessa, è pericolosa per la navigazione ed è vietata alla pesca ed all’ancoraggio. 25. Golfo di S. Eufemia Lamezia. In 38° 45’,5 N - 016° 11’,5 E (circa 600 m a N del fumaiolo di Tonnara) si trovano sul fondo, coperti di fango, il relitto di una motozattera e proiettili di artiglieria. Pertanto, entro un raggio di 1.000 m dal punto suddetto sono vietate la fonda e qualsiasi operazione subacquea. 26. Paraggi di Capo Cozzo. In fondali di circa 12 m, a 100 m dalla costa in località Zambrone, si trova un ordigno pericoloso per la navigazione. 27. Sicilia - Secca delle Formiche Nella zona della scogliera di Agrò Capo d’Orlando sono vietati la navigazione, l’ancoraggio, la pesca, la balneazione e le attività subacquee di qualsiasi specie fino a 250 m da terra per la presenza sul fondo di numerosi ordigni esplosivi. 28. Golfo di Patti. Circa 10 m a N dello Scoglio di Patti, in 38°09.663’ N – 014°59.320’ E su fondali di circa 20 m, è stata segnalata la presenza di numerosi ordigni bellici. Fino alla rimozione/brillamento dei predetti ordigni, all’interno dello specchio acqueo di raggio 100 m e centrato sul punto sopra menzionato, sono interdetti il transito, la balneazione, la sosta, l’ancoraggio di qualsiasi unità navale nonché la pesca anche subacquea, le immersioni in apnea o con bombole, il posizionamento di attrezzi da pesca e non ed ogni altra attività marittima che comporti la presenza di persone o cose non autorizzate. 29. Sicilia - Golfo di Castellammare. 1) Punta Leone - Nella zona di mare delimitata dai seguenti punti sono interdetti la navigazione, l’ancoraggio e la sosta a qualsiasi tipo di nave o natante e qualsiasi forma di pesca e di attività in mare per la presenza di un ordigno bellico (…) Mantenersi ad una distanza dalla zona non inferiore a 0,5 M. 2) Considerata la necessità di disporre cautele per prevenire eventuali danni alle persone e cose per la presenza sul fondo marino di proiettili di artiglieria, sono vietati fino a nuovo avviso, l’ancoraggio, l’esercizio della pesca con qualsiasi mezzo e l’attività balneare nella località denominata “Cala dei Muletti”, circa 3,2 M a SSE di Capo Rama. Per lo stesso motivo la navigazione è pericolosa in tale zona. 30. Sicilia - Zona Trapani. La zona circolare di raggio 1 M, centrata in 37° 46’ 30” N – 011° 58’ 30”E, è interdetta a navigazione, sosta, ancoraggio e pesca per la presenza di un ordigno bellico. STRETTO DI SICILIA. 1. Sicilia – Zona Porto Empedocle. La zona circolare centrata in 37° 13’ 21”N – 013° 17’ 07” E di raggio 1 M è interdetta ad ancoraggio e pesca per possibile presenza di materiale esplosivo sul fondo. 2. Sicilia – Gela. Nella zona di raggio 1 M e centro in 37°02’02.09” N – 014°17’51.25” E sono vietati la navigazione, la sosta, l’ancoraggio, la pesca professionale e sportiva e l’esercizio di qualsiasi tipo di attività a causa della presenza di un ordigno bellico.

MARE IONIO - 1. Sicilia – Stazzo. Per la presenza di residuati bellici nello specchio acqueo antistante il porticciolo, ad una profondità di 8 ÷ 30 m, sono vietati il transito e la sosta a qualsiasi nave o galleggiante, la pesca comunque effettuata, la balneazione e l'immersione, nel tratto di mare ampio 500 m compreso tra la testata del molo foraneo ed il punto a 450 m da essa. 2. Sicilia - Paraggi della Penisola Magnisi. La zona di mare compresa fra i paralleli 37° 09’ 48” N, 37° 09’ 15” N ed i meridiani 015° 17’ 05” E, 015° 15’ 55” E, è vietata permanentemente ad ormeggio e pesca ed è pericolosa per la navigazione per lapresenza di ordigni sul fondo. Per la presenza di un ordigno su fondale di circa 290 m sono interdette la pesca a strascico e qualunque altra attività che possa interessare il fondo marino nella zona di raggio 500 m centrata in 38°06.254’ N – 015°36.920’ E (WGS84). 4. Paraggi di Capo Spartivento. In 37°53.820’ N – 016°00.725’ E (WGS84) è presente un relitto contenente munizionamento. Nel raggio di 500 m da tale punto sono vietate la navigazione e qualsiasi altra attività. 5. Paraggi di Crotone. In 39°03.2’ N - 017°11.0’ E è segnalata la presenza di una mina sul fondo. Nella zona di mare circolare di raggio 0,5 M sono vietati il transito e la sosta. 6. Punta Alice. In 39°24.33’ N – 017°07.23’ E, a circa 20 m dalla battigia, giace una bombarda. 7. Golfo di Taranto. In 40° 21’ N - 016° 58’ E, su fondali di 650 m, è stata segnalata la presenza di ordigni inesplosi. Possono costituire pericolo specialmente per le attività di ricerche marine in profondità. 8. Paraggi di Taranto. Nella zona a SW degli Isolotti S. Pietro e S. Paolo, compresa tra i rilevamenti 270° da Punta La Forca - linea di diga - e 180° dal fanale rosso di S. Paolo, in fondali compresi fra le batometriche dei 40 e 140 m, è stata segnalata la presenza di cariche di medio calibro, di proiettili e spolette varie, la cui posa risale agli anni 1943 – 1944 e di cui non è previsto il recupero. 9. Taranto. Nelle zone di mare, esterne al Mar Grande, delimitate dai seguenti punti: AREA 1 a) 40° 28’ 00” N - 017° 05’ 42” E b) 40° 27’ 12” N - 017° 06’ 36” E c) 40° 27’ 42” N - 017° 09’ 42” E d) 40° 28’ 30” N - 017° 10’ 24” E AREA 2 a) 40° 25’ 12” N - 017° 10’ 36” E b) 40° 25’ 42” N - 017° 11’ 36” E c) 40° 24’ 12” N - 017° 11’ 30” E sono vietate la pesca, sotto qualsiasi forma, l’ancoraggio e la sosta per la possibile presenza di ordigni residuati bellici. 10. Paraggi di Porto Cesareo. Per la presenza sul fondo di presunti ordigni bellici (in fondali di circa 15 ÷ 20 m), la navigazione è pericolosa in un raggio di 100 m da Torre Chianca. 11. Paraggi di Gallipoli - Punta del Pizzo. Per la presenza sul fondo (in fondali di circa 70 m) di proiettili inesplosi, la navigazione è pericolosa entro il raggio di 1 M dal punto situato a 5,5 M per 180° da Punta del Pizzo.

MARE ADRIATICO - 1. Capo d'Otranto. Per la presenza di numerosi ordigni residuati bellici sono vietate la navigazione, la pesca e la balneazione fino alla distanza di 200 m dall'Isolotto Sant'Emiliano, circa 1,1 M a SW di Capo d'Otranto. 2. Paraggi di Punta S. Cataldo. Per la presenza sul fondo marino di ordigni esplosivi, la zona di mare coincidente con l’area di esercitazione E 338 e delimitata dalla congiungente i seguenti punti: a) 40° 25’ 31” N - 018° 15’ 30” E b) 40° 30’ 20” N - 018° 16’ 30” E c) 40° 29’ 25” N - 018° 19’ 03” E d) 40° 27’ 45” N - 018° 20’ 58” E e) 40° 25’ 55” N - 018° 22’ 28” E f) 40° 23’ 05” N - 018° 23’ 18” E g) 40° 23’ 54” N - 018° 17’ 30” E è vietata alla navigazione, alla pesca ed all’ancoraggio (la zona è segnata sulla carta n. 29). 3. Bari. Un ordigno residuato bellico si trova in 41° 16' 48"N - 016° 58' 18"E. Le unità in transito devono mantenersi ad una distanza superiore a 200 m da tale punto. 4. Paraggi di Molfetta. 1) A 7,1 M per 051° dal faro di Molfetta si trova un siluro affondato, privo di segnalamenti. 2) Per la presenza di ordigni/residuati bellici, la zona di mare delimitata dai seguenti punti è pericolosa per l’esercizio dell’attività di pesca: a) 41° 48’ 30” N - 016° 52’ 07” E b) 41° 48’ 49” N - 016° 54’ 47” E c) 41° 43’ 52” N - 016° 55’ 50” E d) 41° 43’ 33” N - 016 °53’ 10” E. Nella zona è probabile la presenza di Unità Militari impegnate in operazioni di bonifica dei fondali. Le navi in transito prestino attenzione. 5. Molfetta. È segnalata la presenza di ordigni residuati bellici nella zona di mare delimitata dai seguenti punti: - 41° 12'.924 N - 016° 36'.711 E - 41° 12'.613 N - 016° 36'.711 E - 41° 12'.571 N - 016° 35'.156 E - 41° 12'.924 N - 016° 35'.137 E. Le unità in transito prestino la massima attenzione. 6. Foce del Fiume Ofanto (Barletta) La fascia di mare, coincidente con l’area di esercitazione E 3310, delimitata dai seguenti punti, è permanentemente interdetta alla navigazione ed alla pesca, a causa della presenza sul fondo di proiettili inesplosi: a) 41° 21’ 45” N - 016° 12’ 16” E b) 41° 23’ 48” N - 016° 13’ 28” E c) 41° 23’ 00” N - 016° 15’ 16” E d) 41° 21’ 20” N - 016° 16’ 23” E e) 41° 20’ 30” N - 016° 14’ 08” E. 7. Isole Tremiti - I. Pianosa La zona di mare circostante l’Isola Pianosa, per una profondità di 500 m dalla costa, è interdetta alla navigazione, all’ancoraggio, alla pesca subacquea ed alla sosta, per la presenza sul fondo di numerosi ordigni residuati bellici entro circa 100 m dalla costa. 8. Paraggi di Cattolica. La zona di mare delimitata dai seguenti punti è pericolosa all’ancoraggio ed alla pesca a strascico per la possibile presenza sul fondo marino di ordigni bellici insabbiati: a) 43° 58’ 18” N - 012° 45’ 15” E b) 43° 58’ 18” N - 012° 45’ 24” E c) 43° 58’ 12” N - 012° 45’ 24” E d) 43° 58’ 12” N - 012° 45’ 15” E. 9. Litorale romagnolo È stata segnalata la presenza di ordigni bellici nei punti sottoindicati: a) 44°04.113’ N - 012°49.544’ E; b) 44°00.230’ N - 012°53.000’ E; c) 44°18.121’ N - 012°38.416’ E; d) 44°28.570’ N - 012°25.620’ E. 10. Paraggi di Porto Garibaldi (Foce del Fiume Reno) Per la presenza sul fondo marino di ordigni esplosivi, la zona di mare delimitata dalla congiungente i seguenti punti e parzialmente ricadente all’interno dell’area di esercitazione E 346: a) 44° 39’ 00” N - 012° 15’ 00” E b) 44° 43’ 00” N - 012° 22’ 00” E c) 44° 31’ 30” N - 012° 22’ 00” E d) 44° 33’ 00” N - 012° 17’ 10” E è permanentemente interdetta all’ancoraggio ed alla pesca. 11. Porto Fossone. Nell'area di raggio 0,5 M centrata in 45°07.867'N - 012°36.888'E (WGS 84) per la presenza di un relitto contenente munizioni sono vietati l'ancoraggio, la sosta, le immersioni subacquee, la pesca. 12. Al largo di Malamocco. In 45° 17’,27 N - 012° 34’,58 E, si trova uno scafo affondato (Cacciatorp. Quintino Sella) coperto da 18 m d’acqua. La zona di mare di raggio 1 M, centrata su tale relitto, è vietata all’ancoraggio, alla pesca ed all’attività subacquea, per la presenza di munizione belliche sparse sul fondo. 13. Paraggi di Punta Tagliamento e Bibione La zona di mare prospiciente il poligono Lama di Revelino, presso Bibione, delimitata dai seguenti punti (…) è interdetta, fino a nuovo avviso, all’ancoraggio ed alla pesca per la presenza di ordigni esplosivi sul fondo. 14. Paraggi di Grado. La zona di mare a destra del canale di accesso a Grado, delimitata dalle congiungenti i punti di seguito indicati, è pericolosa alla pesca ed all’ancoraggio per la presenza sul fondo di mine dello scorso conflitto: a) 45° 39’ 58” N - 013° 22’ 05” E b) 45° 39’ 58” N - 013° 22’ 45” E c) 45° 39’ 26” N - 013° 22’ 45” E d) 45° 39’ 26” N - 013° 22’ 21” E e) 45° 39’ 40” N - 013° 22’ 21” E. 15. 

ADRIATICO (uranio impoverito, ndr) - Le seguenti aree sono pericolose per la presenza sul fondo di ordigni bellici sganciati da aeromobili: 1) aree circolari: a) 41° 55’ 57” N - 017° 25’ 13” E ( raggio 9 miglia nautiche) b) 40° 48’ 32” N - 018° 51’ 09” E ( raggio 5 miglia “ ) c) 39° 49’ 00” N - 019° 00’ 00” E ( raggio 5 miglia “ ) d) 42° 03’ 32” N - 017° 22’ 01” E ( raggio 4 miglia “ ) e) 41° 20’ 00” N - 018° 44’ 00” E ( raggio 5 miglia “ ) f) 42° 00’ 00” N - 017° 00’ 00” E ( raggio 3 miglia “ ) g) 40° 41’ 00” N - 018° 29’ 36” E ( raggio 5 miglia “ ) h) 41° 20’ 00” N - 018° 30’ 00” E ( raggio 5 miglia “ ) i) 41° 41’ 00” N - 017° 48’ 00” E ( raggio 5 miglia “ ) j) 41° 18’ 24” N - 018° 38’ 15” E ( raggio 5 miglia “ ) k) 44° 30’ 00” N - 013° 30’ 00” E ( raggio 5 miglia “ ) l) 43° 09’ 21” N - 014° 43’ 31” E ( raggio 5 miglia “ ) m) Inviluppo dei cerchi di raggi 5 miglia centrati in: 43° 00’ 00” N - 014° 40’ 00” E 42° 58’ 00” N - 014° 33’ 27” E 42° 58’ 00” N - 014° 46’ 09” E. 2) area congiungente i seguenti punti: a) 41° 45’ 00” N - 018° 05’ 00” E b) 41° 45’ 00” N - 018° 20’ 00” E c) 41° 28’ 00” N - 018° 31’ 00” E d) 41° 28’ 00” N - 018° 19’ 00” E. 3) area congiungente i seguenti punti: a) 41° 48’ 24” N - 016° 52’ 40” E e) 41° 48’ 22” N - 016° 54’ 13” E f) 41° 44’ 30” N - 016° 54’ 37” E g) 41° 44’ 11” N - 016° 53’ 17” E».

 AVVISO AI NAVIGANTI


LEFT 16 MARZO 2007

C’È UNA BOMBA IN MEZZO AL MAR. ANZI, NELL’ADRIATICO CE NE SONO MIGLIAIA. E I PESCATORI CI SALTANO SOPRA

La battaglia navale del Francesco Padre


Adriatico, bombe in mare.


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