12.9.19

PARCHETTI DI CARTA!

Gargano - foto Gilan

di Gianni Lannes

Paradisi perduti senza più identità, ridotti a cartoline turistiche da consumare fino alla fine per annichilire la bellezza e la storia. In Puglia aree protette solo sulla carta e terre demaniali privatizzate impunemente dalla mafia dei colletti bianchi, ovvero dagli speculatori senza scrupoli facilitati dai politicanti nullafacenti di turno. Il caso più eclatante è quello del Gargano dove la speculazione edilizia, in salsa mafiosa, soprattutto sulla costa da Manfredonia a Mattinata, fino a Vieste, Peschici, Vico, Rodi, Lesina, comprese le Isole Tremiti, semina indisturbatamente asfalto e cemento armato, incassando anche soldoni pubblici. Il parco nazionale istituito nel 1991 è ormai l'ennesimo carrozzone dei soliti parassiti istituzionali.

Salento - foto Gilan

Se la passa peggio anche il cosiddetto parco regionale dell'Incoronata nell'agro della martoriata Foggia trasformata in una discarica asfissiata dall'inceneritore Marcegaglia autorizzato da Vendola, brutalizzato dagli incendi dolosi e dall'inquinamento; senza contare l'autorizzazione regionale a trivellare gas. E non stanno meglio la foce del fiume Ofanto nel batrese, le dune di Campomarino e la salina di Torre Colimena in provincia di Taranto, le dune costiere e le scogliere nel territorio di Brindisi, nonché Porto Selvaggio, i laghi Alimini e la fascia costiera di Gallipoli (incendiata a tutto spiano) nel Salento. Nonostante i vincoli archeologici e paesaggistici anche Costa Ripagnola ad un soffio da Polignano, rischia di trasformarsi in un altro resort stile trullallero milanese.


Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=parchi

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=gargano

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=puglia