di Gianni Lannes
L’Unesco ha approvato una significativa decisione,
l’Italia, però, che ha in piedi due accordi bellici con Tel Aviv (il primo stipulato con un memorandum dal governo Berlusconi e l'altro nel 2012 dal governo Monti, entrambi in palese violazione della nostra Costituzione repubblicana, comunque stracciata dal trattato di Lisbona) si è astenuta per non turbare gli affari di guerra. Nella traduzione integrale della risoluzione al
comma 3 è scritto: «Affermando l’importanza che Gerusalemme e le sue mura
rappresentano per le tre religioni monoteiste, affermando anche che in nessun
modo la presente risoluzione, che intende salvaguardare il patrimonio culturale
della Palestina e di Gerusalemme Est, riguarderà le risoluzioni prese in
considerazione dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e le risoluzioni
relative allo status legale di Palestina e Gerusalemme…».
Israele è una potenza militare nucleare, e perfino un regime totalitario che ha messo in pratica il genocidio del popolo palestinese. Secondo
le risoluzioni dell’ONU, proprio Israele da mezzo secolo occupa abusivamente la Palestina.
riferimenti:
http://unesdoc.unesco.org/images/0024/002462/246215e.pdf
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=israele
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=israele
Voti a favore: Algeria, Bangladesh, Brasile, Chad,
Cina, Repubblica Domenicana, Egitto, Iran, Libano, Malesia, Marocco, Mauritius,
Messico, Mozambico, Nicaragua, Nigeria, Oman, Pakistan, Qatar, Russia, Senegal,
Sud Africa, Sudan e Vietnam.
Voti contrari: Estonia, Germania, Lituania, Paesi
Bassi, Regno Unito e Stati Uniti.
Astenuti: Albania, Argentina, Cameron, El
Salvador, Francia, Ghana, Grecia, Guinea, Haiti, India, Italia, Costa d’Avorio,
Giappone, Kenya, Nepal, Paraguai, Saint Vincent e Nevis, Slovenia, Korea del
Sud, Spagna, Sri Lanka, Svezia, Togo, Trinidad e Tobago, Uganda e Ucraina.
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