26.10.16

UNESCO: “PALESTINA OCCUPATA DA ISRAELE”




di Gianni Lannes

L’Unesco ha approvato una significativa decisione, l’Italia, però, che ha in piedi due accordi bellici con Tel Aviv (il primo stipulato con un memorandum dal governo Berlusconi e l'altro nel 2012 dal governo Monti, entrambi in palese violazione della nostra Costituzione repubblicana, comunque stracciata dal trattato di Lisbona) si è astenuta per non turbare gli affari di guerra. Nella traduzione integrale della risoluzione al comma 3 è scritto: «Affermando l’importanza che Gerusalemme e le sue mura rappresentano per le tre religioni monoteiste, affermando anche che in nessun modo la presente risoluzione, che intende salvaguardare il patrimonio culturale della Palestina e di Gerusalemme Est, riguarderà le risoluzioni prese in considerazione dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e le risoluzioni relative allo status legale di Palestina e Gerusalemme…».

In apertura, la risoluzione riconosce che Gerusalemme e le sue mura sono sacre ai tre monoteismi e ai loro fedeli: ebrei, cristiani musulmani. Non c’era dunque alcuna ragione di gridare all’antisemitismo, di accusare la risoluzione di voler negare il legame degli ebrei con quei luoghi. In realtà a me pare di intuire che la reazione degli ultras pro Israele, senza se e senza ma, dipenda piuttosto dal fatto che nei commi successivi la risoluzione si riferisca ripetutamente ad Israele con la definizione di “potenza occupante” e ne denunci la pratica violenta dei fatti compiuti sul territorio.
 
Israele è una potenza militare nucleare, e perfino un regime totalitario che ha messo in pratica il genocidio del popolo palestinese. Secondo le risoluzioni dell’ONU, proprio Israele da mezzo secolo occupa abusivamente la Palestina.  


riferimenti:






Voti a favore: Algeria, Bangladesh, Brasile, Chad, Cina, Repubblica Domenicana, Egitto, Iran, Libano, Malesia, Marocco, Mauritius, Messico, Mozambico, Nicaragua, Nigeria, Oman, Pakistan, Qatar, Russia, Senegal, Sud Africa, Sudan e Vietnam.



Voti contrari: Estonia, Germania, Lituania, Paesi Bassi, Regno Unito e Stati Uniti.



Astenuti: Albania, Argentina, Cameron, El Salvador, Francia, Ghana, Grecia, Guinea, Haiti, India, Italia, Costa d’Avorio, Giappone, Kenya, Nepal, Paraguai, Saint Vincent e Nevis, Slovenia, Korea del Sud, Spagna, Sri Lanka, Svezia, Togo, Trinidad e Tobago, Uganda e Ucraina.



Assenti: Serbia e Turkmenistan.



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