5.2.15

ITALIA: ALTRI 85 ANNI PER BONIFICARE L'AMIANTO

di Gianni Lannes


"Per completare la dismissione dell'amianto presente in Italia, ben 32 milioni di tonnellate, serviranno ancora 85 anni". E' la previsione degli esperti riuniti qualche giorno fa a Bari, in occasione della terza "Consensus Conference Nazionale" per il controllo del mesotelioma maligno della pleura. Uno dei tumori innescato dal killer silenzioso: la malattia provoca in media 1.500 vittime l'anno. Nel 2014 in Italia sono state stimate ufficialmente 1.800 nuove diagnosi di mesotelioma. Nonostante la messa al bando sulla carta con legge 257 del 1992, i rischi per chi ne viene a contatto restano elevati, visto che la latenza della patologia tumorale può andare da 20 a 45 anni. In gran parte dei casi, poi, il tumore è identificato quando è già in fase avanzata, tanto che i tassi di sopravvivenza a tre anni sono limitati soltanto all'8 per cento dei pazienti. Secondo i dati del ministero della salute (fonte Inail) Broni in provincia di Pavia è il Comune con la più alta incidenza di casi di mesoteliomi in proporzione alla popolazione. Il pericolo incombe ovunque, nelle zxone industriali cone nei centri urbani. Non c'è da sperare granché, poiché l'intera penisola è interessata dal fenomeno. La messa in sicurezza delle aree inquinate nello Stivale è ancora in alto mare. Peggio: nel 2012 l'Italia nonostante il divieto nazionale, ha importato dall'India ben 1.040 tonnellate di amianto impiegato nella produzione di manufatti. Che dire? Basta una sniffata di fibre d'amianto, e addio alla vita.

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