di Gianni Lannes
L’anno in cui fu introdotto il telegrafo commerciale in
America del nord, il 1844, fu anche l’anno in cui Kierkegaard pubblicò Il
concetto dell’angoscia.
A partire dal telegrafo,
abbiamo esteso il cervello e i nervi dell’uomo in tutto il globo. Di
conseguenza, l’era elettronica comporta un malessere totale, come quello che
potrebbe provare una persona che abbia il cervello fuori dalla scatola cranica.
Siamo diventati particolarmente vulnerabili. È necessario comprendere il potere
che hanno le tecnologie di isolare i sensi l’uno dall’altro, e così di
ipnotizzare la società. La formula dell’ipnosi è “un senso alla volta”. I
nostri sensi privati non sono sistemi chiusi ma vengono incessantemente
tradotti l’uno nell’altro in quella esperienza sinestetica che chiamiamo
coscienza. I nostri sensi estesi, strumenti o tecnologie, sono invece sistemi
chiusi, incapaci di interazione. Ogni nuova tecnologia diminuisce l’interazione
e la consapevolezza dei sensi proprio nell’area a cui quella tecnologia si
rivolge: si verifica una sorta di identificazione tra osservatore e oggetto.
La nuova tecnologia elettronica, però, non è un sistema
chiuso. In quanto estensione del sistema nervoso centrale, essa a che fare
proprio con la consapevolezza, con l’interazione e con il dialogo. Nell’era
elettronica, la stessa natura istantanea della coesistenza tra i nostri
strumenti tecnologici ha dato luogo a una crisi del tutto inedita della storia
umana. Ormai le nostre facoltà e i nostri sensi estesi costituiscono un unico
campo di esperienza e ciò richiede che essi divengano collettivamente
coscienti, come il sistema nervoso centrale stesso. La frammentazione e la
specializzazione, tratti caratteristici del meccanismo, sono assenti. Tanto
siamo inconsapevoli delle natura delle nuove forme elettroniche, altrettanto ne
veniamo manipolati.
Gutenberg ci ha dato analisi ed esplosione. I modi di pensare
generati dalla cultura tecnologica sono molto diversi da quelli favoriti dalla
cultura della stampa. A partire dal Rinascimento, la maggior parte dei metodi e
delle procedure hanno teso fortemente a enfatizzare l’organizzazione e
l’applicazione visiva del sapere. I presupposti latenti nella segmentazione
tipografica si manifestano nella frammentazione dei mestieri e nella
specializzazione delle mansioni sociali. La scrittura favorisce la linearità,
ossia una consapevolezza e un modo di operare secondo il principio “una cosa
alla volta”. Da essa derivano la catena di montaggio e l’ordine di battaglia,
la gerarchia manageriale e la divisione delle strutture accademiche.
Frammentando il campo della percezione e dell’informazione in segmenti statici,
abbiamo realizzato cose meravigliose.
I media elettronici operano però in modo molto diverso. La
televisione, la radio e il giornale hanno
a che fare con la spazio acustico, vale a dire con quella sfera di
relazioni simultanee creata dall’atto di ascoltare. Noi udiamo suoni
provenienti da tutte le direzioni nello stesso momento; questo crea uno spazio
unico, non visualizzabile. La simultaneità dello spazio acustico è l’esatto
contrario della linearità, del prendere una cosa alla volta. Infatti, il
mosaico di una pagina di giornale è “acustico” nella sua struttura
fondamentale.
Questo, tuttavia, vuole dire soltanto che qualunque
struttura, le cui componenti coesistano senza connessioni o legami diretti,
lineari e creino un campo di relazioni simultanee, è acustica, anche se alcuni
suoi aspetti possono essere visualizzati.
Il potere tribalizzante dei nuovi media elettronici, il
modo in cui essi ci riportano alla dimensione unificata delle antiche culturale
orali, alla coesione tribale e a schemi di pensiero preindividualisti, non è
stato realmente compreso. Il tribalismo è il senso di un profondo legame di
famiglia, è la società chiusa come norma della comunità. La scrittura, in
quanto tecnologia visiva, ha dissolto la magia tribale ponendo l’accento sulla
frammentazione e sulla specializzazione, e ha creato l’individuo. D’altra
parte, i media elettronici sono forme di gruppo. I media elettronici dell’uomo
di una società alfabetizzata riducono il mondo a una tribù o a un villaggio in
cui tutto capita a tutti nello stesso momento: ognuno conosce e dunque
partecipa a ogni cosa che accade nel momento in cui essa accade.
Siamo diventati come l’uomo paleolitico più primitivo, di
nuovo vagabondi globali, ma siamo raccoglitori di informazioni piuttosto che di
cibo. Nel terzo millennio la fonte di cibo, di ricchezza e della vita stessa è
l’informazione. Trasformare tale informazione in prodotti, a questo punto, è un
problema che riguarda gli esperti di automazione e non più una questione che
comporta la massima divisione del lavoro e delle capacità umane. L’automazione
permette di fare a meno della forza lavoro. Questo significa semplicemente che
il lavoro è finito, morto e sepolto.
Quando nuove tecnologie si impongono in società da tempo
abituate a tecnologie più antiche, nascono ansie di ogni genere. E così
l’idolatria della tecnologia comporta un intorpidimento psichico. Su questa
base sono stati innestati i progetti di controllo dell'esistenza umana
elaborati dalle élites massoniche, ormai compenetrate segretamente in tutte le
istituzioni ed i gangli vitali delle nazioni - di cui hanno assunto il
controllo totale - in via di smantellamento forzato. Dall'uomo al robot il
passo è già stato compiuto in favore della macchina che sta soppiantando l'essere umano.
La geoingeneria ambientale, la guerra segreta alla natura e
all'umanità, non è altro che il capitolo finale di predominio della vita
artificiale su quella naturale. E dunque il controllo assoluto sulla vita: la
schiavitù universale stabilita dal nuovo ordine mondiale.
il criminale massone David Rockefeller |
http://www.youtube.com/watch?v=pg8cdmTusHk
http://www.youtube.com/watch?v=endExHZpnRg
http://www.youtube.com/watch?v=QAFGUEUVweU
http://www.youtube.com/watch?v=4WP7nHFF93Q
http://www.youtube.com/watch?v=LH1U_CG4XkA
http://www.youtube.com/watch?v=cMxpetcxDrA
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=quinto+potere
"Ces algorithmes qui nous gouvernentPOST DE BLOG
RispondiEliminaIls se sont infiltrés dans notre vie quotidienne sans notre consentement et modulent notre rapport au monde sans que nous saisissions l'ampleur de leur pouvoir."
Letto su Le Monde stamattina. Purtroppo in quanti sono a rendersene conto?
Con tre passi indietro avremmo dinuovo la schiena dritta e la testa alta !! mi riferisco
RispondiEliminaalla penultima immagine.oggi credo di aver dedicato molto del mio tempo al pc
ma !!!!
https://www.google.it/#q=gianni+lannes++a+palermo
https://www.youtube.com/watch?v=2CxCEiXR8fc
http://www.youtube.com/watch?v=cqkLJjkfq44
E tu I am dovevi leggere proprio Le Monde stamattina :-)