28.10.24

FASCISTI: DALLE FOGNE A PREDAPPIO!

 

Predappio - anno 2024


In tempi di regime se non fosse una tragedia (il tramonto della Repubblica) sarebbe una vergognosa barzelletta. Dalle fogne della storia sono riemersi i fascisti, eredi di quel Mussolini che come una cancrena ha devastato l'Italia causando la morte di centinaia migliaia di persone. Grazie al duce Benito oggi il Belpaese non è sovrano, né libero e neppure indipendente. Oggi a capo del Senato tricolore c'è un tale Ignazio La Russa (nomen omen: "Guestion Daim") che colleziona busti mussoliniani e se ne vanta.

Gianni Lannes 

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Il Resto del Carlino - 28 ottobre 2024

 
Predappio (anno 2024)


DAL GRULLONE AL BISCONTONE!

 



di Gianni Lannes

La contesa Grillo&Conte per anni pappa e ciccia? Il nulla mischiato al niente, recita la gente. Grillo e Casaleggio cooptati dallo zio Sam già il 4 aprile 2008 (il pranzo nell'ambasciata USA a Roma, invitati al tavolo dell'ambasciatore Ronald Spogli), con la funzione di sterilizzare il fluttuante dissenso politico in Italia ed annichilire eventuali proteste sociali.

 


Così è stato a caro prezzo: i fallimentari governini Conte 1 e bis da Volturara (imbottiti di inetti, incompetenti e analfabeti) hanno addirittura messo agli arresti domiciliari un'intera nazione trascinandola nel baratro economico (presente nell'esecutivo grulleghista anche Matteo Salvini). Alla fine l'eterodiretto Parlamento tricolore ha aperto il M5S come una sgangherata scatoletta di tonno. Insomma, mero affare di palanche.

 

PIANO ABRAMO

 

di Gianni Lannes

Il piano del regime di Israele? Disgregare il Medio Oriente frantumando questa regione per linee etniche, religiose e settarie per accaparrarsi il tutto a partire dagli idrocarburi.

La vera ossessione del premier Netanyahu è il programma nucleare iraniano, come in passato quello iracheno, che comportò le stragi di Ustica e Bologna.


 

Ancora una volta l'Italia è il crocevia: negli anni Settanta-Ottanta di affari atomici. E come allora, la base di partenza dei velivoli da guerra anglo-americani. Un'inchiesta televisiva trasmessa da Al Jazeera ha rivelato che Usa e Gran Bretagna hanno realizzato un ponte aereo su Israele con 6 mila voli militari che hanno comportamento una carneficina di persone soprattutto in Palestina e Libano. Il rombo soprattutto notturno dei velivoli era assordante anche nel sordo Stivale (da Aviano a Sigonella). L'Italia non ha soltanto messo a disposizione la Penisola alla stregua di una portaerei, ma ha anche fornito armi e munizioni a Tel Aviv, nonostante le menzogne plateali di Meloni&Crosetto, smentite addirittura dai fatti ufficiali, ovvero dalle carte del ministero Difesa. La verità quando emerge, non può essere annichilita dalla censura di chi domina mass media e web.

Riferimenti:

https://www.pellegrinieditore.it/israele-olocausto-finale/

https://www.edizionimondonuovo.com/catalogo/ustica-e-bologna/ 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2024/10/italia-sicurezza-informatica-appaltata.html 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=israele 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=crosetto 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=meloni 

26.10.24

PESARO: DA CAPITALE DELLA CULTURA ITALIANA A DISCARICA DI GUERRA DELLA GERMANIA!

 


 

di Gianni Lannes

Un mare di bombe ad orologeria, innescate da Berlino e sepolte nel voluto oblio. Bentornati a Pesaro: capitale della cultura italiana nel 2024 e al contempo discarica di guerra tedesca. Ecco uno straordinario biglietto da visita: un fritto misto con almeno 4300 bombe d'aereo imbottite di iprite e arsenico affondate dalle truppe germaniche il 10 agosto 1944 per ordine di Hitler, ad appena 3 miglia costiere fino a Cattolica e Fano. Letali per sempre con i loro effetti dannosi sulla salute ambientale e umana, tali insidie belliche giacciono su un fondale fangoso - dinanzi a Pesaro - che non supera i 12 metri di profondità. Queste armi chimiche sono entrate nella catena alimentare attraverso il noto effetto amplificazione del pescato? Nelle predette aree marine oltre all'acquacoltura operano numerose vongolare e si esercita la piccola pesca.

 

Pesaro: piazza del Popolo - foto Gilan

 

Perché si fa finta di niente, nonostante il gravissimo pericolo? Una denuncia ben circostanziata e documentata è stata incredibilmente archiviata un decennio fa dalla locale Procura della Repubblica. Quanto durerà l'effetto cartolina patinata della sbornia turistica? Al ministero dell'Ambiente le bocche risultano stracucite ma le evidenze ormai tracimano ovunque: impossibile nascondere l'ennesimo segreto e negare l'evidenza senza piombare nel ridicolo.

24.10.24

IL SEGRETO ESPLOSIVO DI URBINO E PESARO!

 

Fonte: Archivio di Stato di Pesaro - foto Gilan
 

di Gianni Lannes

Accade in Italia dove non te l'aspetti: sotto terra e in fondo al mare. Proprio nel sito Unesco di Urbino e a Pesaro, capitale italiana della cultura per l'anno 2024. A conti fatti, più di un milione di bombe: 908.040 convenzionali e 100 mila caricate con iprite e arsenico (gas vietati dal Protocollo di Ginevra del 1925). Almeno i documenti ufficiali raccontano la verità. Di che si tratta? Del gigantesco arsenale segreto di armi chimiche e bombe convenzionali nascoste sotto Urbino, per ordine di Benito Mussolini, datato 7 giugno 1939 a firma del generale Valle. La sistemazione di un deposito di munizioni speciali nelle gallerie ferroviarie di Urbino - su progetto da Padova della II Regione Aerea  - trasformò il centro storico di questo mirabile luogo in un potenziale bersaglio militare.

 

Fonte: Archivio di Stato di Urbino - foto Gilan

Utilizzando ben tre gallerie ferroviarie di Urbino (3,516 km), del Pallino (3,448 km) e Casinina, mai usate per i treni civili, fu installato per finalità belliche il 14° Deposito della Regia Aeronautica. Secondo il Gruppo Speleologico Urbinate queste aree non sono mai state bonificate, alla stregua del litorale da Pesaro a Cattolica dove i soldati tedeschi affondarono migliaia di pericolosi ordigni. E in effetti non esistono atti istituzionali o militari ad attestare il contrario, ovvero il risanamento e la messa in sicurezza. Perché le autorità italiane non fanno valere con la Germania il principio universale racchiuso nella definizione "chi inquina paga"? Perché il territorio italiano non viene sanato da queste cancrenose ferite?

 

Fonte: Archivio di Stato di Urbino - foto Gilan


IL GOAL DI ANDREA VA OLTRE IL CAMPO DI CALCIO!

 

Natura viva - foto Gilan


 

Le ho stretto la mano forte e ha riaperto gli occhi solo per un attimo, l'ultimo in questa dimensione terrena. Sentivo le sue pulsazioni sempre più flebili. Muoveva le palpebre per offrirmi cenni di presenza. Non riusciva a parlare: ha accarezzato in un'istante che sembrava interminabile il viso di Andrea e il cuore di Francesco. Ho trattenuto la sua vita per tutto il tempo di una folle corsa in ospedale, mentre il respiro si affievoliva. Le lacrime erano tutte dentro: pure emozioni dello spirito. A volte la sentivo viva, altre come se mi stesse abbandonando. Tutto in pochi istanti, in cui ho compreso il senso della vita dopo un'esistenza in salita. Ero l'ultima persona della terra con cui Ros si stata confidando. Anche se non parlava mi stava consegnando il peso dei suoi pensieri. E così la rete segnata ieri pomeriggio da Andrea a 13 anni in una partita sferzata dalla pioggia in riva al Mare Adriatico, va oltre qualsiasi campo di pallone, come la meta di Francesco sorvola l'amato rugby. 

DISTRAZIONI DI MASSA!

 

I segni del tempo - foto Gilan

di Gianni Lannes

Tecnocrazia globale al posto della democrazia incompiuta. Nell'epoca della disinformazione pilotata da mass media, governi telecomandati e censurata da chi domina il web, i poveri migranti sono la più formidabile arma di distrazione di massa che i politicanti d'ogni continente abbiano usato nel Ventunesimo secolo. La mafia controlla l'Italia (ovvero gran parte dell'Europa e del mondo) il Belpaese frana e finisce sott'acqua ad ogni temporale, negli ospedali si muore per un nonnulla, la violenza imperversa ovunque, le scuole cadono a pezzi, l'inquinamento pervade cielo, terra, mare e organismi viventi, la giustizia tricolore è un'ingiustizia infinita. La ricetta è banale ma collaudata da ogni regime: menzogne, repressione e rassegnazione. Basta puntare il riflettore spianato sugli stranieri che premono alle frontiere e il dibattito collettivo si sposterà altrove, vale a dire nel nulla del qualunquismo. E la salute a perdere? E il diritto alla libertà? E la mancanza di sovranità e indipendenza? E l'empatia verso il prossimo? E la pace? Qual è il senso della vita?

22.10.24

NUCLEARE: MON AMOUR!

di Gianni Lannes

Dalla Francia: ancora il nucleare più deteriore. L'Autorità per la sicurezza nucleare (Asn) francese ha avviato, a dicembre 2020, una consultazione pubblica nazionale relativa al progetto di decisione di prolungare per altri 10 anni il funzionamento continuato dei 32 vecchi reattori nucleari della compagnia Électricité de France (Edf), senza attivare alcun processo di valutazione di impatto ambientale (Via) che prevede anche una fase di Via tranfrontaliera, che avrebbe dovuto coinvolgere gli Stati limitrofi, Italia inclusa. Attenzione: anche su questo pericoloso fronte il governino Meloni è latitante e inadempiente.

SOGIN: FUORILEGGE!

di Gianni Lannes

Appalti nucleari illegali. Nell'ambito dell'esercizio dei propri poteri di vigilanza, l'Autorità nazionale anticorruzione (Anac), in seguito alla consultazione della banca dati nazionale dei contratti pubblici (Bdncp), ha chiesto dettagliate informazioni alla Sogin, ossia alla società in perenne ritardo, responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi in merito ad alcune procedure di affidamento di appalti.

Dall'esame di quanto pervenuto all'Autorità sono emerse irregolarità e criticità negli affidamenti di otto appalti, per un valore complessivo di otto milioni e quattrocentomila euro, in relazione alle quali, con nota del 24 giugno 2022, è stato comunicato l'avvio di un procedimento di vigilanza. Insomma, la Sogin è un buco nero che da decenni sperpera impunemente denaro pubblico.

ONDA MARINA

 

Adriatico autunnale - foto Gilan
 

In riva all'Adriatico mare

all'orizzonte si ancorano pensieri da veleggiare

nel solco autunnale di un'onda

sospinta dall'antico Maestrale

Un raggio di Sole fende la nebbia

e l'azzurro colore sulla terra allontana il grigiore

Nuvole fluttuano nel vento

tra cielo e mare nel vivido argento

l'infinito vive in un unico momento

Gilan

SOTT'ACQUA

 


 

di Gianni Lannes

Emilia Romagna: per la quarta volta consecutiva sott'acqua. In 6 ore la pioggia di 2 mesi. Oltre agli ingenti danni c'è anche una vittima umana e migliaia di sfollati. Quella che ieri era una pianura oggi è una palude tombata dal lucroso cemento armato e dall'asfalto spalmato ovunque con l'avallo e il beneplacito dei crassi politicanti locali e nazionali. La crisi climatica indotta dall'uomo si combina con l'eccessivo consumo di suolo, che vede queste regione al terzo posto nella nota classifica Ispra. E il governino Meloni che fa? Niente in concreto, solo promesse non mantenute. Ciò che dovrebbe accadere una volta ogni mezzo secolo, torna a presentarsi dopo una settimana. A differenza del passato, dopo la discesa della pioggia non segue più l'aria fredda. Ora invece, la massa d'aria che regala all'Italia piogge con caratteristiche tropicali non viene mai sostituita. Una volta invece arrivava sempre il freddo. La fragilità del martoriato territorio viene amplificata a dismisura dal mutamento climatico. Altro che naturale: è tutto artificiale. Lo scenario è mondiale. Domanda di un bambino: perché le scie degli aerei diventano nuvole? Quesito di un adulto: nella colonia Italia chi fa il bello e il cattivo tempo per egemonia e bulimia di dominio dell'umanità?

Riferimenti:

https://www.edizionimondonuovo.com/catalogo/scie-di-guerra/ 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=romagna 

21.10.24

IL BUCO NERO!

 

San Benedetto del Tronto - foto Capriotti


di Gianni Lannes

Buchi neri e muri di gomma: a rimetterci la vita sono sempre gli ultimi e gli indifesi che sudano un pane amaro notte e giorno, lasciando improvvisamente e per sempre figli, mogli, sorelle e genitori. Cos'ha provocato il repentino affondamento di una moderna e nuova barca da pesca al largo di Pedaso (a 21 miglia da Porto San Giorgio) nell'Adriatico col mare calma piatta e la morte di tre lavoratori? Il solito gioco di guerra della Nato con un sottomarino militare che intercettando un cavo della rete a strascico ha trascinato sul fondo l'imbarcazione, oppure la collisione con una nave portacontainer diretta in Turchia? Delle due l'una. Nell'immediatezza dei fatti: un lancio giornalistico dell'Ansa, fa riferimento a un "forte botto". Cosa ha piegato il cavo d'acciaio di sostegno della rete da pesca a 21 metri dal verricello? E quei danni sulla poppa come si spiegano? Ragion di Stato o di Stati?

 

foto Gilan


"Vogliamo verità e giustizia": ripete Lorena Annibali che nella tragedia ha perso il giovane fratello Francesco e gli fa eco sua cugina Giovanna. Povera gente: tre pescatori uccisi (Francesco Annibali, Luigi Luchetti e Ounis Gasmi) mentre erano al lavoro nel Mare Adriatico, a bordo del peschereccio Rita Evelin di San Benedetto del Tronto. Accadde alle ore 6:10 del 26 ottobre 2006, quando si attivò l'Epirb, ovvero la radio-boa che diede l'allarme satellitare Cospas-Sarsat. 

foto Gilan

 

L'unico sopravvissuto, il capobarca Nicola Guidi, nel 2012 è stato incredibilmente assolto dal Tribunale di Ascoli Piceno, nonostante le evidenti negligenze e le menzognere contraddizioni. Quaranta giorni dopo la tragedia "Misalvosoloio" Guidi - così tanto affranto dal dolore (sic!) chiese in premio - per abbandono nave - i soldi all'assicurazione. Basta rileggere con attenzione i rilievi emersi nell'inchiesta amministrativa e le risultanze dell'indagine penale. A tutt'oggi, il relitto giace a 76 metri di profondità; eppure, secondo il governo italiano, sarebbe stato recuperato. Non è vero.

 



MIGRARE E' UN DIRITTO UNIVERSALE!

 

Mediterraneo - foto Gilan

di Gianni Lannes

Il Mediterraneo è una tomba quotidiana per tante persone che dopo essere state imprigionate, derubate e torturate durante l'odissea per raggiungere l'Europa, infine annegano nel tentativo di attraversare questo antico mare con mezzi destinati ad affondare. I fondali marini sono ormai un immenso ossario per grandi e piccini. Il crasso Occidente e l'Europa, in particolare le autorità italiane, sono corresponsabili di questa carneficina giornaliera.

Nessun essere umano può essere deportato. Il diritto non è un buco nero. Il Governino Meloni, a cui mancano i fondamentali democratici di uno Stato di diritto non può negare il diritto d'asilo. Quello che la nostra legge fondamentale, vale a dire la Costituzione repubblicana stabilisce è che si rispetti il diritto dei migranti di espatriare in ogni caso in cui allo straniero "sia impedito nel suo territorio l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana (articolo 10, terzo comma). Lo prescrive non solo la nostra carta fondamentale, ma anche le norme internazionali riconosciute. La legge può stabilire le condizioni per esercitare tale diritto, non lo può però negare. Dovrebbe essere ben noto anche agli analfabeti del diritto che è indisponibile a qualsiasi autorità la definizione dei principi in materia di diritti fondamentali. La Repubblica ha il dovere inderogabile di adempiere alla solidarietà politica, economica e sociale per garantire i diritti invialabili dell'essere umano. Diritti che appartengono ad ogni persona senza possibilità di distinzione per sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali, meno che mai per provenienza geografica. Migrare è un diritto universale.

Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2024/10/la-marina-militare-italiana-una-volta.html 

18.10.24

LA GUERRA ASIMMETRICA

 


LA MARINA MILITARE ITALIANA UNA VOLTA SALVAVA VITE IN MARE ORA LE DEPORTA!

 




di Gianni Lannes

Dal Vietnam del Nord fuggivano via mare su barche, zattere, imbarcazioni di fortuna. Naufragavano a migliaia, e a migliaia venivano assaliti e uccisi dai razziatori del tempo. Come spesso purtroppo accade di fronte alle tragedie degli altri tutti ne parlavano, tutti si commuovevano, ma nessuno faceva niente di concreto. Ricordo i visi di quelle persone e di quei bimbi meravigliosi, e i loro sguardi di gratitudine quando sbarcarono a Venezia, salvati dai marinai italiani. Oggi la nave Libra, in passato utilizzata per missioni umanitarie, viene usata per deportare i migranti in Albania su decisione del governino Meloni.



Una volta, senza voler scomodare l'eroico comandante Salvatore Todaro durante la seconda guerra mondiale, salvare vite in mare era considerato un vero onore dalla Marina Militare italiana. Nell'estate dell'anno 1979 su iniziativa del Presidente della Repubblica Sandro Pertini, vengono inviate tre navi militari italiane nel Golfo del Siam: gli incrociatori Vittorio Veneto e Andrea Doria e la nave appoggio Stromboli. Alla fine vengono tratti in salvo 907 profughi vietnamiti respinti da tutti e passati alla storia come “Boat People”. È la fine di un incubo grazie a una coraggiosa iniziativa politica e militare che resta un caso unico nella storia d'Italia per efficacia, rapidità di esecuzione, etica, ma soprattutto per l'elevato valore morale. 

DEPORTAZIONI NELL'ANNO 2024!

 

foto Gilan

 

di Gianni Lannes

Ecco i tempi moderni. Il paradigma del crasso Occidente non è più Atene bensì Auschwitz. Nei fatti può essere a buon diritto definito sequestro di persona: il codice penale italiano parla chiaro all'articolo 605: "Chiunque priva taluno della libertà personale è punito con la reclusione da sei mesi a otto anni. La pena è della reclusione da uno a dieci anni se il fatto è commesso da un pubblico ufficiale con abuso dei poteri inerenti alle sue funzioni". Questa disposizione di legge decrive esattamente la deportazione effettuata nei giorni scorsi dei sedici migranti egiziani e bengalesi (di cui due minorenni e due malati), catturati in mare (acque internazionali) alla stregua di feroci criminali, sbarcati su disposizione del governo Meloni, a Shengijn in Albania (fuori Ue) e reclusi in una prigione in costruzione. Pirateria istituzionale? La Meloni sta riportando l'Italia indietro, al secolo scorso.

I migranti sono esseri umani non oggetti oppure merci, o criminali a prescindere, e non sono appestati per il colore della pelle e il luogo d'origine. Allorquando sono stati fermati in mare e imbarcati a forza sulla nave Libra della Marina Militare esercitavano il diritto umano di  emigrare, stabilito dagli articoli 13, seconda comma e 14, primo comma della Dichiarazione universale dei diritti umani, dall'articolo 12, secondo e terzo comma del Patto internazionale sui diritti civili e politici del 1966 e dall'articolo 35, quarto comma della Costituzione repubblicana italiana.

Giorgia Meloni in veste di presidente del Consiglio ha non solo difeso e reclamato questo sequestro, ma si è proclamata "orgogliosa che l'Italia sia diventata un modello da seguire", dato che "le nostre politiche migratorie sono diventate le politiche migratorie dell'Unione europea". Senza alcun dubbio, ma contro il diritto. Dai Balcani all'Africa: infatti il premier olandese Dick Schoof vorrebbe aprire in Uganda un hub dove rinchiudere i migranti e così la Danimarca in Kosovo. La ducetta della Garbatella in un delirio di onnipotenza (e per il momento impunità) ha fatto scuola. Addirittura, la presidente della Commissione europea, tale Ursula von der Layen ha dichiarato che "saremo in grado di trarre lezioni da questa esperienza nella pratica". Attualmente è in discussione sul tavolo dei politicanti fantoccio  del vecchio continente dominato da multinazionali affaristiche, il diritto d'asilo, in palese violazione dell'articolo 18 della Carta fondamentale dei diritti dell'Unione europea. Non c'è niente di cui vantarsi, ma soltanto da vergognarsi.

I cardini fondanti dell'Europa sono notoriamente due: pace e inclusione, ma non discriminazione e razzismo. L'inquilina pro tempore di Palazzo Chigi li ha violati entrambi. Non è accettabile questa barbarie. La storia insegna che la civiltà umana è basata da sempre sulle migrazioni di popoli, non sui campi di concentramento e fili spinati. Se l'Europa rinnega se stessa smarrisce la sua identità democratica è così termina la farsa. Per gli esclusi e i sommersi c'è un giudice almeno a Berlino?

Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=meloni

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=von+der+leyen 


17.10.24

IL SACCHEGGIO DEL CONGO FIRMATO APPLE

L'Unità, 3 novembre 2003
 

di Gianni Lannes

Il tantalio è un minerale indipensabile per la produzione di telefonini, computer e batterie elettriche. Una delle più grandi riserve al mondo si trova in Congo, precisamente nella regione del Kivu al confine col Rwanda. Uno dei maggiori beneficiari al termine della catena di sfruttamento anche dei bambini nelle miniere, è la Apple. Nell'aprile scorso una missiva dello studio legale Amsterdam & Partners LLP, che rappresenta il governo di Kinshasa è stata indirizzata al Ceo di Apple, Tim Cook, in relazione al controllo della catena di approvvigionamento delle materie prime da parte della multinazionale tecnologica col più elevato fatturato al mondo. Apple non ha obiettato nulla sul rapporto dello studio legale, che evidenzia come i minerali acquisiti dall'azienda americana, una volta saccheggiati dalle miniere congolesi, vengano ripuliti in Rwanda prima di essere immessi sul mercato. In Congo, secondo i numerosi e documentati rapporti delel Nazioni Unite, si contano almeno 10 milioni di morti e 8 milioni di profughi a causa dello spietato sfruttamento economico di stampo schiavistico che arricchisce l'Occidente.


IL SENSO DELL'UTOPIA

 

foto Gilan

Nella stagione del disamore è scomparsa la tensione verso il bene della collettività. Nell'epoca del capitalismo neoliberista si è passati a trattare le persone come nudi corpi retrocessi al rango di merci, al massimo trattati come pezzi di ricambio, privati di identità e diritti, mentre a tutti gli altri esseri viventi (alberi e animali) va anche peggio. Eppure il senso dell'utopia narra di ideali da inseguire, di tempi futuri che si possono immaginare e di azioni compiute per il benessere comune.

Gilan

16.10.24

400 EURO DI MULTA PER AVER ESPOSTO UNO STRISCIONE CONTRO LO STERMINIO DEI PALESTINESI

È l’assurda storia successa a Marco Borella, un apicoltore che al mercato di Desio, in provincia di Monza e Brianza, aveva esposto come ogni settimana sul suo banchetto del miele uno striscione con scritto sopra “Stop bombing Gaza, stop genocide”. Qualcuno però lunedì mattina ha chiamato i Carabinieri che hanno intimato a Marco di togliere lo striscione, pena una multa da 430€ per “propaganda politica non autorizzata”. Lo striscione è rimasto al suo posto e Marco ha preso la multa. Nei prossimi giorni farà ricorso contro questa sanzione, ma intanto la repressione ha già ottenuto un risultato: Marco rischia di prendere ogni volta una multa e per questo probabilmente non esporrà più lo striscione." (Radio Popolare)

Sarei curioso di sapere chi ha chiamato i carabinieri per segnalare un cartello del genere. Un abbraccio caloroso e infinita solidarietà a Marco.