23.12.24

QUANDO IL PALLONE FERMÒ LA GUERRA!

Pieter Bruegel, “I ciechi” (1568 - Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte). Dal
quadro emana la rassegnazione di un'umanità che ciecamente procede verso
un’abisso...
 

Il giorno di Natale invece di spararsi addosso giocarono a pallone e così fu arrestata per breve tempo la carneficina quotidiana. Nel secolo scorso durante la prima guerra mondiale le innumerevoli lettere dei soldati alle famiglie raccontano un'altra storia, mai narrata al mondo nei libri di scuola. Soprattutto nelle Fiandre fra tedeschi e britannici si verificarono una serie di numerosi e contagiosi episodi di cessate il fuoco. Ad onta della martellante propaganda, i soldati capirono di essere carne da macello. All'arrivo del Natale le trincee furono decorate accendendo luci e candele, intonando canti natalizi. Dove i fucili furono messi a tacere gli uomini di fronti avversi fraternizzarono fra loro scambiandosi sigarette, prese di tabacco, fotografie, abbracci e umili doni. Inevitabilmente comparve un pallone o comunque un ammasso sferico di materiale di fortuna che fu preso allegramente a pedate. Non si trattò di vere e proprie partite con squadre, arbitri e campi delimitati. Furono più che altro passaggi e tiri alla rinfusa di giovani liberi, per un fugace istante, di correre e saltare senza il rischio di venire uccisi da un cecchino. Tanti parteciparono a questa festa collettiva e non furono solo spettatori. Insomma, non più nemici. Ma, improvvisamente, come erano iniziate le tregue cessarono e ricominciò la mattanza disumana. Gli alti comandi diramarono ordini inflessibili affinché non si ripetessero più casi del genere, minacciando punizioni esemplari e corti marziali. Comunque il calcio era già un linguaggio universale: un anticorpo efficace contro il male, non solo a Natale.

Gilan

PESCATORI ASSASSINATI!

 

San Benedetto del Tronto - foto Gilan

di Gianni Lannes

Hanno impiegato una manciata di minuti per morire, pur lottando strenuamente per sopravvivere: lo attestano i risultati delle autopsie. Quale giustizia? Perire brutalmente in mezzo al mare dopo notti e giorni di massacrante lavoro in Italia. Sono passati 18 anni dall'affondamento del Rita Evelin a largo di Porto San Giorgio in Adriatico, quando tre uomini - Luigi Luchetti, Ounis Gasmi e Francesco Annibali - furono assassinati (colpiti e non soccorsi con mare calma piatta da un'unità militare della Nato). Non è stato un incidente di lavoro.

21.12.24

ANKARA UCCIDE DUE GIORNALISTI

Siria: a sud c'è Israele che invade e a nord la Turchia. In mezzo due giornalisti curdi assassinati per ordine di Ankara a Kobane in un attacco di droni. Cihan Bilgin e Nazim Dastan erano sopravvissuti ai ripetuti bombardamenti. Questa è la collaudata prassi criminale di Erdogan.

Gilan

SOLDI PUBBLICI ALLA GUERRA: FIRMATO MELONI!

di Gianni Lannes

Ecco il copioso contributo italico alla guerra nel mondo. Nell'anno che verrà, l'ormai prossimo 2025, in Italia la spesa militare del Belpaese sfonderà il tetto di 32 miliardi di euro (+12% rispetto al 2024 e +60% relativamente all'ultimo decennio). Non è tutto. In sede Nato con  uffici periferici anche a Palazzo Chigi, già si programma la destinazione alle spese per la Difesa per ogni Paese membro di almeno il 3 per cento del Pil (in base al diktat Trump).

Le risorse finanziarie per questa economia di guerra saranno come sempre sottratte ai servizi pubblici, vale a dire sanità, istruzione, cultura e società. Peggio: con la legge di Bilancio 2025, il governino Meloni fa il bis e prevede un ulteriore taglio ai Comuni di 1,3 miliardi e 150 milioni per Province e città metropolitane nel periodo 2025-2029.

Le comunità territoriali possono seguitare ad accettare passivamente questa espropriazione di risorse, di diritti e di relazioni sociali per favorire sfacciatamente strategie sanguinarie che violano l'indipendenza politica e la sovranità italiana?

Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2024/07/con-meloni-piu-spese-di-guerra.html 

CONSIGLIO D'EUROPA: "STOP AL DDL SICUREZZA"

di Gianni Lannes

Viola la Convenzione Ue. "Chiedo rispettosamente ai membri del Senato di astenersi dall'adottare il ddl 1236, a meno che non venga sostanzialmente modificato per garantire che sia conforme agli standard pertinenti del Consiglio d'Europa sui diritti umani". Questo testo ufficiale è firmato dal Commissario per i diritti umani, Michael O'Flaherty, che elenca uno per uno gli articoli del cosiddetto "ddl Sicurezza" palesemente contrassegnati dalla violazione delle convenzioni europee e internazionali. La missiva è stata indirizzata all'attuale capo del Senato Ignazio Benito La Russa, e tramite lui, a tutti i senatori italiani impegnati nell'iter di approvazione normativa. Secondo la seconda carica dello Stato tricolore, si tratta di lesa maestà e la raccomandazione è "un'inaccettabile interferenza nelle decisioni autonome e sovrane di un'assemblea parlamentare". A proposito: ma perché La Russa (assurto agli onori della ribalta come mister "Guestion Dime") non si occupa seriamente delle invadenti interferenze del transumanista miliardario Elon Musk che hanno fatto sobbalzare anche Mattarella?

Riferimenti:

https://www.adnkronos.com/internazionale/esteri/ddl-sicurezza-consiglio-deuropa-senatori-la-russa-oggi-inaccettabile-interferenza_1OJkZGOgjnuirvxfIvYkVn 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=la+russa 

SALVINI: NEFASTO PER L'ITALIA!

 

Roma (4 luglio 2018) il ministro Matteo Salvini si rimpinza all'ambasciata USA


di Gianni Lannes

Certo non è una buona notizia per il popolo sovrano e quindi per qualsiasi persona dotata di elementare spirito democratico apprendere che per un tribunale della Repubblica segregare forzatamente a bordo di una nave dopo un'odissea ben 147 persone in stato di sofferenza per 19 giorni, impedendo loro di sbarcare a terra, addirittura non è contrario alla legge. Incredibile. In ogni caso, tale comportamento istituzionale è comunque contrario al senso di umanità. Questo infame comportamento gode di consenso politico e giornalistico che tracima ovunque dai teleschermi alle cloache, grazie ai tanti lacché in servizio perpetuo.

Sembra una barzelletta se non fosse il contorno di una tragedia indotta dall'affarismo disumano. Il Mediterraneo è una tomba quotidiana nell'indifferenza nostrana (ad eccezione dei magistrati della Procura di Palermo). Sostiene di aver difeso i sacri confini del Belpaese. Detto da un leghista che vuole frammentare l'Italia - unitamente agli eredi del fascismo - è davvero troppo. In realtà, in forza della sua carica ministeriale ha fatto deportare e imprigionare essere umani inermi, rei di aver osato tentare di salvarsi la vita. La giustizia tricolore lo ha incredibilmene graziato: un segno dell'evidente declino morale e giudiziario italiano. La patria è ben altro dai rigurgiti di razzismo, analfabetismo funzionale al sistema di potere e affarismo sullo stretto pontile avallato dal regime meloniano. Ecco la voce popolare: "professione: politicante all'ingrasso a spese del contribuente italico". Un recidivo di questo calibro xenofobo in uno Stato di diritto sarebbe stato allontanato per sempre dalla società civile, invece ondeggia sul palcoscenico mediatico di una colonia a stelle e strisce, priva di indipendenza, sovranità ed etica.

Riferimenti: 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2024/12/non-e-la-fiaba-di-natale.html 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=salvini 

19.12.24

DISCARICHE SENZA LIMITI!

 

Pesaro: piazza del Popolo (dicembre 2024) - foto Gilan

 


di Gianni Lannes

Dalla città fiore all'occhiello del Belpaese - sia pure eterodiretto dall'estero - alla città ridotta ad ammasso di immondizia industriale anche da fuori regione. Nel luogo natìo di Rossini non si fanno mancare niente e al contempo ignorano il significato della parola ecologia. Non bastavano le armi chimiche affondate dai militari tedeschi nell'estate del 1944 (iprite e arsenico) ad un soffio dalla spiaggia di Pesaro, le antenne 5G su asili e scuole pubbliche, nonché i rifiuti speciali in sosta alla stazione ferroviaria. Non solo cemento armato in fragili aree ambientali, in attesa del prossimo disastro annunciato. 

 


Soprattutto discariche ormai senza più limiti di distanza dai centri abitati. La capitale della cultura italiana per l'anno 2024, batte ancora un primato, grazie alle disattenzioni dell'amministrazione comunale. Dopo la valanga edilizia in salsa speculativa programmata nel quartiere Muraglia, dove serpeggiano le indisturbate fibre cancerogene di crisotilo, ovvero amianto targato Carloni - dal nuovo ospedale in una zona vulnerabile a rischio idrogeologico a due palazzoni che svetteranno a 40 metri d'altezza oscurando addirittura una collina - valanghe di spazzatura speciale si accingono a disastrare l'inerme capoluogo ai confini con l'Emilia Romagna dove la 'drangheta regna sovrana. Le ecomafie da tempo infiltrate nel locale tessuto economico ringraziano per cotanti doni. In fondo a Natale anche i criminali più insospettabili sono tutti buoni. Insomma questa non è un'isola felice. La bellezza di una città non si misura dall'altezza dei fabbricati o dai lustrini colorati, ma dall'etica dei sogni.

Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=pesaro 

18.12.24

SOSTIENI SU LA TESTA?

 

Liberi sulle ali del vento - foto Gilan
 


Un diario internautico - senza pagine pubblicitarie - al servizio di cittadine e cittadini, basato su autonomia, legalità, difesa dei diritti, cultura e senso critico nel narrare i fatti, soprattutto quando il potere vuole tenerli nascosti o censurare la libertà.

L'espressione di una voce critica equivale all'assolvimento di un impegno civile. Il giornalismo d’inchiesta (ormai quasi estinto nel mondo ma soprattutto in Italia) è utile alla società quando, in modo indipendente e senza condizionamenti, assolve il compito fondamentale di controllare il potere, di mantenere sotto osservazione ogni sistema di dominio.

La ricerca giornalistica indipendente richiede tempo, approfondimento, impegno e fatica. Chi desidera sostenere il costasmte impegno ed il lavoro di libera informazione del diario internautico SU LA TESTA! può farlo con una libera donazione (causale: "Sostieni SU LA TESTA!") sul seguente conto corrente di Poste italiane:

INFANZIA E ADOLESCENZA: ABBANDONATI AL DEGRADO E ALLA VIOLENZA!

 

foto Gilan
 

Accade nel Belpaese: ecco la generazione italiana più povera in assoluto. A colpirli è un indigenza non solo materiale ma anche educativa che compromette il futuro di circa 1 milione e 295 mila bambini e ragazzi nel nostro Paese: pari al 13,8% del totale. La maggior parte di loro vive nel sud Italia (15,5%) ma non mancano i minori in povertà assoluta anche al Nord (12,9%) e al Centro (13,1%). In generale sono loro i più poveri tra tutte le generazioni: se guardiamo infatti alla quota di indigenti presenti negli altri segmenti generazionali è evidente come siano il doppio rispetto agli anziani over 65 (6,2%) e superino di gran lunga anche i poveri presenti tra i 35-64enni (9,4%). Solo nella fascia 18-34 anni la percentuale – pari al 11,8% – si avvicina a quella dei minorenni.

17.12.24

NATO: COLPITO E AFFONDATO!

 

Cavo d'acciaio tranciato della rete da pesca: Rita Evelin


Peschereccio Rita Evelin: affondato il 26 ottobre 2006

 di Gianni Lannes

Non solo la funivia del Cermis (20 vittime civili). Sul peschereccio Rita Evelin trascinato sul fondo dell'Adriatico il 26 ottobre 2006, a tutt'oggi dalle autorità solo un mare di menzogne, muri di gomma e insabbiamenti (la Direzione Marittima di Ancona seguita a negare l'accesso agli atti, alla stregua del Tribunale di Ascoli Piceno col pretesto dell'amianto in archivio). Francesco Annibali, Luigi Luchetti e Ounis Gasmi sono stati assassinati, ma questa tragedia non ha ancora un responsabile. La barca di Nicola Guidi (che ha intascato un congruo indennizzo assicurativo, ha propinato evidenti contraddizioni e non parla) non è mai stata recuperata e giace sul fondale a 76 metri di profondità, al largo di Porto San Giorgio. La Procura della Repubblica di Fermo (procuratore capo Piero Baschieri) e la Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto (capitano di fregata Luigi Forner) non hanno svolto indagini per individuare i responsabili di questa strage per cui hanno perso la vita tre lavoratori del mare. 



 


 

Queste le parole ufficiali dell'ammiraglio di squadra Paolo La Rosa (all'epoca capo di Stato Maggiore della Marina Militare), pronunciate il 13 dicembre 2006 durante un'audizione parlamentare: 

“Come sapete, nel Mediterraneo operano permanentemente formazioni navali NATO, in particolare due, una che svolge sorveglianza e controllo del traffico navale di superficie, l’altra che svolge una funzione di contromisure mine: vi sono, quindi, due formazioni standing, sempre fisse nel Mediterraneo, alle quali partecipiamo con nostre navi”. 


 

Dalle immagini e dai filmati subacquei si evince che il motopesca Rita Evelin è stato agganciato e sprofondato a morire. Non è stato un incidente. L'unità militare investitrice  non si è fermata a prestare soccorso. Uno dei cavi d'acciaio di sostegno della rete a strascico risulta tranciato di netto ed è ben visibile. Eppure questo elemento di prova non è mai stato preso in considerazione da tecnici, magistrati, ufficiali della capitaneria e avvocati. Nessuno ha mai indagato sulle attività di guerra in tempo di pace della Nato in Italia e sulle loro tragiche conseguenze. Il minimo dovuto alle vittime a bordo del Rita Evelin è riaprire il processo penale con una rogatoria internazionale che illumini le disumane responsabilità. Quando non vi è giustizia, occorre almeno far emergere la verità.

SISMICITA' IN ITALIA!

 

https://carta-sismicita-in-italia-ingv.hub.arcgis.com/

https://www.edizionimondonuovo.com/catalogo/litalia-trema/ 

https://www.edizionimondonuovo.com/catalogo/scie-di-guerra/

16.12.24

NUBI ARTIFICIALI E CALDO ANOMALO!

 

Italia (9 dicembre 2024) - foto Gilan
 

di Gianni Lannes

Nubi artificiali e caldo anomalo. 2025: l'anno che ora verrà per la conquista del clima - come arma insospettabile dell'Us Air Force - programmata nel 1996. L'anno 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato, con una temperatura media di 1,45 gradi superiore a quella del periodo preindustriale (1850-1990). L’anomalia è stata più grande di quanto previsto dai modelli climatologici, e non può essere interamente spiegata dagli effetti del cambiamento climatico dovuto alle emissioni di gas serra e del fenomeno meteorologico denominato El Niño. 


 

15.12.24

AUMENTI DI STIPENDIO SOLO PER I MINISTRI TARGATI MELONI

Nel 2024 sempre più lavoratori fanno la fame nell'ex giardino d'Europa. Alla faccia della miseria, in Italia si super pagano i politicanti nullafacenti e incompetenti con gli applausi sperticati dei sudditi osannanti. Sotto le feste la beffa più grande agli italidioti consenzienti. Mentre ai pensionati minimi la manovra dona appena 1 euro e 80 centesimi al mese di aumento e vengono tagliati fondi pubblici a scuole, università e ospedali, il governino Meloni fa un regalone di Natale a ministri, viceministri e sottosegretari tecnici, ossia non parlamentari, vale a dire, ben 7.193, 11 euro euro in più al mese, rispetto alla diaria e altri 3.690 euro di rimborsi per l'esercizio del cosiddetto mandato. A questi soldoni pubblici si sommano rimborsi per viaggi pari a 1.200 euro. Nel frattempo il Bisconte dimezzato, dopo la farsa grullina, al festone di Atreju sbotta: "L'opposizione non si fa sul fascismo". E dove altrimenti? Al peggio non c'è mai fine nel Belpaese dove la povertà materiale aumenta sempre più e lo Stato sociale svanisce nel nulla?

Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2024/12/giorgia-meloni-lillusionista.html

13.12.24

PALLONE TRUCCATO: MONDIALI AI SAUDITI E UN CALCIO AI DIRITTI UMANI

In odore di mafia intercontinentale. La Fifa, ovvero la multinazionale elvetica del presidente Infantino, ha assegnato in modo diretto i mondali di calcio (maschile) del 2034 all'Arabia Saudita di bin Salman, dove il regime uccide e imprigiona gli atleti. Una questione di tanti soldi e molto potere, dopo lo scandalo, le condanne e le radiazioni di Blatter e Platini. Ufficialmente la Fifa dovrebbe operare senza scopo di lucro, ma in realtà macina soldoni e infatti nel 2023 ha fatturato ben 7 miliardi di dollaroni, in barba ai diritti umani e degli operai migranti morti per sfruttamento sul lavoro, al mero fine di consentire Qatar 2022.

BIANCO E NERO

 

foto Gianni Lannes

©

 

Nel mare dell'umanità la bellezza della Natura non ha confini di bianco e nero. Ogni essere vivente è immerso in un'armonia che abbraccia l'empatia e naviga verso l'utopia.

Gilan

 

12.12.24

NON E' LA FIABA DI NATALE...

  

foto Gilan

Questa non è la fiaba di Natale ma una storia vera che scuote l'indifferenza nera. C'era una volta una vecchia barca abbandonata in riva al mare che prima era un peschereccio solare. Qualcuno l'ha notata e ha deciso che doveva fare un ultimo viaggio sola andata. Invece dei pesci nella sua stiva ci hanno ammucchiato tanti esseri umani approdati su una dimenticata riva. E così prima di salpare verso l'Italia, le hanno cancellato il suo bel nome tunisino dalla sera al mattino. In una notte di tempesta questa barca arrugginita dal tempo consunte dalle fatiche del lavoro è stata travolta dalle onde in mezzo al Mediterraneo. Lei ci ha provato a rimanere a galla, ma allo stremo si è abbandonata alla sua fine terrena. Però, prima di inabissarsi col suo carico umano ha notato una bambina che tentava di riemergere. In questa storia c'è la storia di una camera d'aria che si credeva una ruota e aveva fatto tanti viaggi fino a quando non ha incontrato un chiodo che le ha fatto un buco da cui è uscita tutta l'aria. Qualcuno comunque l'ha riparata con un pezza, ci ha soffiato dentro e poi l'ha caricata su una barca malandata con tanta gente affamata. Lei pensava di essere ancora una ruota, tuttavia in mezzo al mare non ci sono strade asfaltate ma solo innumerevoli buchi neri. In una notte di burrasca mentre la barca affondava qualcuno l'ha messa attorno ad una bambina. Sono finite in acqua insieme ma non si conoscevano. Così la bambina si è aggrappata alla camera d'aria e la ruota ha scoperto di essere un salvagente. E nella storia della storia c'è pure la storia di un ragazzo che è salito su una barca che prima era un peschereccio trasandato e per niente assicurato. Con lui c'era la sorella piccina. Quel ragazzo nutriva molti sogni e aveva una grande responsabilità, attraversare il mare insieme alla persona più cara da proteggere anche in cambio della propria vita. Lui doveva essere coraggioso per Jasmine. Quando la tempesta li ha sorpresi tutti hanno iniziato a piangere. Lui no. Ha trovato la camera d'aria e ha capito che era invece un salvagente. L'ha messo attorno alla vita della bambina. Quando la vecchia barca ha iniziato a rantolare nell'affondare lui senza paura ha dato un bacio alla sorellina e l'ha lasciata andare per salvarla dalla morte sicura. E infine c'è la storia di un padre che ha affrontato un esodo nel cuore dell'Africa per sfuggire al peggio e portare i suoi due figli in una terra sicura. Approdati su una spiaggia di umanità alla deriva tenendosi per mano, ha scoperto che sulla malandata barca che prima era un peschereccio non c'era posto per tutti. E ha pensato di lasciare andare i suoi due pargoli verso un mondo migliore, pagando un prezzo di un immenso valore che nulla e nessuno potrà mai ricambiare.

Gilan

SEGRETI MILITARI ITALO-TEDESCHI

 

Fonte: Archivio Storico Comunale di Verucchio - foto Gianni Lannes
 

di Gianni Lannes

Terra bruciata in Italia: i fatti ora accertati attestano inequivocabilmente che la nocività ambientale è una strategia bellica di lungo periodo. Alle interrogazioni parlamentari dai governi italiani non è mai stata fornita risposta su problemi che toccano la salute della popolazione. Fanno ammalare la gente e uccidono a distanza di tempo. Ecco un altro armadio della vergogna: documentato negli archivi segreti di Londra e all'Unep per conto delle Nazioni Unite.

 

Fonte: Unep (ONU) - mappa inquinamento chimico militare

Non solo armi chimiche fabbricate in Italia e usate in Etiopia nel 1935 sulla popolazione civile, ma anche ordigni proibiti assemblati da militari germanici nel 1943 e 1944 con materiali tricolore, usati contro gli anglo-indiani a ridosso della Linea Gotica e poi occultati nel mare e nella terraferma del Belpaese, incluso il fiume Marecchia. 

Verucchio: anno 1944: sperimentazioni belliche - foto Gianni Lannes


A Verucchio in provincia di Rimini, ad un soffio da San Marino, vi era un deposito segreto di munizioni proibite dalla Convenzione di Ginevra del 1925, stipato all'interno di una galleria ferroviaria, gestito da un reparto militare italiano. Un distaccamento tedesco specializzato nella guerra chimica e batteriologica, su ordine del Terzo Reich se ne impossessò dopo l'8 settembre dell'anno 1943. Una parte di quell'arsenale, costituito dal cancerogeno arsenico fu affondato nel Mare Adriatico il 10 agosto 1944 dal Sonderkommando Meyer tra Pesaro e Fano in prossimità della località Fosso Sejore. Ben 84 tonnellate di arsenico stivato in barili metallici rinforzati giacciono a 12 metri di profondità su un fondale melmoso a meno di 3 miglia dalla spiaggia che pullula di gente ignara del grave pericolo, soprattutto d'estate  ma non solo.

 

11.12.24

IL CASTELLO INCANTATO

 

foto Gilan
 

di Gianni Lannes

Quando storia e geografia si fondono come per magia riemergendo dai secoli nebulosi del passato sgorga la meraviglia. Ecco un relitto del Medioevo sopravvissuto alle intemperie degli uomini, diventato un set cinematografico (il film Ladyhawke). Oggi chi si arrampica a Rocca Calascio nel cuore montano dell'Abruzzo torna indietro nel tempo come in un gioco fiabesco. Il castello che si staglia a 1500 metri d'altitudine sovrastando il borgo di Calascio e la valle del fluente Tirino, è ormai visibile nelle superstiti strutture architettoniche, nelle quattro possenti torri angolari in bianca pietra calcarea che catalizzano magneticamente lo sguardo di chi si avventura in questo rude lembo di Appennino. A sud ovest si intravedono i monti Sirente e Velino, a nord il Gran Sasso e Campo Imperatore nonché Castel del Monte, a sud la piana di Navelli, a est la Maiella. In questa posizione strategica il fortilizio aveva non solo un'importanza militare allorché le comunicazioni tra gli innumerevoli occhi del sistema difensivo erano i fuochi di notte e gli specchi di giorno, ma anche economica, legata alla pastorizia, alla produzione della pregiata lana carapellese e quindi alla transumanza che aveva nel Tratturo Magno. Attraverso la piana di Navelli, la sua via d'erba principale per la mena delle pecore da Aquila a Foggia.

 

foto Gilan

 

ITALIA: ORIGINI

 

 

di Gianni Lannes

Nei tempi più antichi esisteva già un nome per designare la Penisola italiana: Esperia o Ausonia la dicevano i greci, mentre il nome indigeno era Saturnia (almeno così attesta lo storico Dionigi di Alicarnasso nel I secolo a.C.). Insomma, non siamo sempre stati italiani. Alle origini gli autoctoni abitavano in un territorio assai ristretto rispetto ai confini attuali. Infatti, la penisola a sud delle Alpi non si è sempre chiamata Italia. La storia del nome si intreccia all'influenza culturale degli ellenici, alle vicende dei popoli indigeni e alla conquista romana. Il cammino del nome ‘Terra Italia’ è costellato di scambi, conflitti e animali sacri.

Moneta rinvenuta in Abruzzo a Monte La Queglia: attualmente alla Biblioteca Nazionale di Parigi

 

10.12.24

IMMERSI NELLA BELLEZZA NATURALE!

 

Mare Adriatico - foto Gilan

 

Il mare d'inverno è un respiro di vento, una fiaba delle meraviglie che alimenta la bellezza nella realtà naturale e mette le ali ai sogni.


Mare Adriatico - foto Gilan