16.4.24

VIA COL VENTO: SPECULAZIONE IN MARE!

 

 

di Gianni Lannes

La Tyrrhenian ha consegnato al ministero dell'Ambiente un progetto che prevede la presenza di 27 aerogeneratori, ciascuno con una potenza di 10 Megawatt, tra i 20 e i 30 chilometri dalla costa, su fondali di profondità variabile tra 150 e 450 metri, distribuiti in due sottocampi da 17 e 10 elementi. Il ministero dell'Ambiente ha autorizzato la costruzione di un gigantesco parco eolico a caratura industriale al largo di Civitavecchia. Addirittura per Legambiente "le pale eoliche al largo di Civitavecchia sono un fondamentale cantiere della transizione ecologica". L'associazione del cigno verde è la stessa che ha benedetto la speculazione della Porsche in Salento. Dove l'ecologia?

La Thyrrenian Wind Energy che vanta come soci al cinquanta per cento la 7 Seas Wind Power, con sede a Milano e la Nice Technology con sede nella già martoriata Taranto, dove ha realizzato il primo parco eolico offshore in Italia, a danno di capodogli e balene. 

Queste due società sono partner di un piano presentato da GreenIT - una joint venture tra Eni Plenitude e Cassa depositi e prestiti Equity, costituita per sviluppare, realizzare e gestire impianti per la produzione di energia da cosiddette "fonti rinnovabili" in Italia - e da Copenaghen Infrastructure Partners (Cip) - il più grande gestore di fondi dedicato agli investimenti nelle energie rinnovabili e leader mondiale nell'eolico offshore - che prevede la costruzione di due impianti eolici nel mare della Sardegna e uno appunto nel Lazio. Esse già stanno partecipando al progetto per impiantare, entro il 2028, ben 42 turbine eoliche, con una potenza di 12 Megawatt cadauna, a 35 chilometri dalla costa sud-occidentale della Sardegna. Insomma, la speculazione capitalistica si tinge di verde, ma solo in apparenza.

Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=eolico 

 

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